Marvel Rivals – Recensione

PC PS5 Xbox Series X

Un dio dei fulmini norreno e un procione venuto dalle stelle combattono per l’integrità dello spaziotempo contro un amichevole Uomo Ragno di quartiere e il sovrano di Atlantide. Una barzelletta? Beh, no: è Marvel Rivals, un “hero shooter” per cui il nome del genere non potrebbe essere più adatto.

Sviluppatore / Publisher: NetEase Games / NetEase Games Prezzo: Free to play Localizzazione: Testi Multiplayer: Online Competitivo PEGI : 12 Disponibile Su: PC (Steam, Epic, NetEase), PS5, Xbox Series X|S Data di Lancio: Già disponibile

Do il via a questa recensione affrontando subito l’elefante nella stanza, che già lo so che c’è gente che magari ha visto qualche trailer o screenshot di Marvel Rivals e si sta chiedendo “scusa ma è praticamente Overwatch?”: sì, le somiglianze fra il gioco di NetEase e quello di Blizzard Entertainment sono innegabili. È evidente che il team di sviluppo, pur non facendo nessuna copia 1:1, abbia voluto assicurarsi che ci fosse almeno un certo grado di familiarità per chi aveva già passato qualche ora del suo tempo a spararsi addosso su Hanamura, Volskaya o Ilios.

E così chi giocava Genji non farà troppa difficoltà a calarsi nei panni di Psylocke, chi amava la semplice efficacia di Soldier-76 si troverà a casa con Punisher, e per chi voleva svolazzare al di sopra dei comuni mortali con Pharah, Iron Man è lì a restituirvi la stessa identica sensazione. Anche lo stile grafico ricorda quello di Overwatch, al punto che se qualcuno mi avesse mandato gli screen di qualche mappa dicendomi che venivano dal gioco Blizzard, gli avrei creduto ciecamente. Infine, anche negli obiettivi delle mappe attualmente presenti non si può fare a meno di riconoscere l’impronta di Overwatch (anche se, ad essere onesti, spingere i carrelli l’ha inventato Team Fortress 2 e catturare i punti era pratica diffusa già ben prima del 2016).

L’IDENTITÀ DI MARVEL RIVALS

Per il beneficio di chi magari non ci ha mai giocato, mettiamo da parte i paragoni con Overwatch e passiamo a descrivere cos’è di preciso Marvel Rivals, cioè uno sparatutto multiplayer in terza persona in cui due squadre da sei membri, scelti fra un cast di eroi – e i cattivi, per la verità al momento sottorappresentati – della Marvel, se le danno di santa ragione cercando di completare degli obiettivi o di impedire all’altro team di farlo.

il contesto è quello tipico degli hero shooter, dove ognuno ha abilità diverse

Scegliere Capitan America invece di Star Lord non è solo una scelta estetica: ciascun eroe ricopre il suo ruolo (Avanguardia, i classici tank; Duellante, quelli che devono fare danni; Stratega, quelli con abilità di cura e di supporto) e ha le sue abilità che lo contraddistinguono e che lo rendono una scelta ottimale o meno a seconda del contesto. Siamo dunque nel contesto del più classico degli hero shooter, un genere che, per quanto circa intorno all’ultima settimana di agosto si dicesse essere saturo, a giudicare dai quattrocentomila giocatori contemporaneamente connessi che Marvel Rivals riesce a raccogliere solo su Steam qualche spazietto libero deve ancora averlo.

Marvel Rivals recensione

Quando alcuni eroi sono in squadra assieme, sbloccano abilità aggiuntive.

Il cast di eroi è bello ampio, dato che al momento include ben 33 personaggi; e sono sicuro che qualcuno tirerà un sospiro di sollievo (io di sicuro l’ho fatto) allo scoprire che nonostante il gioco sia free to play, i personaggi sono tutti disponibili gratuitamente fin dal primo minuto. Questa abbondanza è positiva sia perché significa una maggiore varietà di stili di gioco, sia perché ha permesso agli sviluppatori di inserire scelte adeguate a tutti i livelli di abilità: per esempio, è evidente che se vi mettete a giocare Black Widow – il più classico dei cecchini – senza avere una buona mira non otterrete grandi risultati, ma la fonte di danno principale di Scarlet Witch non richiede nessuna mira al prezzo di avere una portata limitata, o Squirrel Girl, le cui ghiande esplosive non richiedono una precisione perfetta per essere efficaci; o ancora, potete scegliere di giocare i personaggi che invece prediligono il corpo a corpo, come Black Panther o la maggior parte delle Avanguardie.

