MotoGP 24 – Recensione

PC PS4 PS5 Switch Xbox One Xbox Series X

Puntuale come il brutto tempo a Pasquetta, Milestone è pronta a scatenare su PC e console tutti i cavalli di MotoGP 24, il nuovo capitolo della serie ufficiale del motomondiale. Tutti in piedi sul divano anche stavolta?

Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online e locale PEGI: 3 Disponibile su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data d’uscita: 2 maggio

Domanda retorica o quasi per chi è di casa al Mugello, Jerez (mitico Pecco!) e compagnia bella. Dopo un MotoGP 23 che, come racconta la poetica testimonianza di Stefano, ha sancito il salto di qualità definitivo del franchise, tutto fa pensare che, anche dall’iterazione 2024, sia lecito aspettarsi ulteriori passi in avanti.

Del resto perché non dovrebbe essere così? La base di partenza è solida, il consolidato telaio su cui la nostrana software house ha implementato migliorie e nuove feature prometteva grandi cose già l’anno passato, figuriamoci adesso.

MOTOGP 24 FA SUL SERIO

Sfruttando l’appeal della licenza ufficiale e delle livree, dei tracciati e dei team che fanno parte della stagione motociclistica in corso, puntando con decisione su un gameplay tanto caro ai fan della serie, Moto GP 24 sorpassa il predecessore senza compiere, in apparenza, manovre eccessivamente rischiose. Niente esagerate ristrutturazioni ludiche il cui esito potrebbe mettere a repentaglio quanto di buono fatto fino a ora, in fondo non ce n’è bisogno. Ecco perché, quest’anno, i ritocchi più significativi riguardano i contenuti, la gestione delle penalità e il comportamento dell’IA, l’aspetto meno convincente del capitolo scorso.

MotoGP 24

Il feeling e il rapporto con la moto è sempre strepitoso.

Che si cominci dalla Moto3, dalla Moto2 o direttamente dalla MotoGP, la Carriera trae giovamento dall’aggiunta del Mercato Piloti, una dinamica richiesta a gran voce dalla comunità. In un intreccio di prestazioni dei piloti e obiettivi delle squadre, giocatore e – per la prima volta in assoluto nella storia della serie – piloti avversari possono ricevere proposte per passare alla categoria superiore oppure per cambiare team, con tutto quel che ne consegue in termini di roster, equilibri, lotte intestine e duelli in pista.

Pur non rappresentando un’idea rivoluzionaria, il Mercato Piloti dona maggiore dinamicità alla principale modalità per giocatore singolo

Pur non rappresentando un’idea rivoluzionaria, il Mercato Piloti dona maggiore dinamicità alla principale modalità per giocatore singolo, rendendola più appetibile che mai nonché imprevedibile. Fa piacere constatare che le rivalità e le interazioni sui social in game possono influenzare le trattative, segno che l’integrazione della novità non è superficiale ma sfiora più elementi di gioco, affiancando e valorizzando feature passate come i Turning Point.

Due piloti sono finiti sotto indagine, probabile penalizzazione in arrivo.

I patiti dell’online probabilmente apprezzeranno maggiormente i nuovi Campionati LiveGP, stagioni mensili multiplayer composte da eventi a cadenza settimanale e classifiche dedicate che, causa limitazioni pre lancio, non abbiamo potuto testare ma che ispirano fiducia. Queste sono le due novità divise tra modalità single e multiplayer, le quali si vanno ad aggiungere alle classiche Gran Premio, Campionato e Prova a Tempo, così come la MotoGP Academy per i piloti alle prime armi va ad affiancare il tutorial. A differenza del passato, quest’anno ci pensa l’IA Adattiva a cucire addosso a ognuno la difficoltà su misura per le sue capacità. Si tratta di una nuova tecnologia opzionale che, in base alle nostre performance e alla nostra abilità, consente al gioco di impostare autonomamente il livello di difficoltà.

