EPOS ci ha mandato un esemplare delle sue nuovissime H3Pro Hybrid “verde corsa”: siamo al cospetto dell’headset gaming definitivo?
Si scrive EPOS ma si legge Sennheiser e Demant, due storiche aziende impegnate da più di un secolo nella ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi per l’audio di altissima qualità, recentemente coinvolte in una joint venture chiamata Sennheiser Communications, da cui è nato questo nuovo brand. Di EPOS avevamo già parlato in occasione della prova delle sue H6Pro, disponibili in versione “chiusa” e “aperta”, mettendone in rilievo le indubbie qualità. Ma se le H6Pro erano cuffie puramente stereofoniche, dotate unicamente di un tradizionale cavo a jack, le H3Pro sono invece un modello di fascia alta, dal prezzo (piuttosto impegnativo) di 279 euro, ma dotate di qualsiasi ingresso cablato e wireless vogliate desiderare, e di tutte le funzioni di cui potreste aver davvero bisogno non solo nel mondo gaming, ma anche per la fruizione della musica o dei vostri film preferiti.
TUTTO COMPRESO, O QUASI
Una volta aperta la confezione, possiamo subito estrarre le cuffie dal loro vano protettivo di gomma piuma e aprire la scatoletta di cartone che contiene gli accessori: una prolunga USB di tipo A, un cavo di collegamento USB A-C, un cavo stereofonico con due jack da 3,5 mm, la documentazione cartacea, un piccolo ricetrasmettitore a bottone USB di tipo A e un tappo con cui coprire il connettore del microfono, qualora desiderassimo staccarlo (è magnetico) per poter usare le cuffie esclusivamente per l’ascolto della musica, senza ulteriori ingombri a cui fare attenzione.
A voler essere pignoli, l’unica cosa che manca è un paio di cuscinetti aggiuntivi in tessuto – preferibili in estate – con cui abbassare il senso di pressione sulle orecchie e, perché no, favorire un approccio più aperto all’ascolto, ma probabilmente è possibile ordinarli da EPOS stessa, visto che nel suo manuale si fa un accenno specifico alla loro sostituzione. Va detto, a questo proposito, che gli auricolari in dotazione hanno una finitura in similpelle solo sul loro lato esterno, quello visibile a chi ci guarda quando le indossiamo, mentre il lato effettivamente a contatto con le orecchie è rivestito con un materiale traspirante. I lati interni invece sono in tessuto sintetico e tutte le cuciture sono invisibili.
DESIGN, MATERIALI E COMODITÀ
EPOS ci ha fornito un esemplare di H3Pro Hybrid nella nuova colorazione Racing Green, una tonalità scura di verde smeraldo che vira al grigio, con alcuni intarsi dorati sulla cover dei padiglioni e sui bracci all’estremità dell’archetto. I cuscinetti in similpelle su arco, auricolari e microfono, invece, sono neri. L’aspetto è originale, elegante e complessivamente gradevole alla vista; la satinatura esterna dei padiglioni e gli intarsi trasmettono la sensazione di trovarsi al cospetto di un prodotto premium, mentre le plastiche solide e una certa rigidità danno una rassicurante sensazione di solidità, sebbene siano bastati pochi giorni di utilizzo per sbeccare un’estremità della coroncina dorata che circonda il pomello del volume sull’auricolare destro e, questo, un po’ ci ha indispettiti.
Il dispositivo pesa 310 grammi e, grazie a scelte particolarmente ergonomiche in fatto di pressione sul capo e sulle orecchie, risulta molto comodo da indossare, anche per diverse ore. Nessun problema neanche per i portatori di occhiali, che possono facilmente indossarli e rimuoverli anche con le cuffie in sede.
COMPATIBILI CON TUTTO
Non c’è praticamente dispositivo musicale che non si possa collegare, in qualche modo, alle H3Pro Hybrid. PC e console di ultima generazione possono fare affidamento sul ricetrasmettitore a bottone o, alla peggio, sul cavo USB (che oltre a ricaricare la batteria trasmette i dati per l’audio, trasformati in suono da un DAC interno); telefoni, tablet, smart TV e PC portatili possono comunicare per mezzo del Bluetooth e qualsiasi altro player fornito di un’uscita per le cuffie stereo può usare il cavo con i jack. Ognuna di queste connessioni ha chiaramente i suoi pro e i suoi contro, ma l’aspetto importante da tenere in considerazione è che queste cuffie le supportano tutte. Avete un PC privo di una scheda audio di qualità? Le H3Pro Hybrid possono colmare questa lacuna in modalità wireless o wired USB, fornendo supporto anche a SXFI Battle Mode e virtualizzazione dell’audio 7.1. Basta scaricare il software EPOS Gaming Suite e attivare la modalità 7.1, limitando la modalità stereofonica (2.0) all’ascolto della musica.
La modalità 7.1 ci ha permesso di riprodurre senza problemi tutti i test di audio multicanale e il surround virtuale offerto da EPOS funziona egregiamente. Se per caso aveste una scheda audio di un certo pregio e la voleste usare con queste cuffie, vi basterà collegarle per mezzo del jack stereo. In caso di necessità, Windows 10 e 11 forniscono un sistema integrato di virtualizzazione dell’audio surround e, sebbene a nostro avviso non sia al medesimo livello di quello offerto da EPOS, potete usarlo anche con queste cuffie: non vi deluderanno. La connessione wi-fi USB è stata studiata per minimizzare i tempi di trasmissione e ridurre a frazioni infinitesimali le differenze con le connessioni cablate, mentre il ricevitore integrato Blutooth supporta la versione 5.2 del protocollo, noto per aver ridotto sensibilmente il lag e utilizzato con successo dagli ear buds gaming in circolazione. Più connessioni possono essere usate contemporaneamente, anche wireless, e questa è una grandissima comodità: per esempio, possiamo collegare le H3Pro Hybrid al PC tramite il dongle USB e allo stesso tempo via Bluetooth al cellulare e, qualora fossimo raggiunti da una chiamata, basta abbassare il volume sul computer per rispondere al telefono senza dover togliere le cuffie. Non tutti i modelli ibridi in circolazione possono farlo e devo ammettere che, durante i test, questa funzione mi è tornata comoda in diverse occasioni.
CANCELLAZIONE DEL RUMORE E AUTONOMIA
I padiglioni di queste cuffie sono di tipo chiuso, per cui offrono un alto grado di isolamento dal rumore circostante. Il microfono principale è posto su un braccino magnetico che si può alzare per l’esclusione (mute) o abbassare per l’attivazione, ma a parte l’altezza non lascia molto spazio al suo posizionamento: non si può ruotare o piegare, ma la sua distanza dalla bocca è ragionevole e il microfono bidirezionale gode della necessaria sensibilità. A dispetto della risposta in frequenza limitata tra i 100 e i 7500 Hz (alcuni concorrenti arrivano a 10.000, ma tanto la voce umana si “muove” a frequenze più basse), restituisce la nostra voce in modo chiaro e cristallino, ulteriormente migliorabile con la funzione di cancellazione del rumore.
Sul padiglione sinistro, poco più in alto rispetto al pulsante d’accensione, c’è un piccolo microfono ambientale destinato a quest’ultima: serve sostanzialmente a sottrarre, dai segnali del microfono principale, tutte le frequenze che non riguardano la nostra voce. Questa funzionalità è chiamata ANC, active noise cancellation, ed è uno dei tanti punti di forza del prodotto. Consuma di più la batteria, per cui EPOS ha ben pensato di mettere un interruttore con cui abilitarla o meno: l’autonomia dichiarata dal produttore senza ANC è di ben 38 ore in modalità Bluetooth 5.2 e di 30 ore col dongle wi-fi USB, che si riducono rispettivamente a 22 e 19 con ANC attivata. Queste durate sono chiaramente destinate a ridursi usando il doppio collegamento wireless USB e Bluetooth, ma restano ugualmente considerevoli. Il tempo necessario alla ricarica completa è di circa 2 ore.
AUDIO ECCELLENTE
L’audio delle H3Pro Hybrid non si discute. Pur in presenza di driver dal diametro inferiore rispetto alla media (40 mm contro i 50 dei concorrenti più agguerriti), quello prodotto da queste cuffie è un suono caldo, preciso e potente caratterizzato da un’eccellente riproduzione di tutti gli intervalli di frequenze, dai 20 ai 20.000 Hz udibili dall’orecchio umano. Bassi profondi ma equilibrati, alti netti, secchi e affilati come li possiamo desiderare e un’ottima riproduzione delle frequenze medie che torna utile sia con le voci umane durante le comunicazioni, sia con le linee di canto nell’ascolto della musica. Insomma, lo paghiamo caro ma non è un prodotto destinato unicamente al gioco, anzi, si adatta alla perfezione a qualsiasi uso vogliamo destinarlo.
L’ottima virtualizzazione dell’audio surround a 7.1 canali permette di individuare la provenienza dei rumori durante il gaming e di assaporare lo stesso grado di immersione delle sale cinematografiche (beh, più o meno), senza disturbare nessuno. Non c’è genere musicale, infine, capace di impensierire le H3Pro Hybrid: qualunque sia la vostra musica preferita, queste cuffie la riprodurranno in modo più che soddisfacente e, se servisse un’aggiustatina, basterà lanciare l’equalizzatore di EPOS Gaming Suite per risolvere il problema. In conclusione, se non si può parlare di perfezione o di headset ideali perché la prima è irraggiungibile e ciascuno ha – giustamente – i suoi gusti, bisogna per forza riconoscere a EPOS di aver realizzato un ottimo prodotto, che sicuramente soddisferà appieno le esigenze di un pubblico così esigente da essere disposto a spendere quasi 300 euro per acquistarlo. E questo ci sembra davvero il miglior complimento possibile alla fine di una recensione.