NHL 22 – Recensione

PS4 PS5 Xbox One Xbox Series X

In contemporanea con l’inizio della stagione NHL, anche i giocatori virtuali tornano in pista per conquistare la Stanley Cup. Eccoci sui campi (ghiacciati) di NHL 22.

Sviluppatore / Publisher: EA Vancouver / EA Games Prezzo: 69,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Online e Locale PEGI: 12 Disponibile Su: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: Già disponibile

Correva l’anno 1991. Un giovane videogiocatore inseriva per la prima volta nello slot cartuccia del suo Mega Drive un acquisto arrivato direttamente dagli Stati Uniti. Di che gioco si trattava? EA Hockey. Ed era amore a prima vista, sfide con gli amici al sabato pomeriggio o nelle rare mattinate in cui “adesione alla manifestazione” sulle giustificazioni significava un raduno a casa Ravetto.

Corre l’anno 2021. La console è diversa, non ci sono più cartucce da inserire e i tempi delle superiori sono ormai un ricordo lontano. Però EA Hockey, trasformatosi nel frattempo in NHL, continua a essere una costante su cui contare. Con tutti i suoi innumerevoli pregi, e alcuni difetti ormai congeniti.

ANCHE QUEST’ANNO SI TORNA SUL GHIACCIO

NHL 22 è direttamente figlio del suo predecessore. Può sembrare un’affermazione banale e prevedibile, ma considerando che si tratta del primo capitolo ad approdare su una nuova generazione di console, poteva essere lecito attendersi un evidente balzo in avanti rispetto al passato. Complice anche il debutto del Frostbite Engine, sbandierato ai quattro venti in tutti i comunicati stampa come “the next big thing”, ammetto di aver artigliato il pad accompagnato da aspettative piuttosto elevate. Ho iniziato a giocare e, trascorsa qualche ora, sono giunto a una conclusione dolceamara. Nessuna rivoluzione, per quella sarà il caso di passare (nella migliore delle ipotesi), l’anno prossimo. Ciò che mi sono ritrovato tra le mani è, infatti, un timido passetto. Nella giusta direzione, è bene sottolinearlo, ma pur sempre timido. Con un pizzico di generosità posso magari arrivare a parlare di un passo in avanti, di un saltino, di un saltello, ma non certo di un volo che permetta di superare tutti gli ostacoli che si frappongono fra il gioco attuale e l’eccellenza assoluta.

NHL 22 Recensione

Il passaggio al Frotbite engine è la principale novità di NHL 22. Le migliorie a livello grafico sono abbastanza evidenti.

NHL 22 basa la sua anima su una struttura che, per quanto in parte datata, risulta ancora più che godibile

Chi ha trascorso la passata stagione sulla pista da hockey virtuale di EA Games inseguendo un puck tra liberazioni vietate, cambi di linee, ingaggi e cariche alla balaustra non deve quindi pensare di trovarsi di fronte a qualcosa di sostanzialmente diverso e nuovo, ma al solito, divertente, NHL made in EA. NHL 22 basa infatti la sua anima su una struttura che, per quanto in parte datata, risulta ancora più che godibile. Propone azioni veloci, impatti spettacolari e repentini passaggi da attacco a difesa, con tre differenti schemi di controllo (addirittura uno a due tasti stile “console anni ‘90”) che permettono di godere di un’esperienza di gioco gratificante sia a chi vuole entrare nel vivo dell’azione in tempo zero che per chi è in cerca di qualcosa di più complesso e strutturato. Aggiunge un nuovo elemento sotto forma delle abilità X-Factor, potenziamenti che riguardano diverse fasi di gioco che si attivano automaticamente in situazioni specifiche. Alcune, quelle base, sono abbastanza comuni, mentre quelle “superstar” sono esclusiva di una ristretta elite. Migliora la fisica del puck, ora più coerente e convincente nei numerosi rimbalzi contro le balaustre. Mantiene, purtroppo, qualche limite nell’intelligenza artificiale. La cpu non brilla sempre per coerenza nei movimenti e, ai livelli di difficoltà più elevati, diventa una macchina da guerra che commette un numero di errori prossimo allo zero. Apprezzo le sfide impegnative, ma in alcuni momenti ho avuto davvero la sensazione di essere inerme contro un avversario che doveva segnare, senza possibilità di fermarlo.

