Paper Mario: Il Portale Millenario – Recensione

Switch

Paper Mario: Il Portale Millenario fa un salto di 20 anni dall’era GameCube e si ripropone su Switch come scintillante remake, tirato a lucido sotto il profilo estetico e sonoro, leggermente aggiornato in termini di gameplay ma costretto a scendere a qualche compromesso. Rimane comunque uno dei giochi migliori della serie, da giocare senza “se” e senza “ma”. Tutti i dettagli in cronaca.

Sviluppatore / Publisher: Nintendo/Intelligent Systems –   Nintendo Prezzo: 59,99 Euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: +7 Disponibile su: Nintendo Switch Data d’uscita: Già disponibile

Il nostro codice review di Paper Mario: Il Portale Millenario era rimasto incastrato nel tubo che porta dagli uffici Nintendo alla nostra redazione. Una volta sbloccato il condotto anche noi abbiamo potuto salpare alla volta di Fannullopoli per aiutare Mario nella “nuova” ricerca delle sette Gemme Stella. Se avete già giocato l’edizione GameCube (che si porta sulle spalle ben, sigh… 20 anni) e avete una buona memoria già sapete di cosa si tratta ma fate finta di niente e ricominciate tutto da capo perché anche dopo tutto questo tempo ne vale davvero la pena.

La storia di questo Paper Mario, il secondo in ordine cronologico dopo quello per N64, è un po’ diversa dal solito. Peach non è stata rapita da Bowser ma è partita alla ricerca di un mitico portale e ha chiesto a Mario di raggiungerla.

Paper Mario: Il Portale Millenario è perfettamente giocabile anche a 30 fps e rimane ancora oggi uno dei picchi più alti di questa geniale saga

Arrivato alla sua prima destinazione, un covo di perditempo e tipi loschi, il baffuto idraulico perde le tracce della sua coronata amica ma la sua innata capacità di cacciarsi nei guai gli fa incrociare gli stivali con una banda di malviventi, anche loro alla ricerca del tesoro… un potenziale pericolo per Peach. Insieme ad una coraggiosa studentessa di archeologia, Goombella, inizia un viaggio il cui percorso incrocerà uno dei cast più variopinti e azzeccati dell’intera storia del franchise.

RPG + PLATFORM + METROIDVANIA

Il mondo di Paper Mario: Il Portale Millenario è pieno di insidie e segreti, ma non riuscirete mai a raggiungerli tutti da soli. Avrete bisogno delle peculiari abilità portate in dote dai numerosi compagni di viaggio che affiancheranno Mario nell’avventura. Goombella è una preziosa fonte di informazioni e all’occorrenza può usare la sua testa dura a mo’ di ariete. Il timido e impacciato Koopaldo si ritira nel suo guscio se minacciato, ma può attivare interruttori lontani e sbaragliare intere file di nemici. C’è poi MiniYoshi, versione punk del noto dinosauro verde che come il suo lontano parente può svolazzare in lungo e in largo. Imparerete a conoscerli e sfruttarli al meglio per esplorare le sette zone principali del gioco, ma sappiate fin da ora che se avete intenzione di completare al 100% questo Paper Mario vi attende una generosa dose di backtraking.

Mario apprenderà le sue Cart-abilità sotto forma di maledizioni in divertenti siparietti con protagonisti dei buffi scrigni parlanti.

Fortunatamente non esistono scontri casuali, tutti i nemici saranno visibili sul campo e potrete anche anticiparne l’incontro colpendoli per guadagnare un vantaggio negli scontri. Questi inizieranno dopo una breve transizione che trasporterà Mario e soci dentro un teatrino con tanto di pubblico, che gioca un ruolo importante nell’economia degli scontri. Fate divertire gli spettatori e verrete ricompensati con energia per ricaricare le mosse speciali e qualche utile oggetto.

Se sia giusto o meno affidare ad un remake il canto del cigno di Nintendo Switch non è questione che ci riguarda, giocatelo senza farvi troppe domande e non ve ne pentirete

Le battaglie si svolgono a turni e se avete dimestichezza con i vari Paper Mario usciti in questi anni non faticherete a ricordarvi tutto. Mario è l’unico personaggio che deve rimanere presente sulla scena e può disporre dei suoi fidi salti, di possenti martelli e di qualche tecnica extra che imparerà con l’avanzare del suo livello di esperienza. Chi lo affiancherà sul proscenio sarete voi a deciderlo in base alle diverse caratteristiche di ogni “sidekick”. L’importante è imparare i punti deboli dei nemici e sfruttarli a loro svantaggio.

