C’erano una volta un burattino e una manodoperista che aspiravano ad un radioso futuro, da attore teatrale il primo, da sarta reale la seconda. Purtroppo la lucida follia del Re, obnubilato da una triste perdita, li ha relegati negli oscuri meandri del Sottopalco, dai quali dovranno risalire per salvare la propria vita e il regno. Benvenuti nel magico mondo di Once Upon A Puppet.
Sviluppatore / Publisher: Flatter Than Earth / Daedalic Entertainment Prezzo: 29,99 Euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games), Xbox Series X-S, PS5 Data Di Lancio: 23 Aprile 2025
È impossibile non rimanere affascinati da Once Upon A Puppet. La sua peculiare cifra artistica è pressoché perfetta per un’avventura ambientata nel magico mondo del teatro, così come il genere che ricorda il mai troppo lodato Puppeteer, qui miscelato con atmosfere vagamente horror che riportano alla mente titoli di successo come Little Nightmares, Limbo e Inside. Un mix non particolarmente originale ma dalle potenzialità esplosive, che vede – è proprio il caso di dirlo – al centro della scena Drev, un’ingenua marionetta di legno che ricorda terribilmente il nostro Pinocchio e la manodoperista Nieve, un’elegante mano fluttuante abile nel cucito e dal curriculum quasi impeccabile.
I due si ritrovano con i fili intrecciati dopo essere stati esiliati nelle profondità oscure del Sottopalco dall’ira funesta del Re, reso folle dalla perdita del proprio erede. Questa collaborazione forzata diventerà con il procedere del gioco affetto, poi amicizia e sfocerà infine in qualcosa di ancora più profondo (ma niente bizzarre storie romantiche, tranquilli). La storia di Once Upon A Puppet è in effetti più intensa e sfaccettata di quello che ci si potrebbe aspettare e il cast che la mette in scena ha un carisma davvero invidiabile. I più attenti di voi ritroveranno vaghi sentori di Studio Ghibli in alcune sfumature narrative e questo non fa che accrescere il carisma di questa produzione che ha richiesto ben otto anni di lavoro per essere portata a compimento. Non senza alcuni problemi, come vedremo a breve.
LA MAGIA DEL TEATRO
Il risultato di tanta fatica è un’avventura ad enigmi dall’atmosfera davvero unica, contraddistinto da un continuo alternarsi di fasi platform e puzzle ambientali abbastanza originali, che richiedono il contributo attivo dei due protagonisti. Questo elemento del gioco avrebbe potuto essere sviluppato in modo più convincente visto che soprattutto nella prima metà del gioco va poco oltre i canonici “sposta la cassa e aggrappati alla liana”, ma nonostante l’abbrivio privo di mordente funziona abbastanza bene. Qualche problema nasce fin dall’inizio a causa della eccessiva oscurità di alcuni livelli, che in certi frangenti nascondono fin troppo bene gli elementi con cui si deve interagire ma credeteci, questo è niente in confronto ai disastri che vi stiamo per raccontare.

I costumi che sbloccherete con il progredire del gioco torneranno utili solo nelle situazioni previste dalla storia, potevano essere sfruttati in modo più creativo.
L’elemento teatrale che permea ogni minuto del gioco aggiunge un quid in più, sfruttato bene soprattutto a livello narrativo con nuovi costumi che vengono progressivamente sbloccati in accordo con il progredire della storia e le abilità guadagnate dal dinamico duo: doppio salto, una sorta di fionda per superare i gap più importanti, un arco per attivare meccanismi, un piccone per scalare pareti ripide e scivolose, etc.. Le nuove meccaniche introdotte di volta in volta purtroppo non ampliano più di tanto l’eccessiva linearità dell’avventura. Avremmo tanto voluto esplorare più a lungo e in largo gli affascinati set teatrali di Once Upon A Puppet ma così non è stato e anche i segreti da scoprire si limitano ad una manciata di collezionabili. Stesso discorso per i costumi appena citati, elemento fondamentale in una messa in scena di stampo teatrale, che avrebbero potuto dare vita a risvolti di gameplay molto più interessanti e che invece si limitano a fare il proprio compitino nelle immediate vicinanze del luogo in cui vengono sbloccati.
BUONA LA PRIMA? NON PROPRIO!
Purtroppo tanta magnificenza estetica, mood accattivante e le buone idee di gameplay sono in buona parte naufragate nei tanti problemi che abbiamo riscontrato durante la prova. Once Upon a Puppet è purtroppo infestato da una generosa quantità di bug e glitch che ci hanno reso difficile e faticoso arrivare al suo epilogo, giunto dopo una mezza dozzina di ore abbondante.

Nascosti nei livelli troverete oggetti di scena perduti e pezzi di vetrate colorate da ricostruire per conoscere dettagli della trama e sbloccare qualche trofeo.
La difficoltà del gioco non c’entra nulla però, anzi a dirla tutta è abbastanza abbordabile anche per i neofiti del genere, ma la quantità di ostacoli imprevisti che abbiamo incontrato sul nostro cammino ci hanno spesso costretto a ripetere interi livelli e in un’occasione a ricaricare la partita. Un esempio su tutti merita di essere citato per far capire la situazione: poco prima di metà gioco dovevamo recuperare dei rocchetti speciali per tessere un costume; uno di questi non è apparso nel luogo dove avrebbe dovuto essere e abbiamo deciso di proseguire per tornare successivamente a recuperarlo, una volta fatto siamo tornati dall’NPC che ci aveva assegnato la missione per vederlo sdoppiato e immobile al centro della scena.
Once Upon a Puppet è infestato da numerosi bug, che anche a svariati giorni dal lancio non hanno ricevuto l’aggiornamento sperato
Nessuna interazione e nessuna possibilità di proseguire, ricaricare il checkpoint più recente non è servito e abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo. La lista di problemi prosegue con oggetti che scompaiono nel nulla, piattaforme “bucate”, Nieve che improvvisamente decide di nascondersi sotto i livelli e non collaborare più con Drev… il tutto condito da alcuni vistosi cali di frame rate francamente inspiegabili visto il ritmo piuttosto blando del gioco. Abbiamo atteso qualche giorno in più prima di pubblicare la recensione, sperando nell’ormai quasi canonica patch post-lancio, che purtroppo non è arrivata. Ci auguriamo che si faccia vedere nei prossimi giorni per mettere qualche pezza ai problemi di un gioco che una volta aggiustato merita di avere il suo posto sotto i riflettori.
In Breve: Un platform ad enigmi con una forte personalità, ottimo cast e una storia intrigante. In termini di gameplay le idee non mancano ma le potenzialità del gioco vengono quasi totalmente distrutte da una notevole quantità di bug e glitch che “sporcano” l’esperienza di gioco rendendola molto più complicata e meno piacevole di quello che avrebbe dovuto.
Piattaforma Di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Quanto di buono abbiamo visto e provato in Once Upon a Puppet viene quasi totalmente rovinato da una immane quantità di bug, che affliggono in modo più o meno pesante ogni minuto del gioco. Oggetti che spariscono, piattaforme “bucate”, missioni che falliscono senza motivo, personaggi che si sdoppiano e rimangono immobili… l’elenco potrebbe proseguire ancora a lungo e lascia la sensazione che il gioco non sia stato minimamente testato prima dell’uscita. Ci auguriamo che questi problemi vengano corretti nell’immediato futuro perché il gioco merita attenzione.