Nel corso degli ultimi anni, Larian Studios si è dimostrata una società rispettosa sia nei confronti dei videogiocatori che dei suoi dipendenti, tuttavia nemmeno l’azienda belga è esente da pratiche che rischiano di minare la stabilità psico-fisica dei lavoratori, primo tra tutti il crunch.
Intervenendo alla Digital Dragons Conference che si è tenuta nei giorni scorsi in Polonia, il CEO Swen Vincke ha confermato che durante i lavori di Baldur’s Gate 3 è stato necessario esporre i dipendenti a turni di lavoro più lunghi del previsto, fino ad arrivare a fare gli straordinari per rispettare alcune scadenze. In riferimento al crunch, Vincke ha dichiarato (via GamesRadar) che questo si è verificato di meno nel corso dello sviluppo di Baldur’s Gate 3 rispetto ai precedenti lavori di Larian: “Sarebbe una bugia dire che non c’è stato [crunch]. Sono successe cose che non avevamo previsto,” ha spiegato il boss dello studio.
In ogni caso, Vincke ha dichiarato che raramente i dipendenti hanno dovuto lavorare dopo le 20:00 e durante i fine settimana: “Non c’è stato moltissimo crunch, ma un po’ sì. E credo che, per essere onesti, ci sarà sempre un po’ di crunch quando si cerca di finire qualcosa in tempo, soprattutto in lavori così tanto complessi.”