Shiro and the Coal Town - Recensione

PC PS5 Xbox Series X

Ricordate le estati passate da bambini a casa dei parenti in campagna tra gite, giochi all’aria aperta e giorni fatti di scoperte meravigliose? Non importa quale sia la vostra risposta perché Shiro and the Coal Town, spin-off del giapponesissimo “slice of life” Boku no Natsuyasumi, proverà a farvele (ri)vivere in un’esperienza leggera, rilassante e rinfrescante.

Sviluppatore / Publisher: h.a.n.d., Inc. – Neos Corporation Prezzo: 39,99 Euro Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: +3 Disponibile su: PC (Steam), Switch

Se non avete mai avuto occasione di giocare un qualsiasi capitolo di Boku no Natsuyasumi (cosa assai facile perché la serie non è mai arrivata in occidente), vi siete persi una delle più deliziose esperienze videoludiche di stampo giapponese che siano mai state concepite. Il titolo può essere tradotto come “Le mie vacanze estive” e il suo gameplay, placido e rilassante, ruota proprio intorno all’estate passata dal giovane protagonista a casa dei degli zii in campagna tra esplorazioni avventurose, succose colazioni, cacce agli insetti, pesca e via dicendo. Una serie “slice of life” nata nel 2000, che in Giappone ha raggiunto vette di popolarità incredibili. Pensate che in un sondaggio condotto nel 2015 relativamente ai giochi PlayStation preferiti dai giocatori nipponici, si è piazzato terzo dietro Final Fantasy VII e Resident Evil.

Alcuni di voi forse ricorderanno che all’incirca due anni fa uscì un altro titolo ispirato alle scorribande estive di questo buffo personaggio, che vinse l’inesistente premio di videogioco con il titolo più lungo dell’anno, ovvero Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – The Endless Seven-Day Journey. Se ve lo siete perso è ora di rimediare… sempre che abbiate voglia di rilassarvi un po’!

GIORNI PIENI DI MERAVIGLIA

Shiro and the Coal Town è il sequel di quel gioco ambientato però in una nuova location, nella prefettura di Akita, dove la famiglia Nohara si trasferisce temporaneamente per motivi di lavoro, proiettando Shin chan in un’altra avventura estiva. Il setting rimane in gran parte rurale e bucolico ma stavolta avremo a che fare con scenari inediti dal sapore esotico e misterioso che per certi versi riportano alla mente l’immortale capolavoro di Hayao Miyazaki, La Città Incantata.

Lo stile realistico degli scenari di Boku no Natsuyasumi è stato integrato con panorami più bizzarri ed elementi 3D per meglio adattarsi allo stile della serie animata.

Il gameplay abbraccia nuovamente gli stilemi tanto cari a Kazu Ayabe, che evidentemente ha riversato in questa serie i suoi ricordi di bambino. Non c’è un vero e proprio preambolo alla storia, Shin chan si troverà subito alle prese con l’arzillo nonnetto Ginnosuke, che si proporrà come compagno d’avventure proponendo al piccolo continue nuove attività. Il primo giorno andrete a caccia di insetti, con la retina che rimarrà di vostra proprietà per tutta la durata dell’avventura. Il secondo giorno imparerete a pescare e il terzo… beh, ve lo lasciamo scoprire da soli. Passate le fasi iniziali e sporadiche sequenze “di trama”, potrete andarvene in giro più o meno liberamente a caccia di nuove prede. Ne troverete ovunque, sia di giorno che di sera, e potrete tenere d’occhio i progressi delle catture in un apposito album. Di giorno potrete interagire con bislacchi personaggi, come la “naturologa” che vi inviterà a portarle tutti gli insetti, pesci, verdure e frutti che troverete, per catalogarli e ricompensarvi con un bel po’ di monete. Di notte invece avrete meno tempo ma potrete conquistare catture esclusive che di giorno se ne stanno rintanate, fate in fretta però perché passata una certa ora Shin chan sarà costretto alla nanna e il ciclo ricomincerà dalla mattina successiva.

