La seconda volta di Nioh coincide con la duplice natura del nuovo protagonista, chiamato a sostituire l’amato William al termine di una lunga epopea. Saprà farsi onore.
Sviluppatore/Publisher: Team Ninja / Koei Tecmo Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Testi (audio in inglese) Multiplayer: Online PEGI: + 18 Disponibile su: PlayStation 4
Nioh 2 racconta una storia nuova, ambientata molti anni prima dell’arrivo in Giappone del timoniere di Miura, rispecchiando la volontà di narrare una vicenda inedita da parte del director di Team Ninja Yosuke Hayashi.
Il nuovo protagonista è inizialmente un mercenario della provincia di Mino, figlio di un umano e uno yokai; nel momento in cui i suoi poteri latenti lo porteranno sul baratro della follia, verrà placato da un mercante di pietre dello spirito chiamato Tokichiro e, assieme, i due intraprenderanno un viaggio destinato a romanzare la figura del leggendario Toyotomi Hideyoshi, ponendo fine a un’era Sengoku caratterizzata da sangue e demoni. Figo, no?
DUE ANIME
Hayashi desiderava donare ai giocatori un alter ego in cui si sarebbero potuti identificare, e tanto è stato: il nuovo protagonista può essere creato attraverso uno dei più completi e maniacali editor che abbia mai visto, rimanendo tuttavia muto come un pesce per l’intera vicenda. Un’idea a mio parere non del tutto azzeccata sotto il profilo della narrazione, orfana di un elemento determinante come la rivalità tra due forti personaggi come Anjin e Edward Kelley, capace di mantenere alto l’interesse fino ai titoli di coda. La nuova avventura si rivela quindi un po’ meno interessante, destinata principalmente ai cultori della storia giapponese capaci di apprezzare i momenti in cui fatti realmente accaduti si incastrano con il fantastico, a partire ovviamente dagli yokai.
Un mondo in cui il nuovo eroe si trova a suo agio grazie al nefasto lignaggio che gli permettere di combattere il fuoco col fuoco, abbracciando all’occorrenza una forma demoniaca per un breve periodo di tempo. Una meccanica che manda in pensione l’Arma Vivente vista nel precedente capitolo, aggiungendo un apprezzabilissimo livello di complessità scandito dall’utilizzo di un nuovo indicatore chiamato Anima, che si riempie combattendo e regola l’uso dei poteri ultraterreni.
La narrazione è meno intrigante rispetto al primo capitolo, ma a parte questo abbiamo di fronte un eccellente more of the same corredato da importanti novità
Ci sono decine di anime pronte a elargire attacchi e abilità passive e, andando avanti, sarà concessa la scelta di un secondo Spirito Guardiano, permettendo dunque di portare in battaglia fino a quattro anime yokai da alternare a piacere, espandendo esponenzialmente le possibilità offensive.
Continua nella prossima pagina…
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