Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin – Recensione

PC Switch

L’impressione è che la difficoltà sia ancora più permissiva rispetto al passato, con i compagni di squadra prodighi di infinite pozioni curative

In soldoni è come giocare alla morra cinese conoscendo in anticipo la mossa dell’avversario, un elemento che non convinceva del tutto già nel primo episodio; per aggiungere la necessaria varietà, i pattern variano quando i nemici vanno su tutte le furie, e QTE casuali chiedono occasionalmente al giocatore di premere pulsanti o ruotare gli stick come forsennati nei momenti in cui i mostri duellano, tra cariche selvagge e scambi di raggi degni di una Kamehameha. C’è dell’altro per fortuna, con diverse idee prese dal “vero” Monster Hunter e declinate nel sistema a turni, vedi le differenti parti dei mostri da bersagliare per inibire i loro attacchi più perniciosi, suscettibili ad armi da taglio, impatto e perforazione.

monster hunter stories 2 recensione

L’arma da taglio e l’elemento sono corretti: le zampe di quel mostro lo reggeranno per poco.

Leo può portarne tre in missione, scambiabili una volta per turno in modo da fronteggiare ogni evenienza, e l’arco e la gunlance sono state aggiunte alle quattro tipologie presenti nel primo capitolo. Godono di gimmick che donano una certa identità, come le molteplici sinfonie del corno da caccia o le munizioni della gunlance, accumulate a ogni contrasto vinto e pronte ad essere investite in devastanti deflagrazioni.

DA SOLI O IN COMPAGNIA

È un sistema dotato di varietà, tuttavia l’impressione è che la difficoltà sia ancora più permissiva rispetto al passato, con i compagni di squadra prodighi di infinite pozioni curative con cui alleviare considerevolmente la tensione e il senso del pericolo. Non mancano le missioni secondarie, ottime per intascare denaro, ricette e materiali rari; solitamente sono piuttosto dozzinali, ma la categoria multigiocatore merita di essere menzionata. Qui potremo sfidarci nell’arena o affrontare sortite uniche assieme a un compagno umano in rete o in locale e, qualora ci sentissimo particolarmente asociali, il gioco genererà dei partner digitali per non tagliar fuori nessuno dall’esperienza e consentire a tutti il felice accumulo di tappi di bottiglia, una valuta pregiata che permetterà l’acquisizione di ricompense uniche che faranno comodo nelle oltre 30 ore richieste per terminare l’avventura.

In Breve: Messa da parte una narrazione trattenuta col freno a mano da valanghe di fetch quest e un protagonista deludente, Monster Hunter Stories 2 si rivela un buon JRPG che farà la felicità degli appassionati della saga, disposti a chiudere un occhio su una innegabile facilità, amplificata dalla presenza fissa o quasi dei compagni. La splendida veste grafica e l’ebrezza di condividere il viaggio assieme a cavalcature tanto maestose dovrebbero fare il resto, mentre chi ha giocato il primo capitolo tenga presente che si tratta di un more of the same, con tutti i pro e contro che questo comporta.

Piattaforma di Prova: PC e Switch
Configurazione di Prova (PC): Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: Su Switch il gioco gira attorno ai 30fps, con qualche calo più o meno vistoso durante l’esplorazione di ambienti particolarmente dettagliati e nelle cutscene. Nulla da segnalare su PC: con la configurazione di prova il gioco si muove costantemente a 60fps massimizzando le impostazioni grafiche. Decisamente la scelta giusta, se volete godervi la migliore esperienza.

Torna alla prima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Eccellente veste grafica / Sistema di combattimento originale e coinvolgente / Cavalcare un Diablos in battaglia non ha prezzo.

Contro

  • Facile, forse più del predecessore / Narrazione lentissima e protagonista dimenticabile.
7.8

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

Password dimenticata