Licantropi (o Werewolves, o Lupi Mannari, o come preferite chiamarlo) è uno dei giochi di ruolo più divertenti di sempre, che richiede zero materiale, zero preparazione, solo un gruppo di amici che hanno voglia di divertirsi insieme. Un classico, almeno per quanto mi riguarda, che Ubisoft porterà sulle principali piattaforme di realtà virtuale (Oculus VR e HTC Vive, immagino, anche se il comunicato stampa non le cita espressamente, quindi l’elenco potrebbe contemplare anche altri prodotti) entro la fine del prossimo autunno.
Sviluppato da Red Storm Entertainment in collaborazione con Ubisoft Barcellona, Werewolves Within sarà uno dei primi titoli esclusivamente multiplayer per VR, in cui i giocatori saranno trasportati nel villaggio medievale di Gallowston, dove dovranno scoprire chi tra di loro è in realtà un lupo mannaro. Come nella realtà, il gioco prevede un minimo di cinque partecipanti e un massimo di otto: all’inizio di ogni partita ciascuno avrà un ruolo assegnato casualmente, compresi quelli speciali con abilità in grado di smascherare i licantropi. Le partite, assicura il publisher francese, saranno molto veloci – diversamente da quelle con gli amici in carne e ossa, che possono protrarsi facilmente per intere mezz’ore, con i ruoli che cambieranno di volta in volta.
In tutto questo, grazie all’analisi della voce di ciascun giocatore e alla tecnologia di monitoraggio posizionale sviluppata da Red Storm, i personaggi virtuali si animeranno e assumeranno espressioni facciali che ricalcano lo stato d’animo di chi parla. Una specie di macchina della verità, per intenderci, e che punta al non facile compito di ricreare le medesime sensazioni di quando si è in compagnia di altri. Un obiettivo per nulla facile, e che sono curioso di vedere se e come verrà raggiunto.
Werewolves Within è il secondo gioco sviluppato da Ubisoft specificamente per la realtà virtuale, dopo il già annunciato Eagle Flight.