Soulless 2: The Armour of Gods – Recensione C64

Dopo un primo episodio capace di riportarci ai fasti di Draconus, Soulless 2: The Armour of Gods ci riporta dritti dritti a quelli di Secret Armour of Antiriad. Ed è subito un capolavoro.

Sviluppatore / Publisher: Icon64 / Psytronik Prezzo: £9,99 – 39,99 in base al tipo di supporto Localizzazione: Assente Multiplayer: Locale PEGI: 12 Lo trovi su: itch.io

Comoda la vita dei regnanti d’oggigiorno! Devono soltanto alzarsi la mattina, fare colazione, ripetere insulsi rituali stabiliti in un cerimoniere scritto da chissà chi, parlare del ‘popolo’ come di una sorta di entità astratta e, al limite, subire il contraccolpo mediatico di qualche serie TV biografica su Netflix, per altro correndo il rischio di ignorare del tutto che cosa sia, Netflix. Un re del medioevo sì, invece, che sapeva divertirsi! Fra guerre, pestilenze, maledizioni divine e pubbliche esecuzioni in piazza non ci si annoiava proprio mai! Certo, c’era quella noiosa questione della magia a cui bisognava prestare molta attenzione, perché non era vero che tra il mago di corte e il proprietario del sedere appoggiato al trono ci fosse sempre un solido rapporto d’amicizia come tra Merlino e Artù, anzi. Ne sa qualcosa il povero re Rizek, tradito e quasi deposto da quella serpe del mago Kalen, che dopo aver tentato invano di prendere il potere e aver scatenato su regno e regnante una portentosa maledizione, al grido di “e perché non posso essere io lo re!?” si è dato alla macchia tra i boschi, per radunare a sé le forze del male e organizzare un altro colpo di stato.

ECCO ARRIVA LANCILLOTTO CON LA SOLUZIONE

Fortuna vuole che, mentre il pensieroso monarca cercava un modo per risolvere il problema, da una tavola rotonda qualsiasi sia sbucato un cavaliere recando con sé una lieta novella: da qualche parte, nella landa maledetta di Kalen, è sopravvissuto un esemplare della mitologica Armatura degli Dei, un artefatto meccano-magico capace di trasformare un comune mortale come re Rizek in una specie di Iron Man del medioevo, magari orfano del carisma di Robert Downey Jr, ma comunque capace di volare, sparare e fare un sacco di male ai cattivi.

soulless 2 recensione

Non manca la presentazione animata con la storia introduttiva, un classico dei giochi di Icon64.

Ci sarebbe a questo punto da aggiungere che il prode cavaliere si sarebbe pure offerto di andarla a recuperare lui l’armatura in questione, ma essendo Rizek un egocentrico molto coraggioso, ha subito deciso di andarci di persona. Il che, chiaramente, diventa un problema nostro, visto che tocca a noi impersonare l’impavido antenato del principe William. La nostra avventura, dunque, comincia in una foresta piena zeppa di pericoli, con alberi che assomigliano tanto a piattaforme su cui saltare sopra e un intricato sistema di cunicoli e stanze piene zeppe di cattivi pronti a farci la pelle.

DUE ANIME PER UN SOLO GIOCO

Soulless 2 è stato realizzato da Icon64 nel corso di sei lunghi anni e, pur essendo un gioco solo, ha due ‘anime’ che convivono. Sebbene il legame con il primo episodio sia forte, e con esso gli echi di quel piccolo grande capolavoro che fu Draconus, questo seguito si ispira in modo decisamente marcato a un altro classico assoluto del C64, Sacred Armour of Antiriad.

soulless 2 recensione

Per prima cosa cercate di recuperare la pistola: una volta armati cambia tutto!

da qualche parte nel bosco maledetto è sopravvissuta la mitologica Armatura degli Dei, e tocca a noi recuperarla

Anche in questo gioco abbiamo a che fare con un’armatura da recuperare per avere la meglio sui nemici, ma prima di arrivare al prezioso manufatto dovremo affrontare un lungo e articolato cammino secondo le dinamiche più classiche dei platform game, individuando i nemici e saltando nel posto giusto, al momento giusto, cercando di non cadere rovinosamente vittime dei colpi avversi. Re Rizek all’inizio ha solo tre vite e deve recuperare una serie di oggetti che, oltre a migliorare le sue performance, gli permettono di aprirsi la via verso la famosa armatura. Nel primo livello, questi oggetti sono custoditi in alcune aree caratterizzate da uno specifico codice-colore, che il monarca dovrà replicare tale e quale in un’apposita stanza centrale, tornando lì, di volta in volta, dopo aver scoperto i codici necessari.

soulless 2 recensione

Oh, mamma, qualcosa mi suggerisce che presto questa porta si aprirà e dovrò affrontare quella pianta mostruosa!

Come nella tradizione dei giochi per Commodore 64, sarà molto difficile, ma per fortuna Soulless 2 ci permette di imparare qualcosa di nuovo a ogni partita, restando sempre “punitivo il giusto”.

UN’ALTRA PERLA PER GLI ICON64

Gli Icon64 sono famosi per aver realizzato alcuni tra i migliori giochi “moderni” per C64, in particolare The Shadow over Hawksmill, Age of Heroes, Battle Kingdom, alcuni dei quali recensiti anche su queste pagine. Con Soulless 2: Armour of Gods propongono un altro “giocone” dalle notevoli dimensioni, dimostrando una grande maestria tecnica (soprattutto nelle animazioni) e una ragguardevole capacità a stipare l’impossibile nella memoria del “biscottone”. Il comparto sonoro è stato affidato al “solito” Saul Cross e il gioco è disponibile in diversi formati fisici e come download digitale, da un minimo di 9,99 a un massimo di 39,99 sterline (a cui purtroppo saranno presumibilmente applicate le tasse di importazione post-Brexit).

In Breve: Contrariamente a tanti giochi “mordi e fuggi” per C64, Soulless 2 è uno di quei titoli che richiedono sangue freddo, senso dell’orientamento, buoni riflessi, tanta pazienza e, soprattutto, molto tempo per giocare. È un gioco più complesso della media che, se in superficie sembra “il solito platform”, sotto sotto nasconde una più profonda anima da avventura dinamica, con enigmi da risolvere e possibilità di salvare la progressione tra un livello e l’altro. Ma non pensate che sia semplice superare questi livelli, anzi: se avete un TheC64, un emulatore o qualunque altro aggeggio capace di effettuare savestate, ricorrerete a questa funzionalità spesso e volentieri. Bello e impegnativo.

Piattaforma di Prova: TheC64, VICE su Core i5 8200
Com’è, Come Gira: Molti caricamenti tra una partita e l’altra, per cui armatevi di un turbo disk o di un emulatore. In compenso il gioco sfrutta adeguatamente i chip del Commodore 64, risultando veloce e privo di tentennamenti. Perfetto su TheC64 e Mini.

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Pro

  • Design dei livelli e della grafica formidabile / Difficile inizialmente, ma basta prenderci la mano / Intrigante e ben studiato.

Contro

  • Troppi caricamenti tra una partita e l’altra.
9.2

Ottimo

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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