UNA TELA MULTIVERSALE

Uno dei pregi di Marvel Rivals è quanto sia spaventevolmente facile da prendere in mano. Il gameplay è fluido, lo stile grafico piacevole, c’è una bella varietà di personaggi. E non può essere neanche sottovalutato il contributo apportato dalla breve durata delle partite, che in Quick Match durano sui dieci minuti e non vanno mai oltre il quarto d’ora: una caratteristica che non fa che rendere ancora più invitante quel tastino “Nuova Partita” che appare in fondo alla schermata conclusiva (e intanto il risultato è che prima di rendervene conto un paio d’ore ce le avete perse).

MARVEL RIVALS È UN GIOCO SEMPLICISSIMO DA PRENDERE IN MANO

Certo, all’inizio un po’ di quello che in inglese si chiama knowledge gap lo si ha per forza. È normale non sapere immediatamente cosa fanno tutti gli eroi che potremo trovarci ad affrontare sul campo di battaglia, ed è altrettanto normale che, per esempio, non sapere che Penny Parker può schierare un campo minato porti a una nostra ingloriosa fine. Ma a questo è facile porre rimedio, sia perché gli eroi non hanno set di abilità particolarmente complessi (metterli in atto come si deve è un altro discorso), sia grazie alla comoda modalità allenamento, dove potremo mettere alla prova le potenzialità di ciascun personaggio.

Marvel Rivals recensione

Mantis può aumentare temporaneamente i danni inflitti da un alleato. Il nick di questa Psylocke promette bene.

Se siete appassionati della Marvel come il sottoscritto, poi, è garantito che Marvel Rivals vi manderà in brodo di giuggiole. Ammetto tranquillamente che dai primi trailer avevo paura che questo gioco avrebbe finito per essere una pigra copia di Overwatch con le skin degli eroi della Casa delle Idee appiccicate sopra, ma invece è evidente come dietro ci sia uno sforzo di costruzione narrativa concreto, oltre che una certa passione per il materiale originale, che trapela dalle interazioni pre-partita fra i vari personaggi: e così sentiremo Magneto parlare di Krakoa, l’isola al centro di un importantissimo arco narrativo per gli X-Men fumettistici, Squirrel Girl parlerà di quella volta che ha fatto la babysitter per Luke Cage, Loki griderà di terrore nel caso dovesse vedere Hulk nella sua squadra, e gli avvertimenti di Venom per il pericolo rappresentato da Knull non potranno fare a meno di risultare familiari a chi ha seguito i fumetti Marvel negli ultimi anni. E anche la quantità di dettagli nella costruzione dei campi di battaglia – che possono variare in seguito alla distruzione di elementi dello scenario o di eventi scriptati – non fanno che rendere più forte la sensazione di trovarsi davvero dentro il multiverso Marvel.

TUTTO BENE, QUINDI?

Parliamo anche un po’ del sistema di monetizzazione, che nel caso di giochi free to play è sempre qualcosa da considerare. Del fatto che gli eroi siano tutti sbloccati ho già detto; la monetizzazione, almeno per il momento (e speriamo resti così) si limita a oggetti cosmetici che si dividono in due categorie: quelli sbloccabili tramite Season Pass, e quelli disponibili sul negozio. Il Season Pass funziona in maniera paragonabile a quello di Helldivers 2, nel senso che mano a mano che giocate otterrete crediti rosa che possono poi essere utilizzati per sbloccare le ricompense del pass; per una parte di queste è necessario comprare la versione “Lusso”, ma altre possono essere ottenute senza spendere un euro. Per quanto riguarda invece il negozio non c’è tantissimo da spiegare, se non il fatto che i cosmetici qui disponibili non siano certo economici: per esempio, il pacchetto per ottenere Hulk Sfregio Verde è attualmente scontato a 2400 Unità (normalmente sarebbe 3300); le Unità – che possiamo ottenere in quantità limitate tramite il pass – si scambiano in rapporto 1:1 con le Gemme, e per arrivare a 2400 dobbiamo scegliere il pacchetto d’acquisto da 49,99€, dato che quello da 19,99€ ce ne fornisce 2180. Per carità, vista la qualità e la quantità del contenuto gratuito a lamentarsi c’è il rischio di sembrare ingrati, ma resta che spendere il prezzo di un gioco tripla A per qualche oggetto cosmetico non farà mai a meno di sembrarmi esagerato.

Marvel Rivals Recensione

Ci sono vari modi di sbloccare ricompense gratuite. Uno di questi è completare degli achievement.

