Monster Hunter Rise – Recensione

PC Switch

I PALAMUTE SONO COMPAGNI ECCEZIONALI, UTILISSIMI SIA NELLA NAVIGAZIONE DEI LIVELLI CHE DURANTE IL COMBATTIMENTO

I Palamute (Canyne) sono compagni eccezionali; sul loro dorso è possibile eseguire azioni come la raccolta o l’uso di consumabili per continuare l’inseguimento senza momenti morti anche grazie alla loro resistenza inesauribile che li rende corridori nati, mentre in battaglia sanno farsi valere eseguendo attacchi coordinati (colpite la zona dove conficcano le loro zanne per infliggere danni extra) e utilizzano fighissime armi ninja come ombrelli d’acciaio e shuriken giganti. Assieme all’assenza delle bevande fredde e calde per far fronte al clima di deserto e tundra, si tratta di una serie di agevolazioni che rende Monster Hunter Rise inizialmente un po’ troppo semplice per i veterani.

monster hunter rise recensione

Kamura è un piccolo angolo di paradiso, da difendere con tutte le forze.

Da parte mia ho terminato le missioni del villaggio e visto i titoli di coda in meno di una giornata senza essere mai stato rispedito al campo, ma chi conosce la serie sa bene che questa manciata di sortite in solitaria rappresentano il tutorial del gioco, l’introduzione con cui farsi le ossa prima di affrontare l’elemento multigiocatore, in locale o online. Vi rassicuro subito: nonostante il gioco non fosse ancora uscito, ho potuto disputare numerose sessioni di caccia assieme a colleghi della stampa internazionale grazie a un server Discord gentilmente approntato da Capcom, e il risultato è sempre stato estremamente soddisfacente in quanto a stabilità, un vero sollievo per un gioco che fa della reattività e della precisione il suo punto di forza.

ALTO GRADO E DINTORNI

Come annunciato, scalando i Gradi Cacciatore e affrontando le ambite missioni di Alto Grado il divertimento inizia davvero, e Monster Hunter Rise si espande con la presenza degli amuleti (possono essere generati su misura grazie a un pentolone alchemico) e delle amate gemme, da incastonare nelle armature più pregiate per massimizzare i bonus indispensabili per far fronte a nemici formidabili. Molti di loro saranno appannaggio proprio delle missioni più impegnative e, anzi, la trama del gioco continuerà lì, quindi il mio consiglio è quello di sbrigare rapidamente le missioni iniziali per soddisfare richieste e migliorare le strutture di Kamura (c’è tutto quello che vi aspettate, dal mercantile alle spedizioni dei Felyne per racimolare materiale extra tra una missione e l’altra) in vista del “vero” Monster Hunter.

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Io e altri tre colleghi stiamo infliggendo danni considerevoli a questo Gran Izuchi, che soccomberà da lì a poco. Il gioco online è un grandissimo sì.

Il bestiario è complessivamente soddisfacente, annoverando esemplari vecchi e nuovi in una sorta di greatest hits della caccia; come avvenuto in passato Capcom espanderà il gioco introducendo nuove prede, avendo già annunciato che il drago anziano Chameleos tornerà a mimetizzarsi sui nostri schermi con l’aggiornamento di aprile. Assenti calcolati – del resto è l’inizio di una nuova generazione – le missioni G-Rank, ma spesso e volentieri i vecchi avversari avranno in serbo qualche mossa nuova per rendere meno banali scontri oramai familiari.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Rende tascabili con successo i punti di forza della precedente generazione / Tutto quello che ruota attorno agli insetti filo funziona alla grande / Online solido.

Contro

  • Inizialmente può sembrare fin troppo semplice / Sistema di combattimento sempre un po' legnosetto per i neofiti / Il cuore del gioco è l'online: da soli avrete molte difficoltà a scalare i ranghi, e sarete tagliati fuori dai frequenti aggiornamenti.
9.2

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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