American McGee ha gettato la spugna annunciando il suo ritiro dall’industria dei videogiochi. Il game designer texano ha fatto sapere di non essere riuscito a far partire la produzione di Alice: Asylum a causa di un rifiuto di Electronic Arts, che detiene i diritti della proprietà intellettuale, pertanto ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla sua famiglia abbandonando definitivamente il mondo dei videogiochi.
In un accorato messaggio pubblicato nel weekend su Patreon, McGee ha spiegato che Electronic Arts non ha reputato commercialmente fattibile un terzo capitolo della saga di Alice sulla base di “un’analisi interna dell’IP, delle condizioni del mercato, e dei dettagli della proposta“. American McGee aveva infatti preparato un documento di produzione di oltre quattrocento pagine contenente l’intera visione di Alice: Asylum. Il game designer aveva anche trovato un team di sviluppo, Virtuos Games, e aveva predisposto l’intero budget e le tempistiche necessari a portare a compimento i lavori.
A seguito del rifiuto di Electronic Arts, McGee aveva anche chiesto al publisher di vendere o di cedere in licenza la proprietà intellettuale affinché i lavori potessero partire senza il finanziamento di EA, tuttavia la compagnia ha rifiutato ritenendo Alice “una componente importante del catalogo del publisher“.
“A questo punto abbiamo esaurito ogni opzione per realizzare un nuovo videogioco di Alice,” ha dichiarato McGee. “Dopo queste risposte da Electronic Arts, il progetto non può più andare avanti.” Il designer statunitense ha poi aggiunto che non sarà coinvolto nel progetto in caso EA dovesse decidere di dar vita a un nuovo Alice. “Voglio precisare che, d’ora in avanti, non desidero essere implicato in alcun progetto correlato ad Alice.”
Si chiude così non soltanto la storia di Alice: Asylum, in lavorazione da un bel po’ di anni, ma anche la lunga carriera di American McGee cominciata in id Software ai tempi di Wolfenstein 3D.