Raiden III x MIKADO MANIAX – Recensione

PC PS4 PS5 Switch Xbox One Xbox Series X

Se il tempo fosse un gambero, allora eccoci andare a ritroso e trovarci tra le mani Raiden III x MIKADO MANIAX, una riedizione del Raiden III uscito nel 2005 rivisto e ottimizzato per i sempre più duri tempi moderni.

Sviluppatore / Publisher: MOSS / NIS America Prezzo: € 40,00 Localizzazione: Assente Multiplayer: Co-op locale PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Series X|S, Switch Data di uscita: 6 giugno

Queste particolari riedizioni sono estremamente piacevoli, in particolare per la grande accessibilità e le nuove possibilità di fruizione dell’opera che regalano ad ogni tipo di utente.

Se ogni tanto è bene parlare della conservazione e preservazione dei vecchi videogiochi, i quali vivono nell’ombra non tanto della bolla del dimenticatoio bensì dell’impossibilità di poter essere giocati (o emulati) su macchine sempre più potenti, altrettanto bene si inseriscono nel panorama operazioni di questo calibro che celebrano un fattore nostalgia senza filtri, con un concerto di gusto e di suoni estremamente gradevole e funzionale.

RAIDEN III X MIKADO MANIAX, PER I COLLEZIONISTI

Il franchise di Raiden è sempre stato libero da troppi tecnicismi o virate estremamente “complicate” nel genere degli sparatutto a scorrimento verticale, per restituire un’esperienza di gioco viscerale, ma anche diretta, di quelle che ti esplodono in faccia o sul televisore, colorate da proiettili, raggi laser, enormi nemici mecha ed esplosioni, mentre ci attaccano con un raggio di azione che spesso non ci lascerà neanche un singolo centimetro per ripararci.

Raiden III x MIKADO MANIAX punta sulla formula aggressiva e accessibile che caratterizza il franchise

Raiden III x MIKADO MANIAX prosegue questa formula aggressiva, ma anche estremamente accessibile. Abituatevi a perdere tantissime volte giacché, al netto della natura bullet hell che si manifesterà nei cieli di Raiden III, mentre alcuni avversari sono delle vere e proprie spugne, a noi basterà subire un singolo colpo per vedere la nostra navicella distrutta e i potenziamenti girovagare per lo schermo.

Raiden III x MIKADO MANIAX

Nonostante gli anni, i poligoni sono sempre ben ripuliti e ottimizzati, specialmente quelli dei boss.

Dalle opzioni possiamo liberamente decidere quanti “gettoni” avere a disposizione e dunque bypassare la classica schermata dove ci viene chiesto se continuare a no entro i soliti nove secondi. Altro gettone, altro giro, punteggio ahimè resettato e si ricomincia la corsa attraverso sette livelli difficili ma non imbattibili.

QUESTIONE DI MEMORIA

Cambia il titolo davanti al nome Raiden, ma la sostanza rimane immutata: il miglior aiuto possibile è il nostro cervello, relativi stimoli di apprendimento e velocità di esecuzione. Anche la memoria ha la sua percentuale di importanza, infatti memorizzare da dove uscirà quello o l’altro nemico è utile per posizionarsi strategicamente nei posti migliori dell’area di gioco.

Cambia il titolo davanti al nome Raiden, ma la sostanza rimane immutata: bisogna fare funzionare il cervello

Va anche detto che ottenere il perfect score è un’impresa titanica, non impossibile, ma dopo una paio di morti definitive per estrema frustrazione, non vergognatevi se arriverete allo scontro con il boss di fine livello spammando senza sosta le classiche bombe utili a ripulire la torma di nemici che vi si para davanti. Soluzione popolare, magari non proprio elegante ma sempre utilissima.

I proiettili a ventaglio sono la mia potenza offensiva preferita, non posso farci nulla.

Ultimi, ma non meno importanti, tutti i diretti power up che vanno ad ampliare e potenziare la nostra forza offensiva. Che siano raggi laser, sventagliate di proiettili o missili statici/a ricerca, poco cambia. Lo stile di gioco è preciso per ognuno di noi e la scelta, pur non essendo vasta, consente di approcciarsi a una “tattica” di fuoco più congeniale al nostro modo di giocare. Personalmente sono un amante della pioggia di proiettili che riempie tutto l’intera area di gioco. Sicuramente sono meno potenti di un raggio laser a potenza curvata, uno di quei colpi che quasi possiamo rimanere fermi immobili ad ammirare il raggio di energia snodarsi e colpire tutti i nemici presenti, tuttavia quando davanti alla nostra navicella si apre quel godereccio ventaglio di proiettili che a momenti impedisce a ogni nemico di avvicinarsi, disintegrandolo appena entra nel nostro raggio d’azione, ecco quelle sono sensazioni di estremo potere che ti fanno davvero credere di essere diventato – potenzialmente – una macchina da guerra immortale.

COSE NUOVE, COSE MUSICALI

Esattamente come in Raiden IV, anche in questo terzo capitolo la novità è un arrangiamento musicale rivisto, con tanto di piccoli avatar raffiguranti i nuovi compositori che si divertono ad armeggiare tra gli strumenti, che potremo ben sbloccare e vedere di livello in livello. Se poi arrivati alla fine del gioco non ne siamo ancora sazi, possiamo sempre ripetere un determinato stage, cercando il perfect score o imbastendo qualche sfida con noi stessi, o anche dedicarsi soltanto allo scontro diretto con i boss di ogni livello.

Esattamente come in Raiden IV, anche in questo terzo capitolo la novità è un arrangiamento musicale rivisto

Insomma, stiamo parlando di un progetto che è rimasto immutato dal 2005 ad oggi, sicché l’unica cosa che può emergere è la solidità di un’opera consapevole dei propri limiti, che non vuole snaturare l’originale e cerca di rilanciare il franchise, evidentemente senza prendersi la briga di evolverlo ma assumendosi la responsabilità di preservarlo e dare la possibilità a chi li ha giocati ieri e a chi vuole divertirsi ancora oggi, di giocare titoli di questo calibro anche a distanza di anni.

In Breve: Una riedizione di Raiden III fedele, colorata e ben confezionata, capace di regalare ancora diverse ore di gioco grazie a uno stile arcade semplice, feroce e ed estremamente punitivo. Nessuna vera novità tolta la colonna sonora rivista e riarrangiata per l’occasione. Forse il costo eccessivo non giustifica l’acquisto per un giocatore casuale, ma per tutti gli appassionati del franchise o del genere è un pezzo importante.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Niente da segnalare sull’ammiraglia Sony, non c’è motivo di indugio riguardo prestazioni ed effetti visivi.

 

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Pro

  • Nuova colonna sonora riarrangiata / Estremamente divertente e longevo

Contro

  • 40 Euro per un singolo gioco con quasi 20 anni sul groppone sono tanti / Poche vere novità
7.7

Buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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