Corsair torna alla carica con un nuovo mouse per giocatori dalle caratteristiche eccellenti. A un anno di distanza dalla presentazione del suo Ironclaw, tocca al nuovo Dark Core Pro il compito di stupirci nuovamente. Pur essendo dotato di una forma anatomica nel solco della tradizione, con impugnatura orientata per la mano destra, questo dispositivo è dotato di linee armoniose, spigoli smussati e un aspetto esteriore “a scaglie” capace di renderlo nel contempo classico e moderno, più lineare e arrotondato rispetto all’Ironclaw ma ugualmente comodo da usare. Proprio come il suo illustre predecessore, può essere usato in tre modi diversi: tramite un ricevitore wifi abbinato a 2,4 GHz, tramite Bluetooth, oppure collegandolo via cavo a una porta USB, opzione che permette anche di ricaricarlo durante l’uso.
COMODO DA USARE
Il corpo bombato è adatto al palmo della mano destra e si lascia impugnare con facilità, dando appoggio a tutte le dita e permettendo al pollice di spostarsi facilmente sul quarto e quinto pulsante, destinati a variare l’accuratezza del sensore. Quest’ultimo è un PWM3392 prodotto da Pixart, in grado di operare da un minimo di 100 a un massimo di 18.000 (diciottomila) punti per pollice, con passo 1, con un consumo di energia elettrica estremamente ridotto.
Se, per qualunque motivo, vi servisse una sensibilità particolare come 666 DPI, con questo sensore potete impostarla. Ci sono alcune migliorie evolutive rispetto ai modelli dell’anno scorso: per cominciare, la velocità massima di polling del segnale USB è raddoppiato, passando da 1 a 2 Khz. Il nuovo sensore, inoltre, ha una sensibilità tale da registrare movimenti ampi fino a 450 pollici al secondo, con accelerazione pari a 50 G. Sarebbe quindi in grado – teoricamente – di trasmettere al computer un percorso istantaneo di oltre 11 metri con assoluta precisione, se solo esistesse una risoluzione dello schermo tanto grande da “coprire” una simile superficie.A scopo di testing ci siamo divertiti a posizionare il puntatore in un angolo dello schermo e il mouse in un angolo della scrivania, a lanciarlo a tutta birra verso l’angolo opposto e, poi, a farlo tornare nuovamente in posizione: il puntatore è rientrato al suo angolo di partenza e l’esito di questo test empirico, benché molto lontano dal rigore scientifico, si è rivelato comunque stucchevole.
TRIPLA CONNESSIONE
Sul fondo del mouse c’è un selettore che permette di scegliere la natura del collegamento al PC: come mouse cablato (in posizione ‘off’), wi-fi da 2,4 GHz ad elevate prestazioni o Bluetooth 4.2. Ognuna di queste scelte porta con sé vantaggi e svantaggi, ma il solo fatto di poter scegliere è una riprova della considerevole versatilità di questo dispositivo.
Quando lavora con il cavo, il Dark Core Pro ricarica la propria batteria, non richiede la presenza del ricevitore wi-fi e non risente di possibili disturbi in radiofrequenza, dando naturalmente il meglio di sé. Il cavo è calzato, lungo quasi 2 metri e aderente allo standard Type-C. Lascia moltissima libertà di movimento e può essere usato anche per altri scopi. Spostando il selettore sulla posizione “2,4 GHz”, invece, possiamo staccare il cavo e collegare l’apposito ricevitore a una porta USB 2.0 (o superiore). Il piccolo dongle a bottone comunica con il mouse ad altissima frequenza, con latenze inferiori a 1 ms e mantiene lo stesso livello di prestazioni del cavo.
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