RPG Maker su 3DS, una frase che, da sola, dice già tutto. O forse no: prima di mettere le mani sul programma la mia mente esplodeva al pensiero di poter costruire giochi di ruolo spaparanzato sul divano, creando il nuovo paradigma del genere con agili stoccate di stilo mentre l’aria condizionata e una birra ghiacciata incorniciavano il mio trionfo. La verità è stata un attimo diversa e, parafrasando Phil Collins, è successo qualcosa nella strada verso il paradiso. Ma partiamo dall’inizio.
FIRST STAGE
Scaricato l’editor sono carico come una molla e decido di pasticciare da subito, creando un gioco attorno al quale scrivere la mia recensione. Faccio mente locale un attimo e decido di realizzare Algol Gaiden, uno spin-off del primo Phantasy Star. Come il nome dovrebbe suggerire, si tratta di una storia parallela agli eventi del primo capitolo su Master System, un’avventura breve che svelerà i retroscena dietro la morte di Nero, con vicende inventate di sana pianta.
Comincio a erudirmi riguardo le basi con il tutorial che.. non c’è. Uhm, allora cerco un’avventura preimpostata da vivisezionare nel nome del reverse engineering, ma manca anche questa. Qui mi rendo conto che l’avventura che porterà Alis a sventare i piani di Lassic potrebbe subire qualche ritardo, vista l’assenza di un qualunque materiale didattico. Sarà quindi necessario dare una sfogliata virtuale o due al manuale elettronico anche solo per capire come muovere i primi passi, possibilmente affiancando lo strumento a qualche guida reperibile sulla rete. A onor del vero, l’interfaccia che appare sullo schermo del 3DS è sufficientemente pulita e, dopo aver investito un po’ di tempo nella mia formazione professionale, sono pronto a creare il pianeta Palma, ricco di simil stormtrooper e costruzioni artificiali che… dannazione, non trovo neppure queste! Controllo più volte il database, ma mostri, personaggi e tileset appartengono a un universo fantasy assolutamente inadeguato a concretizzare il mio omaggio colmo d’amore al Master System. Quindi vado online, alla ricerca di elementi belli e pronti, da usare nel mio gioco senza troppi sbattimenti. Il risultato è che al momento sono disponibili diversi pacchetti con sprite e paesaggi aggiuntivi: ecco dov’era finito il mio set fantascientifico insieme ad altri due, utili per creare avventure nel Giappone feudale e nell’epoca moderna. Gratuiti e pronti per essere scaricati, solo che dentro c’è poca roba, pochissima se paragonata alla dotazione fantasy di base. Torno online e noto che ci sono anche pacchetti a pagamento, che vanno dalle espansioni per i set che ho già a roba completamente nuova, come DLC dedicati all’horror moderno o al sovrannaturale. Fatto un rapido conto, per scaricare tutto servono circa venti euro. Un po’ tanto per chi ha già comprato il gioco base, sganciando quaranta euro sulla fiducia. Mesto e un po’ deluso, decido di cambiare progetto.
SECOND STAGE
La dotazione del set moderno appena tirato giù da internet mi pare già più corposa di quello sci-fi, quindi opto per un altro soggetto: trasporterò su RPG Maker la mia campagna supereroistica che tanto successo ebbe all’epoca del vecchio Marvel Super Heroes della TSR. Era piena di combattimenti, quindi non dovrò neppure perdere troppo tempo tra script e dialoghi, anche perché buttare giù frasi su frasi con lo stilo non è proprio una cosa comodissima, alla lunga. Con la sezione database mi sento a mio agio grazie a un completo e chiaro menu dove impostare tutto quello che costituirà la spina dorsale del gioco, dai personaggi alle professioni, stabilendo quindi le caratteristiche di partenza, creando l’equipaggiamento e progettando le abilità desiderate, magari lasciandomi ispirare da una lista di poteri preimpostati. Solo che – orrore! – non posso modificare gli spite dei personaggi, né il loro ritratto; per giunta su 3DS, dove stilo e touch screen rappresentano l’accoppiata vincente per l’editing grafico. Questo è davvero un aspetto dove RPG Maker Fes perde di brutto contro i fratelli maggiori disponibili su PC, liberi di importare dati e immagini a piacimento.
A quanto pare non potrò modificare un berserker per farlo assomigliare a Wolverine e rendere credibile il mio tentativo di diventare il nuovo Chris Claremont, ma il grosso problema è che, con una simile limitazione, molte delle avventure create dall’eventuale comunità su piattaforma 3DS tenderanno a assomigliarsi esteticamente le une alle altre. E così saluto anche la nobile intenzione di creare un omaggio occidentale a Shinsetsu Samurai Spirits Bushidō Retsuden o altri mille tributi a serie videoludiche e non, che probabilmente molti stavano progettando. Un gioco di ruolo con Batman? Un crossover tra Mario e Sonic? Il Rocket Ranger 2 che ho nel cassetto da quando avevo 15 anni? Tutte queste idee andranno perdute nel tempo, come generici eroi fantasy nella pioggia.
CREDITS
Tutto quanto scritto sopra è un peccato, perché RPG Maker FES avrebbe le carte in regola per essere un programma con i fiocchi, non solo per la presunta praticità di avere una software house in tasca con cui creare il prossimo Final Fantasy quando si vuole, ma anche perché sullo store è disponibile gratuitamente l’RPG Maker Player, una app con cui scaricare e giocare i giochi creati dagli aspiranti game designer dotati di 3DS. C’è tanto da apprezzare nell’accessibilità di questo programma e, sicuramente, spunteranno online diversi tutorial per muovere i primi passi in modo da invogliare anche i più pigri, ma complessivamente è innegabile che la rosa di opzioni offerta dai fratelli maggiori risulti superiore e più attraente.
RPG Maker FES avrebbe le carte in regola per essere un programma con i fiocchi
RPG Maker FES è un bel pacchetto ricco di potenzialità, ma la mancanza di un qualsivoglia tutorial, l’impossibilità di modificare gli asset e la loro limitatezza sono una bella barriera mica da ridere, specialmente se vi siete fatti precedentemente le ossa sulle più complete versioni per PC. L’interfaccia è semplice e l’idea di creare in totale libertà lo rendono davvero un programma per tutti (o almeno per i più volenterosi), ma è bene fare mente locale prima di sganciare i soldi, perché c’è il rischio che l’idea che vi portate dietro dai tempi d’oro di Squaresoft potrebbe non trovare i mezzi per divenire realtà sullo schermo del 3DS.