Con un tempismo degno di chi si racconta facesse arrivare i treni in orario, con Sniper Elite: Resistance Rebellion ci riporta nella Francia occupata dai nazisti proprio nei giorni in cui Elon Musk fa il loro saluto in diretta.
Sviluppatore / Publisher: Rebellion Prezzo: € 49,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data d’uscita: 30 gennaio 2025
C’è una cassaforte davanti a me. Potrei aprirla usando una carica Satchel, ma il rumore attirerebbe un sacco di attenzioni non gradite. La cosa più sicura è trovare la chiave. Ma come? Sento delle voci attraverso le scale al piano di sopra. Tedesche. Ascolto distrattamente mentre cerco un posto dove nascondersi, quando uno dei due dice di avere con lui proprio la chiave che sto cercando. Ora devo solo capire come farlo fuori senza farmi scoprire…
Potrei raccontare un sacco di momenti del genere successi – no, vissuti – in Sniper Elite: Resistance. Nei manuali di Game Design lo chiamano “gameplay emergente“. Situazioni che nascono quando meccaniche e sistemi di un gioco interagiscono tra di loro e vanno a creare momenti unici, che sfuggono al dogma dello script. Io lo chiamo “il motivo per cui ha senso giocare ai videogiochi”. Sniper Elite: Resistance ridotto in parole non è nulla di rivoluzionario. Anzi, è una storia vista mille volte dove gli odiati nazisti stanno provando a ribaltare le sorti della guerra grazie a una Wunferwaffe da sabotare ad ogni costo. Solo che i videogiochi sono quella magia che succede quando al video aggiungi il gioco: e tra guardare Bastardi senza gloria ed essere uno dei bastardi di Tarantino c’è tutta la differenza del mondo.
VIVE LA (SNIPER ELITE) RESISTANCE
Più che della sua trama orizzontale, che alla fine è poco più di un collante tra le nove missioni della campagna, Sniper Elite Resistance vive di una narrativa più sottile, fatta da quelle storie che danno tridimensionalità alle mappe di gioco.
A chi serve la narrativa quando è l’ambientazione a raccontare per te?
E nonostante Sniper Elite: Resistance non sia propriamente un gioco di ruolo ci sono un paio di elementi che ti permettono di recitare la maschera di Harry Hawker,(al debutto come personaggio principale al posto del solito Karl Fairburne) su misura, nei limiti di quelli che comunque sono gli obiettivi della missione. I nazisti sono pur sempre nazisti e devono pagarla, anche se stanno solo eseguendo gli ordini. Ma è davvero necessario uccidere quel soldato appena segnato col binocolo, che le intel nell’HUD ci dicono essere appena diventato padre e molto entusiasta di esserlo? Ci sono delle munizioni non letali che si possono usare per metterlo fuori causa. Oppure al contrario perché non provare questi proiettili esplosivi sparando al mezzo a cui si è appena appoggiato?
BEL DESIGN…
Non si tratta però solo di armi e proiettili. Finisce per diventare anche una questione di level design. Ci sono elementi dello scenario che possono essere distrutti a la Hitman per causare una distruzione più su vasta scala, allarmi che possono essere sabotati a patto di aver recuperato da qualche parte sulla mappa delle cesoie, cannoni che si possono rivoltare contro i loro padroni. Anche qui, nulla di nuovo – e anzi a volte Sniper Elite: Resistance sembra pure un paio di generazioni indietro, perché arbitrariamente questo o quell’altro muretto non sono scavalcabili o ci si trova davanti a scale bloccate da casse che è ridicolo non poter superare –, ma la sensazione di fastidio davanti a queste barriere artificiose dura il tempo di qualche secondo tanto si è presi dal resto.
Pro tip: le invasioni possono essere disattivate se vuoi sparare in santa pace.
…MA MANCANO I BIDET
Le cose da giocare non mancano, in Sniper Elite Resistance. Complice sicuramente il fatto che Resistance si appoggia in buonissima parte a Sniper Elite 5, pur con un certo lavoro di limatura sulla fisica in-game e qualche nuova soluzione di gunplay (come i già citati proiettili esplosivi). Anche per questo i requisiti minimi rimangono stra-abbordabili (si parla di nVidia 2060 e analoghi, schede che ormai hanno 5 anni), con il risultato che però la resa tecnica non è sicuramente da benchmark.
È qualcosa che si collega al vecchiume dei limiti di interazione citati poco fa. Eppure in qualche modo giocando Sniper Elite Resistance è difficile non sentirsi Harry Hawker. E in fondo il motivo per cui giocare un titolo del genere è questo. Non c’è bisogno di raffinatezze tecnologiche – anche se il supporto per l’Ultra Wide Screen è sempre gradito, e c’è. Bastano dei sistemi ben amalgamati e un bel po’ di nazisti da far fuori con soluzioni più o meno creative.
In Breve: Sniper Elite Resistance è un bel more of the same di Sniper Elite 5. O per chi non ha familiarità con la serie, un Hitman apocrifo con una solidissima digressione sul fucile da cecchino. E tutto questo è da intendersi come un complimento.
Piattaforma di prova: PC
Configurazione di prova: AMD Ryzen 7 5800X, 80 GB di RAM, GeForce RTX 4070, SSD
Com’è, come gira: Complice il non non provare nemmeno ad essere il Crysis di questa generazione Resistance gira alla grande. Unico neo: se si seleziona “torna al desktop” dal menu crasha tutto, ma presumibilmente alla prima patch il problema verrà risolto.