Forte della vittoria nella battaglia legale contro Facebook, ZeniMax ha deciso di puntare a un nuovo bersaglio trascinando Samsung in tribunale.
Si resta sempre nell’ambito della realtà virtuale: secondo ZeniMax, Samsung avrebbe tratto ingiustamente dei profitti dalla vendita dei visori Gear VR, in quanto basati sulla tecnologia di Oculus Rift. Ricordiamo che ZeniMax sostiene che vi sia stato un furto di segreti industriali da parte di alcuni suoi ex dipendenti, poi confluiti in Oculus VR, tuttavia la sentenza che ha visto la compagnia prevalere su Facebook ha stabilito che tale furto non c’è stato, sebbene sia stato violato un accordo di non divulgazione da parte di Palmer Luckey.
Stando a quanto riportato da Gamasutra, ZeniMax ritiene che Samsung avrebbe dovuto bloccare la vendita dei visori una volta presa visione della sentenza.
Chissà come andrà a finire quest’altra disputa.