IL MISTERO DI COAL TOWN

La mappa di gioco non è vastissima e all’inizio i luoghi che potrete visitare saranno limitati. Facendo conoscenza con nuovi NPC potrete però sbloccare nuove zone, che daranno accesso ad altre scoperte e soprattutto vi aiuteranno ad ampliare le vostre collezioni. I panorami bucolici iniziali si alterneranno presto con la seconda location principale, che da anche il titolo al gioco. Sarà il vostro fedele cagnolino a farvi scoprire una misteriosa ex-città mineraria, un luogo che sembra essere rimasto cristallizato nel tempo e dove più di una persona sembra conoscere Shin chan.

Si può pescare solo in specifici punti degli specchi d’acqua ma i pesci hanno un respawn piuttosto rapido, così come gli insetti.

Su di essa pende la spada di Damocle di un misterioso figuro, intenzionato ad impossessarsi della città per i propri interessi e ovviamente Shin chan si troverà nel bel mezzo di questo malaffare. Essendo un tipo vivace e gioviale, il piccoletto impiega poco a fare nuove amicizie e si butterà a capofitto in questa avventura a “doppio binario”. Potrete portare avanti le attività secondarie nella vostra città, imparando a coltivare ortaggi insieme alla mamma o a cucinare deliziosi manicaretti, oppure tornare a Coal Town per seguire questa nuova pista e bloccare nuove ed eccitante nuove attività. Tra queste abbiamo particolarmente apprezzato le corse sui carrelli delle miniere, che avrebbero però meritato più spazio.

PRENDETEVI IL GIUSTO TEMPO

Fatta eccezione per le missioni legate alla trama, Shiro and the Coal Town segue il ritmo che sarete voi a dargli, non esiste un limite di tempo se non quello dovuto all’alternarsi del ciclo giorno/notte e tutte le missioni di raccolta e collezione non avranno un limite di tempo, per la gioia dei completisti. Ovviamente per forza di cose il ritmo dell’avventura non è particolarmente elevato, ma è proprio questa caratteristica che rende unici i cosiddetti “cozy games”, genere sempre più in voga ultimamente.

Una volta presa confidenza con la nuova città vi imbatterete in questa inventrice un po’ stramba ma decisamente geniale che vi fornirà più di un aiuto.

Il consiglio che possiamo darvi è di prendere in considerazione questo gioco se avete voglia di prendervi una pausa dai soliti giochi, per provare a respirare ad un ritmo diverso e ricordare come erano le vostre estati da bambini. Shin chan: Shiro and the Coal Town è un’esperienza leggera e piacevole, senza l’assillo del cronometro o delle classifiche ma con un pizzico di mistero. L’assenza di localizzazione in italiano (i sottotoli sono disponibili solo in inglese, francese e così via) può rendere l’esperienza meno immersiva, ma il gameplay è talmente leggero e intuitivo che pur non comprendendo a fondo storia e dialoghi, l’effetto rilassante rimane immutato.

In Breve: Un gioco leggero come il volo di una farfalla, rinfrescante come l’acqua sollevata dal guizzo di un pesce in un torrente e rilassante come un’assolato pomeriggio estivo. Shiro and the Coal Town è un titolo d’altri tempi che non richiede particolari abilità, ma che se vissuto con il giusto spirito può risvegliare emozioni sopite, accogliendovi in un’atmosfera rurale tipicamente giapponese.

Piattaforma di Gioco: Nintendo Switch
Com’è, come gira: Fondali fissi con pochi elementi 3D e personaggi bidimensionali con un delizioso toon-shading. Shiro and the Coal Town è una gioia per gli occhi a patto che appreziate il suo peculiare stile e anche se tecnicamente non è il titolo più avanzato in circolazione, offre scorci suggestivi e atmosfere bucoliche. Inutile cercare tecnicismi esasperati, qui serve solo la voglia di rilassarsi e lasciarsi trascinare dai ricordi

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Pro

  • Un'esperienza fresca e rilassante ma con un pizzico di mistero / La smania collezionistica potrebbe non lasciarvi più andare

Contro

  • La ripetitività di certe azioni non è adatta a tutti i palati. / Niente localizzazione in italiano.
8.5

Più che buono

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