Rivelato nel corso del PlayStation Showcase di mercoledì, Hogwarts Legacy si è presentato al mondo con un trailer davvero promettente; e siamo sicuri che tanti di quelli che sono cresciuti con i libri e i film del mago occhialuto non vedessero l’ora di poter mettere le mani su un gioco di ruolo ambientato nel mondo di Harry Potter. Le controversie, però, non sono mancate, legate non tanto al gioco in sè quanto alla creatrice di questo fantastico mondo. J.K. Rowling è infatti famosa per aver espresso spesso posizioni che molti definiscono transfobiche, oltre ad essere spesso stata criticata per come i suoi pur meravigliosi libri sembrino permeati da idee discutibili: un esempio fra i tanti citati è quello dei banchieri, categoria rappresentata nei libri e dei film da goblin dal naso adunco; un riferimento, voluto o meno, a contesti molto meno gioviali.
Probabilmente proprio per questi motivi, fra le FAQ ufficiali di Hogwarts Legacy un paio di voci chiariscono il rapporto della scrittrice con il gioco di Portkey Games e WB Games.
Q: Che ruolo ha JK Rowling nel gioco? È una nuova storia di J.K. Rowling?
A: J.K. Rowling non è coinvolta direttamente nella creazione del gioco. Le sue scritture, però, sono la fondazione di tutti i progetti del Wizarding World.
Q: In che modo Hogwarts Legacy va a inserirsi nel mondo di Harry Potter?
A: Sebbene i giochi di Portkey Games non siano adattamenti dei libri o dei film, i giochi sono radicati nell’universo di Harry Potter. Pur rimanendo fedeli all’opera originale di J.K. Rowling, gli sviluppatori di Portkey visitano territori inesplorati creando nuovi modi per permettere ai fan di immergersi nel mondo dei maghi.