Secondo quanto riportato sulle colonne di GamesIndustry, lo scorso 17 aprile il governo russo avrebbe confiscato Lesta Studio, in precedenza di proprietà di Wargaming.
Da quanto si apprende, Victor Kislyi e Malik Khatazhaev, rispettivamente CEO di Wargaming e fondatore di Lesta, sarebbero accusati di far parte di “un’associazione che porta avanti attività estremiste“. Ricordiamo che i due hanno pubblicamente offerto supporto all’Ucraina in seguito all’invasione Russa, arrivando a organizzare una raccolta fondi nel 2023 attraverso vari videogiochi di Wargaming che ha generato oltre un milione di dollari. Il denaro è stato utilizzato per acquistare e donare decine di migliaia di ambulanze al paese invaso.
Aggiungiamo anche che Wargaming cessò ogni attività sia in Russia che in Bielorussia all’indomani dello scoppio della guerra, disfacendosi di ogni studio con sede nei due paesi, compreso Lesta. Nel frattempo, gli attuali proprietari dello studio avrebbero fatto ricorso in appello per contestare la confisca da parte del governo. Vedremo come andrà a finire, ma va detto che, trattandosi di fatto di un regime totalitario, in Russia non vige lo stato di diritto.