HP Omen 30L: un PC fuori parametro? – Recensione

Non ci capita spesso di allungare il titolo di una recensione hardware, aggiungendo al nome del prodotto una breve epigrafe, ma nel caso dell’Omen 30L di HP abbiamo ottimi motivi per farlo.

HP Omen 30L Recensione

Prima di tutto, una considerazione inutile da vecchio nostalgico: chi scrive, come sapete, ha iniziato a giocare coi computer tanto tempo fa e, senz’ombra di dubbio, il sistema a cui si è più affezionato fu il Commodore 64, chiamato così perché era dotato di 64 KB – kilobyte – di memoria RAM. Il PC di cui mi appresto a parlare, invece, è arrivato in redazione con 64 GB – gigabyte – di memoria volatile, un quantitativo equivalente a un milione di volte quello dello storico “biscottone”. Si potrà anche argomentare che siano passati quasi 40 anni, tra il C64 e l’Omen 30L, ma la medesima caratteristica tecnica moltiplicata per un milione (non cento, non mille e neanche diecimila volte) è sempre sbalorditiva e dà un’idea precisa dell’evoluzione che c’è stata. Questo, indipendentemente dal fatto che ormai non si tratta neanche più di una mosca bianca e, nella mia ‘vita reale’, ho a che fare quotidianamente con macchine dotate di mezzo tera di RAM. Quelli però sono server che solo le aziende con la A maiuscola possono permettersi. Qui invece parliamo di un prodotto destinato al pubblico consumer, o quanto meno alla sua élite più facoltosa. Un PC destinato a finire in una cameretta o in uno studio, finalizzato allo svago, ma dotato di caratteristiche estremamente potenti.

NON IL PINNACOLO

Il primo assaggio ha un sapore agrodolce: la CPU utilizzata sulla piattaforma di test era un Core i9 10900K, figlia della penultima generazione di processori Intel e quindi ferma alla versione 3.0 del protocollo PCI Express. I suoi 10 core con HyperThreading permettono di eseguire fino a 20 processi alla volta e di superare i 5 GHz di velocità, garantendo tutta la potenza di calcolo necessaria a svolgere qualsiasi tipo di attività “tipica” dell’utenza domestica e risultando addirittura sovradimensionati per un PC da gioco.

HP Omen 30L Recensione

Ma dato che questo è un sistema molto costoso – ci aspettiamo che una configurazione del genere possa superare i 4000 euro dal negoziante – è piuttosto improbabile che verrà usato solo a questo scopo e, nel caso, non c’è davvero attività che possa impensierirlo. Tuttavia, è molto difficile che a casa vostra arriverà con questa CPU: sull’e-shop di HP questo modello risulta out of stock e il tool di configurazione consente solo di scegliere processori di undicesima generazione, dotati di meno core ma di fatto più veloci. Stiamo provando un PC impossibile da comprare, quindi? Sì e no. La configurazione con cui uscirete dal negozio probabilmente sarà un po’ diversa, ma il tipo di prestazioni che vi potete attendere, se opterete per un Core i9 e una scheda video GeForce simile, è sostanzialmente lo stesso, anzi, potrebbe addirittura migliorare.

Continua nella prossima pagina…

Articolo precedente
HP Reverb G2 Recensionee

HP Reverb G2 – Recensione

Articolo successivo

L'eredità di The Last of Us in un tatuaggio - Editoriale

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata