Una città in mano a bande di delinquenti ha urgente bisogno di un eroe. Ma in Midnight Fight Express va bene anche un avanzo di galera, basta che sappia menar le mani e dia una bella ripulita alle strade.
Sviluppatore / Publisher: Jacob Dzwinel / Humble Games Prezzo: 19,99 euro Localizzazione: Nessuna Multiplayer: Assente PEGI: 17+ Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Disponibile
“Va bene, ricapitoliamo. Sei uscito di casa e hai seminato morte e distruzione per tutta la città, lasciando a terra migliaia di cadaveri massacrati con crani spaccati, fratture scomposte e lesioni assortite perché te l’ha ordinato un drone parlante. Davvero?”.
Inizia così, anche se non proprio con queste parole, l’interrogatorio di Babyface, protagonista del violentissimo picchiaduro a scorrimento Midnight Fight Express, sviluppato dall’one man studio Jacob Dzwinel e distribuito da Humble Games. Il nostro eroe è in commissariato, accusato di aver infranto interi capitoli del codice penale, e la sua confessione è il gioco stesso, in cui racconta l’accaduto tramite le nostre gesta.
MA NON POTREMMO PICCHIARCI E BASTA?
Partiamo subito dalla più evidente nota negativa del gioco: ha una trama inconsistente. In una città flagellata da spietate gang, in un mix tra 1997: Fuga da New York e I Guerrieri della Notte, un delinquente decide di punto in bianco di sfasciare tutti a suon di pugni prima dell’alba. Ad accompagnarlo, un misterioso drone senziente. Nella sua mattanza non disdegna di menare anche poliziotti, zombi, mutanti radioattivi e qualsiasi tipologia di nemico sia passata per la testa al programmatore, seguendo una bizzarra storia senza né capo né coda. Ma c’è un inaspettato, grande colpo di scena: Midnight Fight Express è divertentissimo lo stesso.
MIDNIGHT FIGHT EXPRESS, DANNY THE DOG E SIFU
Con una visuale isometrica ripresa da una generosa altezza che ci permette di tenere sotto controllo la situazione in un raggio di circa cinque metri, ciò che colpisce subito del gioco, dopo le nocche di Babyface ovviamente, è la sensazione di fare del male ai malcapitati che ci arrivano a tiro. Si parte con semplici combo di sinistro e destro, ma ci sono molte abilità da sbloccare per parare, contrattaccare, sbilanciare, proiettare, combattere corpo a corpo, sparare con la pistola o con una specie di fiocina e finire le vittime a terra, a patto di avere buon tempismo più o meno come in SIFU, ma in salsa più arcade.
Non ci sono scontri ad armi pari, e dobbiamo compensare la nostra inferiorità numerica arrecando il massimo danno col minimo sforzo proprio come nel film Danny the Dog.
Si parte con semplici combo di sinistro e destro, ma ci sono molte abilità da sbloccare
NON SI MUORE MAI
Lungo i quarantuno livelli suddivisi in micro sezioni della durata media di un minuto ciascuna, capita spesso di prenderle oltre che darle, vedendo i nostri punti vita scendere velocemente. Una volta finiti al tappeto, si può tranquillamente ricominciare dall’ultimo checkpoint, senza alcuna penalità.
Una volta finiti al tappeto, si può ricominciare dall’ultimo checkpoint, senza alcuna penalità.
UN DOUBLE DRAGON IN SINGLE PLAYER
In un periodo videoludico in cui la natura rogue like imperversa, generando contenuti in modo casuale, Midnight Fight Express naviga controcorrente con livelli e nemici preimpostati, fedele alla vecchia scuola. Ci si trova così di fronte a un picchiaduro composto da diverse piccole ondate molto veloci da affrontare parecchie volte.
A fronte di una buona varietà di armi, nemici, situazioni e boss, non si può non sottolineare la ripetitività dei livelli rigiocati, che alla fine si affrontano solo per portare a termine le missioni secondarie o per provare alcune nuove tecniche in determinate situazioni.
A fronte di una buona varietà di armi, nemici, situazioni e boss, non si può non sottolineare la ripetitività dei livelli rigiocati
MUSICA CATTIVA, BUONA AI
Tecnicamente non impegnativo nemmeno per i computer più datati, ha una grafica con pochi poligoni ma abbastanza personalità, e le animazioni delle tecniche di combattimento sono realizzate a dovere con collisioni perfette e buona risposta dei controlli, privilegiando ragionamento, tattica e combo al mero button smashing sperando che accada qualcosa.
La musica che accompagna l’azione calza a pennello e sottolinea la brutalità di ciò che accade sullo schermo. Uno dei punti critici delle produzioni di questo tipo è l’intelligenza dei nemici, che qui è implementata molto bene. I nostri avversari non si mettono in fila indiana per farsi picchiare uno alla volta ma tentano di circondarci, raccolgono armi, parano, eseguono tecniche speciali e mantengono la giusta distanza quando maneggiano pistole e fucili, rendendo ogni scontro una battaglia all’ultimo sangue.
Uno dei punti critici delle produzioni di questo tipo è l’intelligenza dei nemici, che qui è implementata molto bene
In Breve: Midnight Fight Express è un simulatore di botte da orbi in cui l’unico scopo, nonostante una storia dalla trama ballerina, è massacrare nemici su nemici. Divertentissimo nei primi livelli quando ogni nuova skill imparata rivoluziona il modo di combattere, diventa ripetitivo al momento di completare tutte le sfide secondarie, che richiedono numerose reiterazioni delle stesse sequenze di gioco. Chi cerca la perfezione comunque avrà pane per i suoi denti, perché le tecniche sbloccabili sono davve-ro molte e tutte stupendamente animate. Da giocare con il volume a palla per esaltarsi ancora di più.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD; Steam Deck 512
Com’è, Come Gira: PC: Mi ha proposto le opzioni grafiche quasi al massimo, che ho prontamente maxato senza notare rallentamenti. Consigliato il gamepad poiché giocare da tastiera è scomodo; Steam Deck: fluido senza alcun rallentamento, non prevede opzioni per ingrandire i testi, comunque non piccolissimi.