Nella giornata di martedì, sulla testata britannica The Guardian è apparso un articolo in cui venivano riportate accuse nei confronti di Rocksteady, riguardanti principalmente la scarsa o assente gestione dei casi interni di molestie; al centro di queste accuse, una lettera scritta nel 2018 da 10 delle 16 dipendenti donne impegate dallo studio di sviluppo. Nella serata di ieri, la compagnia ha postato sul suo account Twitter ufficiale una prima risposta, che non verrebbe da Rocksteady stessa ma da 7 dipendenti firmatarie della lettera originale, che nell’introduzione chiariscono di non essere state sollecitate in alcun modo, e che la lettera di risposta è una loro iniziativa personale.
La lettera afferma che “nell’articolo [del Guardian], sentiamo che la fonte o le fonti anonime hanno cercato di parlare a nome di tutte le donne di Rocksteady, e noi non pensiamo che quell’articolo sia una giusta rappresentazione di noi, degli eventi allora o nel tempo trascorso quando la lettera è stata scritta.” Prosegue poi insistendo sul fatto che da allora sono invece state prese misure per prevenire atteggiamenti non inclusivi, e che Rocksteady prende seriamente questo genere di accuse all’interno della società.
Nel frattempo, è però emersa anche un’altra voce all’interno della faccenda: si tratta di Kim MacAskill, che in un lungo video ha descritto la situazione al momento della scrittura della lettera, di cui dice di essere l’autrice. Kim MacAskill, che presso Rocksteady ha lavorato a lungo come scrittrice per Suicide Squad, non è più parte della compagnia dal 2019, e la motivazione che le sarebbe stata data è che “non possiamo più permetterci di tenerti”. La scrittrice afferma di essere sicura che gli eventi legati alla lettera del 2018 abbiano poi portato al successivo mancato rinnovo del suo contratto – il dipartimento risorse umane l’avrebbe proprio avvisata in questo senso – e che la situazione dentro Rocksteady non sarebbe affatto cambiata da allora. Proprio per questo motivo, Kim MacAskill ha chiesto di essere rimossa dai crediti di Suicide Squad.