NHL 22 Recensione

NHL 22 è un titolo adatto a tutti, grazie anche alla presenza di sistemi di controllo che permettono di giocare letteralmente con due tasti.

Quanto scritto nelle righe soprastanti è inserito all’interno di un contesto grafico che ha subito un lavoro di restyling piuttosto evidente, arricchito con numerose sequenze introduttive/di intermezzo che conferiscono un aspetto televisivo, potenziato nei modelli dei giocatori e migliorato nell’illuminazione. Una bella mano di trucco che, malgrado siano presenti ancora diversi spigoli da smussare (soprattutto lato animazioni), è sicuramente meritevoli di un’ampia promozione. Bene anche il comparto audio, che su PS5 sfrutta il DualSense proponendo dal suo altoparlante tutti i suoni provenienti dalla pista. L’effetto è nel complesso ottimo e, accompagnato da una telecronaca (in inglese, così come tutto il testo a schermo) di buona fattura, contribuisce a creare un’atmosfera più che convincente.

NHL 22 E LA VITA DI UNO SPORTIVO VIRTUALE

Ormai è così dappertutto. Ormai è così per qualunque disciplina. Che si voglia prendere a calci un pallone, tirarlo verso un canestro, lanciarsi per tentare un placcaggio oppure saltare per evitare un fuoricampo, le varianti in cui cimentarsi a livello virtuale sono piuttosto numerose. Si può fare davvero di tutto, seguendo schemi consolidati anno dopo anno. Si potrebbe quasi affermare che, per gli sport a squadre, esiste un disciplinare condiviso da tutte le software house che propone un set composto da carriera, gestione di una franchigia e modalità “a figurine”, a cui sommare tutta una serie di extra che abbracciano sia il multiplayer che il gioco in singolo. Non sono quindi rimasto stupito quando, esaminata per la prima volta schermata delle opzioni di NHL 22, mi sono trovato di fronte proprio quanto appena elencato, senza particolari novità e soluzioni innovative.

NHL 22 Recensione

Come risolvere le discussioni su una pista da hockey? Semplice, si lasciano i bastoni, si mollano in guantoni e si passa alle mani…

Poco o nulla di originale, ma tanti contenuti in grado di tenere occupati per un lungo periodo di tempo

Poco o nulla di originale quindi, ma tanti contenuti in grado di tenere occupati per un lungo periodo di tempo. Con un particolare plauso alla carriera Be a Pro, meglio strutturata e più convincente rispetto a quanto accade in altri titoli del genere, e a World of Chel, il “mondo multigiocatore” che permette di creare dal nulla il proprio giocatore e di competere in compagnia di amici. Piacevole anche Ultimate Team, con la solita premessa. Chi vuole competere deve mettere in conto di investire denaro reale per potenziare la squadra. Chi si vuole invece limitare a divertirsi senza troppo impegno può farlo “sbustando” solamente i pacchetti omaggio/premio, consapevole però del fatto che difficilmente riuscirà a raggiungere le divisioni più elevate e a sfidare alla pari i “pesi massimi” presenti al top delle varie classifiche.

In Breve: NHL 22 non stravolge una struttura ormai consolidata da anni. Il Frostbite engine porta una ventata d’aria fresca a livello tecnico, ma pad alla mano l’esperienza di gioco non si discosta in maniera clamorosa da quanto visto in passato. Il risultato finale è un titolo nel complesso divertente e ricco di opzioni, che però avrebbe bisogno di un aggiornamento nelle meccaniche per riuscire a fare un ulteriore passo in avanti.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Ho provato HNL 22 su PlayStation 5, affrontando un numero sostanzioso di partite sia online che offline. A parte qualche glitch grafico, non ho riscontrato particolari problemi e bug.

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Pro

  • Struttura di gioco piuttosto divertente / Qualche passo in avanti nel comparto grafico / Tante modalità di gioco.

Contro

  • Intelligenza artificiale da rivedere / Abbastanza simile alla passata edizione.
7.9

Buono

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