Nex Machina - Recensione

PC PS4

Housemarque è da sempre sinonimo di sparattutto arcade; lo è dalla sua nascita e da quello Stardust pubblicato su Amiga circa venticinque anni fa. Nel tempo, la software house finlandese ha sfornato un gran numero di titoli che ripropongono in diverse salse la ricetta dello shooter frenetico dalle meccaniche piuttosto semplici, ma che richiede una certa prontezza di riflessi per non soccombere sotto i colpi degli innumerevoli nemici che popolano. Nex Machina, l’ultima fatica del team di Helsinki sbarcata da poco su PC e PS4, non fa eccezione, bensì rappresenta la naturale evoluzione di una formula più che consolidata.

RESOTRON

Quasi quattro anni fa, al lancio dell’ultima console Sony, uscì Resogun: uno shoot ‘em up bidimensionale che vede il giocatore impegnato a salvare l’umanità dall’ennesima minaccia aliena; un titolo senza troppi fronzoli che però riuscì subito a catturare sia la critica che il pubblico per la sua immediatezza e per il suo gameplay dal ritmo forsennato. In Nex Machina Housemarque riprende quello stesso concept, ma approfitta del contributo di Eugene Jarvis – il creatore di Defender e Robotron: 2084 – per traslarlo all’interno di un twin-stick shooter con visuale dall’alto altrettanto frenetico.

Nex Machina recensione PC PS4 immagine

Si può dire che Nex Machina rappresenti il punto di arrivo di un percorso iniziato da ben cinque lustri

Il risultato finale è stupefacente, anche perché condensati al suo interno troviamo i decenni di esperienza di tutte le parti coinvolte. Si può dire che Nex Machina rappresenti il punto di arrivo di un percorso iniziato da ben cinque lustri, nonché l’apice dell’intera produzione della casa finlandese. Anche qui abbiamo l’umanità in pericolo, tenuta sotto scacco da alcune macchine assassine; anche qui impersoniamo un eroe senza nome che deve difendere gli individui che attendono inermi il loro altrimenti atroce destino, e anche qui dobbiamo raccogliere power up, scovare segreti ben nascosti e distruggere tutti i nemici che si presentano su schermo, compresi gli enormi boss di fine livello che ci sbarrano la strada e ci impediscono di passare alla location successiva.

DEATH MACHINE

L’anima arcade di Nex Machina si concretizza nell’assenza di qualsivoglia orpello accessorio, sia esso incarnato nelle cutscene che riassumono la trama o addirittura in un semplicissima spiegazione di ciò che bisogna fare per arrivare ai titoli di coda. Al loro posto troviamo unicamente un’esplosione orgiastica di suoni e colori che deriva dal porre il giocatore immediatamente al centro dell’azione: i pochissimi concetti da apprendere vanno scoperti autonomamente, proprio come se ci trovassimo in sala giochi davanti a uno dei tanti cabinati che spuntavano come funghi a metà degli anni Ottanta, sperimentando con le armi e i potenziamenti, esplorando per bene gli ambienti alla ricerca di dettagli celati dietro infide linee di codice, nonché studiando i pattern di attacco delle macchine che tentano in ogni maniera di farci lo scalpo.

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Ai livelli più alti bisogna avere i riflessi pronti per evitare le miriadi di proiettili che riempiono lo schermo

Potrei riempire pagine e pagine di aggettivi per descrivere Nex Machina ma mi limito a elencarne solo tre: impegnativo, punitivo, gratificante. I vari gradi di difficoltà rendono il gioco accessibile a chiunque, facendo sì che la curva di apprendimento non sia mai troppo ripida. Ciononostante, man mano che si procede ci si rende conto di quanto sia ostico: ai livelli più alti bisogna avere i riflessi pronti per evitare le miriadi di proiettili che riempiono lo schermo, senza dimenticare di decidere oculatamente i power up da raccogliere. Meglio prendere la spada per abbattere rapidamente i nemici più coriacei con un solo colpo, oppure optare per il laser e spazzare via rapidamente gli sciami di piccole macchine assassine? O ancora, la bomba con detonatore remoto o il lanciarazzi? La scelta di una determinata arma secondaria rispetto a un’altra può fare un’enorme differenza nell’economia della partita.

ALL HUMANS SAVED

Eppure una formula talmente snella servirebbe a poco se non fosse supportata da un level design di primo piano e da una moltitudine di modalità di gioco accessorie che migliorano a dismisura la profondità, e di conseguenza influiscono positivamente sulla longevità dell’opera. Oltre alla classica modalità arcade, con cinque livelli di difficoltà crescente da completare tutti d’un fiato, troviamo anche la possibilità di affrontare i vari mondi singolarmente; infine, l’arena propone delle sfide con regole speciali, leaderbord mondiali condivise tra gli utenti di tutte le piattaforme – quindi sia PC che PS4 – e contenuti addizionali da sbloccare spendendo le monete guadagnate durante ogni playthrough.

Non poteva mancare l’opportunità di affrontare l’intero gioco assieme un amico in cooperativa locale

Essendo Nex Machina un titolo che si rifà alla tradizione della sala giochi, non poteva mancare l’opportunità di affrontare l’intero gioco assieme un amico in cooperativa locale; ecco, a tal proposito stupisce la totale assenza di una funzione multiplayer online: o si è in due sullo stesso divano o si resta a bocca asciutta. E questa è davvero l’unica critica che mi sento di muovere nei confronti dell’opera targata Housemarque: una piccola sbavatura che non intacca minimamente la qualità di un twin-stick shooter fenomenale.

Ci risiamo, siamo di fronte all’ennesimo centro di Housemarque. Con il supporto del mitico Eugene Jarvis, il team finlandese è riuscito a sfornare uno sbalorditivo twin-stick shooter di stampo arcade. Mi sono divertito un mondo a falciare robot e a schivare i loro proiettili, il tutto mentre nelle orecchie il suono delle esplosioni si sposava alla perfezione con una straordinaria colonna sonora capace di infondere una carica incredibile. Luci al neon, azione infinita, e ritmo incalzante: tutto questo è Nex Machina, una delle sorprese più belle di questo già ottimo 2017.

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Pro

  • Formula di gameplay snella e adrenalinica.
  • Level design sopraffino.
  • Colonna sonora pazzesca.

Contro

  • Niente co-op online, disponibile solo in locale.
9.3

Ottimo

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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