Partisans 1941 – Recensione

PC

Partigiani, ma non francesi o italiani come siamo abituati a pensarli. Partisans 1941 sposta l’attenzione sul fronte orientale con una mossa azzardata. Sarà anche vincente?

Sviluppatore / Publisher: Alter Games / Daedalic Entertainment Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam)

Con l’uscita di Desperados 3 qualche mese fa, il nostro Daniele Dolce rinnovava la speranza che il genere dei tattici in tempo reale tornasse in auge, magari senza che i tedeschi di Mimimi Games ne detenessero il monopolio.

Ecco allora entrare nella mischia Alter Games, che con il suo Partisans 1941 cerca di imprimere una propria impronta a questo tipo di giochi.

ARMATA BRANCALEONE

Il titolo edito da Daedalic Entertainment è ambientato durante l’invasione tedesca della Russia nel corso della seconda guerra mondiale, e ci mette al comando di un distaccamento di partigiani sovietici che compie azioni di disturbo per rallentare l’avanzata dell’esercito del Terzo Reich. Alla guida del gruppo troviamo il Comandante Zorin: in seguito a una rocambolesca fuga da un campo di prigionia e relativa morte certa per fucilazione, il nostro riesce a mettere insieme un numero via via maggiore di combattenti per raggiungere la liberazione della madre patria dall’occupazione nemica.

partisans 1941 recensione

Quel paio di soldati con ufficiale non hanno scampo: presto assaggeranno la furibonda vendetta di una pila di tronchi!

L’ambientazione punta un inusuale riflettore sulle vicende di un movimento di Resistenza russo che si oppone all’invasione del Terzo Reich

L’ambientazione mi ha incuriosito per via dell’inusuale riflettore puntato sulle vicende di un movimento di Resistenza sul fronte orientale, ed è stato interessante ritrovare elementi di comunanza con episodi che hanno avuto luogo in valli o montagne ben più vicine a noi. A quanto pare i soldati della Germania di Hitler non riservavano rappresaglie e fucilazioni di civili a noi Italiani. Il cast di personaggi al nostro comando varia in maniera piuttosto considerevole, passando dal giovane ragazzo pieno di ideali al ladro di polli con motivi di vendetta personale, passando per un vecchio lupo solitario che, viste le circostanze, ha deciso che fosse il caso di passare dalla caccia alla volpe alla caccia al nazista. L’approfondimento dei personaggi è demandato ai dialoghi che introducono ciascuna missione, mentre mancano scambi di battute durante lo svolgimento dell’azione (come succedeva in diversi Mass Effect, per capirci), né è possibile intavolare quattro chiacchierare una volta ritornati alla base. Con tale struttura narrativa a fare da fondamenta, quando si arriva alla fine della campagna avremo scoperto ben poco in più di quanto già conoscevamo dei nostri compagni fin dal primo incontro.

partisans 1941 recensione

Le missioni notturne lasciano maggiore spazio di manovra fin tanto che finiamo sotto qualche fascio di luce.

Ho menzionato la presenza di un quartier generale, che fa da elemento distintivo di Partisans 1941: qui ci raggruppiamo dopo ciascuna sortita e dobbiamo gestire le risorse di cibo e materiali a nostra disposizione. A tale scopo è possibile mandare i nostri uomini (e donne) a raccogliere legna, pescare o magari costruire un pollaio; col passare della campagna la base si amplierà e permetterà di ottenere benefici utili in vista di nuove missioni, per esempio costruendo granate fatte in casa o migliorando le caratteristiche delle nostre armi, sempre che siano disponibili i materiali necessari. Nel complesso si tratta di una sorta di mini-gioco gestionale apprezzabile più che altro come intermezzo, visto che la sua semplice struttura non trasmette quanto doveva in effetti essere difficile una situazione di quel tipo, con razioni contate e in continua fuga da un’enorme macchina da guerra. Mai mi ha fatto provare l’ansia che mi accompagna fedele in ogni momento quando gioco a This War of Mine.

STURMTRUPPEN

Dopo aver visto varie componenti ludiche ancillari, passiamo alla portata principale: le missioni. Dal primo istante, chiunque abbia mai giocato a un Desperados o simili saprà come muoversi: visuale isometrica, vegetazione dove nascondersi e trascinare i cadaveri che seminiamo per strada, coni della vista dei nemici da evitare accuratamente e abilità speciali dei nostri eroi. L’azione si svolge in tempo reale, con una “pausa” tattica in cui in realtà il tempo scorre al rallentatore in modo da permetterci di coordinare le azioni della squadra senza affanno. Davvero comoda.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Ambientazione insolita / Buoni spunti sulle meccaniche di gioco.

Contro

  • Alcune abilità rompono il bilanciamento / Le armi da fuoco si usano troppo poco / Parte gestionale all’acqua di rose.
7.1

Buono

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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