I piloti controllati dalla CPU mi hanno ricordato i pattern dei nemici di Serious Sam, e non è un complimento
Li ho visti entrare in collisione anche tra di loro qualche volta, ma lì non è un problema mio. A me dà molto fastidio
l’innata propensione a buttarmi giù ogni volta che le mie staccate non sono tanto precise quanto le loro. Forse, se interrogati, si difenderebbero come Tyrone quando parcheggiò davanti alla sala scommesse urtando il furgone dell’inconsapevole Frankie Quattro Dita:
“Era a un’angolazione STRANA”. Eppure è normale che io sia proprio davanti a loro lungo un rettilineo, e io non sono un dannatissimo pacchetto di patatine. Ora, a voi sembrerà che io l’abbia presa sul ridere, eppure vi garantisco che episodi di questo tipo
mi hanno lasciato a tanto così dal topico lancio del gamepad, perché l’assenza dei flashback in RIMS Racing ha portato a compromettere intere gare senza che avessi fatto niente di male. Come Magnus il Rosso. Per chiudere l’argomento, ho avuto la sensazione che i piloti rivali fossero parecchio veloci quando erano molto più avanti di me, ma iniziassero poi a commettere errori anche piuttosto vistosi una volta che finivano nel mio raggio visivo, creando quindi dinamiche di gara poco realistiche.

“Giuro che non sono stato io. Passavo di lì per caso.”
RIMS RACING È CARATTERIZZATO DA UN’INCREDIBILE ATTENZIONE PER LA COMPONENTISTICA INTERNA
I connazionali di Raceward Studio non si sono limitati a caratterizzare RIMS Racing con un modello di guida tra i più sfidanti sul mercato, ma hanno aggiunto
una significativa e approfondita componente di gestione della moto, le cui parti sono soggette ad usura e richiedono quindi di essere sostituite, magari con pezzi dalle performance maggiori. Le componenti che possiamo equipaggiare sono dozzine, e ciascuna di loro ha un impatto che non dipende solo dalle proprie caratteristiche, ma anche dal resto della configurazione del mezzo. Andare a cercare un certo modello di leva della frizione, o una carena in fibra di carbonio, diventa un vero piacere, e la quantità di dettagli a disposizione dà una sensazione di maggior realismo ad ogni acquisto, quasi stessimo comprando equipaggiamenti veri. Peccato però che questa grande attenzione alla personalizzazione
rimanga confinata alla modalità Carriera e non trovi spazio nelle gare singole o, a maggior ragione, nel multiplayer, dove sarebbe stato bello vedere le differenze tra i set up dei giocatori. Un gran peccato davvero.

Ogni modello è riprodotto in maniera estremamente fedele in ogni sua componente.
RIMS Racing fa della cura maniacale del dettaglio la propria ragion d’essere, e il risvolto della medaglia è tanto lampante quanto comprensibile: otto moto e quattordici circuiti possono sembrare troppo pochi. Per me invece non si tratterebbe di un difetto di per sé, proprio grazie all’elevata qualità, ma mi fa storcere il naso la politica dei DLC al day one, che per un prezzo maggiorato mettono a disposizione una buona quantità di componenti, oltre a fornire il cuircuito del Barhein a titolo gratuito solo fino al due settembre. Il gioco base viene venduto a prezzo pieno, e troverei più corretto che tutto ciò che è stato sviluppato fino ad oggi fosse parte del prodotto finale senza costi aggiuntivi. Puzza di presa in giro.
In Breve: Guidare una moto è un’esperienza fisica, quasi viscerale, e nel linguaggio videoludico il continuo movimento del baricentro è totalmente affidato all’interazione del nostro pollice sinistro sullo stick analogico. Onore a Raceward Studio per aver ricreato una simulazione come ce ne sono poche in giro, anche se altre parti dell’impianto ludico stridono e impediscono all’esperienza complessiva di brillare come dovrebbe. Come nuova IP, RIMS Racing si distingue già chiaramente dai rivali con cui deve gareggiare, ma al contrario dei vari MotoGP e Ride, ha macinato troppi pochi chilometri per essere giunto alla maturità.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2 Ghz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, HDD
Com’è, Come Gira: L’impianto tecnico si fa notare per un comparto audio davvero fuori scala, mentre la grafica è meno eclatante. Sulla configurazione di prova il framerate è rimasto per lo più tra i 30 e 45 fps, con qualche calo in caso di asfalto bagnato. Non male ma nemmeno benissimo.
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