Qualche comportamento anomalo è da mettere in conto, però con l’IA Adattiva i passi in avanti si notano rispetto al passato

Qualche comportamento anomalo è da mettere in conto, segno che c’è ancora da lavorarci su, però i passi in avanti si notano rispetto al passato, alcune corse possono farsi parecchio combattute ergo la strada è giusta. La panoramica sulle novità si chiude con i MotoGP Stewards, un sistema che monitora l’andamento delle gare e sanziona con puntualità ogni irregolarità. L’obiettivo è aumentare il realismo ed evitare che i comportamenti scorretti restino impuniti, dunque da quest’anno i furbetti e i piloti troppo sporchi o aggressivi dovranno darsi una regolata, a meno che non vogliano inciampare in vari tipi di penalità. Qualche decisione può far alzare un sopracciglio, ma in generale il lavoro svolto dagli Stewards è apprezzabile.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA

MotoGP 24 è l’ennesima, adrenalinica conferma: Milestone sa perfettamente come trasporre sui nostri dispositivi domestici tutta la travolgente passione e la sfrenata competizione del motomondiale. Non so se farne una questione di patriottismo, è pur vero però che l’Italia ha regalato diversi campioni al mondo delle due ruote quindi forse l’abbiamo nel DNA, ma che importa? Il fatto rilevante è che, crogiolandosi nella comfort zone rappresentata dal franchise, anno dopo anno la software house meneghina continua imperterrita a rifinire il suo delizioso racing game. Buon per chi ama la moderna MotoGP e anche per chi ha nostalgia di Valentino Rossi, Max Biaggi, Casey Stoner e agguerriti compagni di ventura.

Mi sa che è ora di rinnovare gli elementi grafici di contorno.

A un primo sguardo MotoGP 24 può sembrare pressoché identico al capitolo precedente, tuttavia non è così. La forte somiglianza dipende dalla cadenza annuale, dalla familiare estetica, dal livello raggiunto da Milestone col suo eccellente gameplay – stesse forti emozioni, stesso impareggiabile feeling con la propria moto – e, di conseguenza, dalla comprensibile decisione di puntellarne l’impalcatura senza rivoluzioni. I cambiamenti ci sono, mi riferisco alla migliorata gestione dell’elettronica per ottimizzare l’ingresso e l’uscita dalle curve, degli pneumatici e dell’IA dei piloti, inoltre le nuove feature rendono più dinamico e adattabile che mai il gioco, aggiungendo un ulteriore strato di personalizzazione all’esperienza e non parlo degli editor di Adesivi, Adesivi per Pilota, Numeri e Caschi.

A un primo sguardo MotoGP 24 può sembrare pressoché identico al capitolo precedente, tuttavia non è così

La scelta di intervenire in maniera mirata è più che giustificabile, non è affatto facile mettere mano quando le cose funzionano: il rischio di rovinare tutto è sempre alto in questi casi. Proprio per questo motivo, al di là di qualche sporadica stranezza comportamentale o probabile bug, stavolta, si fa più fatica a ignorare le animazioni post caduta e i volti dei personaggi, due elementi che, in mezzo a cotanto ben di Dio, appaiono fuori luogo, quasi appartenenti a tutt’altro, anacronistico gioco.

In Breve: Milestone sa come si fa e ce lo ricorda con un MotoGP 24 che, pur apparendo simile al predecessore a un’occhiata casual, propone la migliore versione possibile di un gameplay d’acciaio come i nervi dei piloti che ci invita a impersonare. Volti e animazioni post caduta non convincono, qualche bug o manovra inspiegabile si verifica, tuttavia il risultato complessivo è un must have per gli appassionati della MotoGP, un simulatore di motomondiale gagliardo, tanto accogliente con i novizi quanto stimolante per i veterani, molto personalizzabile lato difficoltà ma poco propenso a perdonare chi è solito ignorare le regole. L’IA, storico punto debole della serie, ha fatto dei passi in avanti, inoltre la Carriera ha ottenuto un nuovo strato d’imprevedibilità che male non fa.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 7 7800X3D, Radeon 7800XT Nitro+, 32 GB RAM DDR5, SSD m.2
Com’è, Come Gira: Una media di 150 FPS con la configurazione di prova e il solito, fascinoso comparto tecnico, vien da dire. Moto e piloti ricreati con dovizia di particolari, idem i tracciati, meno gli elementi di contorno. Sensazioni positive alla guida, feeling da manuale e buona ottimizzazione. Effetti sonori precisi con Guido Meda sugli scudi. Bene il cross-play tra PlayStation e Xbox, piacevole la possibilità di darsi al PVP locale a schermo condiviso su tutte le piattaforme (tranne Switch).

 

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Pro

  • Gameplay granitico / L’IA non è perfetta, ma è migliorata / Difficoltà altamente personalizzabile / Ritocchi intelligenti

Contro

  • Animazioni e volti stonano / Qualche sporadico bug o comportamento bizzarro degli avversari
8.5

Più che buono

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