SOTTILE COME UN FOGLIO, IL NOSTRO PAPER MARIO

Lo svolgimento degli scontri non cambia più di tanto nel corso del gioco, ma con il procedere della storia entreranno in gioco numerose variabili in grado di renderli sempre freschi e divertenti. Ci sono le tessere, ad esempio, oggetti che una volta equipaggiati forniscono vantaggi contro determinati tipi di nemici o sbloccano mosse particolarmente potenti. Le più rare sono ben nascoste nel mondo di Paper Mario quindi tenete gli occhi aperti e soprattutto sfruttate al meglio le “Paper-abilità” di Mario.

Durante i combattimenti tenete d’occhio i Punti Vita ma anche i Punti Fiore, utili a scatenare le mosse speciali, che possono essere ricaricati con il favore del pubblico.

Una di queste vi permetterà di prendere la forma di un aeroplanino di carta e di spiccare il volo da determinate piattaforme, un’altra vi trasformerà in un foglio sottile come un capello, cosa che vi permetterà di infilarvi in pertugi particolarmente angusti. Rispetto ad alcuni dei capitoli usciti successivamente a questo, la meccanica delle trasformazioni è meno sviluppata e chi ha giocato i titoli più recenti potrà trovare qualche fase di gioco un po’ troppo superficiale, ma vi ricordiamo sempre che stiamo parlando di un titolo che si porta dietro quattro lustri. Rispetto ad allora però si notano con piacere alcune animazioni inedite e un’accentuata presenza di effetti e dettagli assenti nell’originale.

NE VALE (ANCORA) LA PENA?

La domanda è più che lecita visto che stiamo parlando di un gioco venduto a prezzo pieno che oscilla tra remastered e remake. La questione che ha tenuto banco negli ultimi giorni riguarda il frame rate, abbassato a 30 dai 60 dell’originale versione GameCube. Perché è stata fatta questa scelta? Si nota così tanto da arrivare a compromettere l’esperienza di gioco Una spiegazione plausibile alla prima domanda arriva da un game designer di Platinum Games, che in una recente intervista ha confessato di aver provato a far girare il loro Bayonetta Origins su Switch a 60 fps senza riuscirci. La scelta di scendere a 30 in quel caso è stata fatta per mantenere una buona qualità visiva, cosa impossibile con un frame-rate più alto. Probabilmente la motivazione è stata la stessa anche per Paper Mario, ma quanto questo va ad influire sul gioco stesso?

Mentre ve ne andate in giro provate a martellare qualsiasi cosa o a saltare in “punti sospetti”, il mondo di Paper Mario nasconde una miriade di segreti.

Sicuramente quando viene giocato in modalità “docked” lo scorrimento degli scenari in alcune fasi manifesta qualche scatto mentre è impercettibile nelle fasi di combattimento. Giocando in portabilità invece la differenza è invisibile. Paper Mario: Il Portale Millenario è quindi perfettamente giocabile anche con questo piccolo difetto e rimane ancora oggi uno dei picchi più alti di questa geniale saga, un titolo ancora estremamente divertente e ricco di trovate, che vecchi fan e nuovi adepti non possono e non devono lasciarsi sfuggire per alcun motivo.

In Breve: Al netto della questione “30 fps” che tuttavia non pregiudica in alcun modo la qualità generale dell’esperienza, Paper Mario: Il Portale Millenario è, oggi come ieri, un titolo estremamente godibile, divertente, perfettamente calibrato e imperdibile per vecchi e nuovi fan. Se sia giusto o meno affidare ad un remake il canto del cigno di Nintendo Switch non è questione che ci riguarda, giocatelo senza farvi troppe domande e non ve ne pentirete.

Piattaforma di Gioco: Nintendo Switch
Com’è, come gira: A questo punto sarete saturi di polemiche riguardanti “l’affare 30 fps” di Paper Mario. Sì, il frame-rate del gioco è stato dimezzato rispetto all’edizione GameCube, ma la differenza si nota solo nelle fasi di esplorazione e in qualche combattimento, e SOLO quando si gioca in modalità docked. Tutto il resto è stato migliorato non poco e francamente ci sta bene così.

 

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Pro

  • Anche a distanza di 20 anni è divertentissimo. / Buon lavoro di restauro estetico e sonoro. / Qualche piccolo ma gradito aggiustamento al gameplay.

Contro

  • Trovare tutti i segreti richiede parecchio backtracking Gli fps sono scesi a 30. / Si vede? Sì. Pregiudica l'esperienza? No.
8.8

Più che buono

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