Passando al gameplay, anche qui qualche osservazione sento di farla. Il gioco è indubbiamente divertente: ma qualche appunto da fare sul bilanciamento c’è. Guardando qualche streamer che gioca a livelli più alti, per esempio, è evidente come alcuni personaggi siano un po’ troppo meglio dei loro compari (Hela, Hawkeye, Mantis e Luna, per esempio), mentre altri magari avrebbero bisogno di un’occhiata alla loro ultimate (sì Jeff, sto guardando te).

LE MAPPE ATTUALMENTE PRESENTI SONO BEN CURATE, MA NE SERVIREBBERO DI PIÙ

Poi per carità: quelli sul bilanciamento sono discorsi che prendono valore più si sale di livello, se – come il sottoscritto – preferite buttarvi sugli spensierati Quick Match, potete giocare più o meno quello che vi pare senza farvi troppi problemi. Oltre a una passata di bilanciamento, che comunque è la regola in qualunque gioco competitivo, un’altra cosa di cui secondo me Marvel Rivals avrebbe bisogno sono altri mappe. Quelle che ci sono (sette in totale) sono molto belle e ben fatte: ma visto quanto rapidamente si passa dall’una all’altra, una maggiore varietà sarebbe sicuramente benvenuta. Visto che siamo nella sezione delle critiche, aggiungo infine che sebbene il gioco in linea di massima giri super fluido, mi è capitato qualche sporadico crash al desktop, e leggendo in giro vedo che l’Unreal Engine 5 non va d’accordo con i PC di tutti i giocatori.

VENDICATORI, X-MEN, THUNDERBOLTS, INSOMMA TUTTI UNITI

Nel complesso, comunque, mi sembra che le critiche che si possono muovere a Marvel Rivals non siano per niente compromettenti, mentre di contro il quantitativo ignobile di ore che ci ho passato nel finesettimana dopo il lancio – e che continuo a passarci, anche se in quantità più socialmente accettabili – è a mio avviso testimonianza di quanto la formula alla base sia ben riuscita. È anche facile immaginare come l’etichetta Marvel abbia contribuito non poco alla popolarità di questo titolo, che forse senza di essa non avrebbe raggiunto gli impressionanti numeri che sta facendo in questi giorni; ma allo stesso tempo l’etichetta da sola non basta (purtroppo, a volte: basti pensare ai deludenti risultati commerciali dell’ottimo Marvel’s Guardians of the Galaxy).

LA SPERANZA È CHE DOPO UN INIZIO DI SUCCESSO, MARVEL RIVALS MANTENGA LA TRAIETTORIA

Come sempre nel caso di questi giochi, comunque, resta da vedere come si svilupperà nel tempo; le premesse sono buone ed è lecito essere ottimisti e sperare in un’abbondante dose di contenuto negli anni a venire, ma allo stesso tempo la sfera di cristallo non la ha nessuno, tantomeno io. Anche perché un’ottima partenza non sempre è garanzia sufficiente. Mi perdonerete un ultimo paragone a Overwatch, spero: un gioco che al suo lancio nel 2016 divenne un vero e proprio fenomeno culturale, ma sappiamo bene come negli anni da allora sia andato incontro a un lento declino. Incrociamo le dita e speriamo che Marvel Rivals sappia prendere ispirazione anche nell’evitare le trappole in cui è caduto il suo illustre predecessore.

In Breve: Anche se a voler essere puntigliosi qualcosa da sistemare qua e là ce lo si può trovare, Marvel Rivals resta un ottimo gioco multiplayer, di quelli facili da prendere in mano anche grazie a un’ampia varietà di personaggi selezionabili, divertente da giocare e incredibilmente magnetico. Il tutto in un’offerta gratuita che – sperando che resti così – si può tranquillamente inserire fra uno degli esempi virtuosi. Se poi siete appassionati degli eroi Marvel ve ne innamorerete.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 3600, 16 GB di RAM, GeForce RTX 3060, SSD
Com’è, Come Gira: Piacevole da vedere e con uno stile che ben si adatta a dei personaggi dei fumetti, che tra l’altro qui sono ben presentati (l’unico che non mi fa impazzire è Hawkeye). Generalmente fluido, ma c’è stato qualche sporadico crash al desktop.

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Pro

  • Immediatamente accessibile / Gratis, con microtransazioni solo estetiche / Si nota la passione degli sviluppatori per l’universo Marvel.

Contro

  • Qualche cosetta da bilanciare / L’Unreal Engine 5 ogni tanto fa le bizze.
9

Ottimo

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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