Tra lanci e corse, placcaggi e intercetti, la nuova stagione di football americano è pronta a entrare nel vivo, sia nella realtà che in maniera virtuale, con Madden NFL 25.
Sviluppatore / Publisher: EA Orlando / EA Sports Prezzo: € 69,99/€ 79,99/€ 109,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Offline e online PEGI: +12 Disponibile su: PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S, Steam, Epic Store
In “Tutte le manie di Bob” (titolo originale “What About Bob?”), commedia cinematografica del 1991, Bill Murray veste i panni di Bob Wiley, una persona ossessionata da manie e da fobie che si trova a sperimentare una cura suggerita dal suo nuovo analista, interpretato da Richard Dreyfuss. La terapia si chiama “passi di bimbo”, e consiste nel suddividere ogni azione in tanti piccoli passi che, uno dopo l’altro, servono a portare a termine una specifica azione.
Ecco, EA Sports con la serie Madden, anche con il qui presente Madden NFL 25, sembra aver seguito questa via apportando modifiche che, sommata una all’altra, hanno il compito di riportare (o perlomeno, di provare a farlo) la serie all’antico splendore. Problemi? Che i passi di bimbo da fare per arrivare a “gioco clamorosamente divertente e vario” erano davvero tanti, e che pur muovendoci nella giusta direzione, la meta sembra ancora piuttosto lontana.
CI VUOLE UN FISICO BESTIALE
Da un paio di anni a questa parte, la parola d’ordine da associare alla serie Madden NFL è FieldSENSE. Dietro questo termine, si cela il pacchetto tecnologico che si occupa di gestire a 360 gradi lo svolgimento delle partite, sia per quanto riguarda gli elementi di contorno che per il comportamento dei giocatori in campo. Ora, anno di grazie 2024, FieldSENSE si espande, o sarebbe forse meglio dire si arricchisce, con una nuova caratteristica, denominata Boom Tech, progettata specificatamente per lavorare sulle animazioni durante le fasi di contatto e per eliminare tutta una serie di imprecisioni e di storture di natura prettamente fisica, incrementando al tempo stesso la varietà in quanto ad animazioni. Il risultato finale, lo metto subito in chiaro per evitare inutili giri di parole, è ancora perfettibile, ma è sicuramente un notevole passo in avanti rispetto a quanto siamo stati abituati in passato.
Sul campo Madden NFL 25 è sicuramente l’episodio più coinvolgente, convincente e, fatto più importante, divertente del recente passato
Quanto appena scritto, unito a un lavoro di messa a punto che ha riguardato anche la gestione tattica della partita, con nuove opzioni che consentono di selezionare movimenti e schemi a livello offensivo che difensivo, si affianca a un sistema di controllo che si mantiene nel solco della tradizione (non che fossero necessari cambiamenti) per rendere gli incontri complessivamente più riusciti rispetto al passato. Sul campo Madden 25 è sicuramente l’episodio più coinvolgente, convincente e, fatto più importante, divertente del recente passato, che riesce a risultare abbastanza gratificante sia quando si completa un lancio da 60 yard con il proprio quarterback che quando si controlla un linebacker e si blocca sul nascere una corsa di un running back. Merito, questo, anche di un costante progresso a livello di intelligenza artificiale, con i giocatori controllati dalla cpu che, per quanto non esenti da alcune amnesie che possono portare a conseguenze (sportivamente) drammatiche, tendono a comportarsi in maniera coerente, a seguire gli schemi prescelti muovendosi lungo le tracce prefissate ed evitando buona parte delle amnesie difensive che in passato andavano a colpire soprattutto le secondarie.
ANNO NUOVO, SFIDE VECCHIE CON MADDEN NFL 25
Se i “passi di bimbo” citati nell’introduzione sono numerosi nel comparto gameplay, tanto da poter affermare di avere a che fare con una creatura che cammina con una certa sicurezza, la situazione è invece decisamente più traballante per quanto riguarda modalità e opzioni. Al netto di un lavoro di pulizia dei menù, che risultano complessivamente più godibili e fruibili, ci troviamo di fronte a un certo immobilismo che, a dirla tutta, ha francamente stancato. Posso comprendere come inventarsi qualcosa di nuovo in ambito sportivo sia un’impresa complicata, ma pur con tutte le giustificazioni del caso, Madden NFL 25 è un pessimo esempio di come portare avanti una saga che si “rinnova” (tra mille virgolette) anno dopo anno.
Il percorso di gioco ha seriamente bisogno di qualche ritocco e, in alcuni casi di una svecchiata in grado di togliere la polvere accumulata con anni di eccessivo immobilismo. Ultimate Team, con la sua struttura a figurine, prosegue una storia fatta di pacchetti da sbustare con la speranza di trovare una stella da inserire nel proprio roster, e di soldi da spendere per chi vuole competere ad alto livello.
Al netto di un lavoro di pulizia dei menù, che risultano complessivamente più godibili e fruibili, ci troviamo di fronte a un certo immobilismo che, a dirla tutta, ha francamente stancato
In Breve: Migliorato in campo, con una struttura di gioco che mostra segni di un’evoluzione che vanno a toccare animazioni, attacco e difesa, Madden NFL 25 manca il bersaglio per quanto riguarda le modalità proposte. Troppe poche differenze rispetto alla passata stagione, per un comparto che avrebbe invece bisogno di proposte in grado di portare una sferzata di novità assente ormai da troppo tempo.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Ho provato Madden NFL 25 su PlayStation 5 costruendo la mia squadra a figurine, portando avanti la mia carriera e gestendo un’intera franchigia. A parte una certa lentezza nei caricamenti non mi sono imbattuto in clamorosi bug, né offline, né online.