Netflix è stato, dopo la ruota e la pizza a domicilio, una delle migliori invenzioni dell’uomo. La possibilità di accedere a centinaia di contenuti, dai film alle serie TV, in qualsiasi momento e comodamente seduti sul divano è semplicemente incredibile, e funziona talmente bene che questa forma di all you can eat digitale sta prendendo sempre più piede anche per quanto riguarda diversi tipi di media. Tralasciando il discorso “video”, difatti, l’avere accesso a librerie ad abbonamento che ci permettono di usufruire di musica e libri (per non parlare degli audiolibri, “novità” relativamente recente giunta sui nostri dispositivi portatili grazie ad Audible) ci permette di avere sempre in tasca – o in salotto – un quantitativo di prodotti prima semplicemente impensabile, lasciandoci sempre la libertà di rinunciare a tutto questo ben d’iddio smettendo semplicemente di pagare l’obolo mensile. Era solo questione di tempo prima che un servizio simile apparisse sui nostri monitor, pronto a offrirci la possibilità di giocare a quello che più ci aggrada in pochi minuti.
Fino a oggi il più grande scoglio, almeno per quanto riguarda il nostro Bel Paese, è la mostruosa (in senso negativo) qualità delle connessioni internet, che esclude moltissimi utenti (ciao Kikko) (ciao… sob! ndKikko) dall’usufruire di servizi di streaming videoludico, come può essere – per fare un esempio – PlayStation Now di Sony, che permette ai suoi utenti di giocare ai titoli PlayStation 3 anche su un tostapane, a patto di avere una buona linea. Qui spunta prepotente Utomik, realtà americana che attualmente conta più di 700 titoli (cliccate qui per raggiungere la home page) e che, grazie a una “tecnologia intelligente”, ci permette di iniziare a giocare a un titolo dopo un breve download. Il resto verrà scaricato dall’etere durante le nostre sessioni di gioco. Non è però tutto oro quel che luccica, diceva il saggio.
Utomik conta al momento già più di 700 titoli
Festa grossa per quanto riguarda le opere THQ Nordic (come Darksiders, la serie di Gothic e i due Silent Storm), Epic Games (non si finisce mai di amare Unreal), Disney (qualcuno ha detto Star Wars?), Deep Silver (Saints Row), SEGA (Alpha Protocol vale da solo il prezzo del biglietto) e Warner Bros (Batman Arkham Asylum e Batman Arkham City, per il momento). Ammetto di aver avuto qualche problema proprio con quest’ultimo titolo, che ha svegliato in malo modo il mio antivirus con un falso allarme ma che mi ha causato non pochi grattacapi, soprattutto per quanto riguarda la cancellazione dell’Uomo Pipistrello dal mio povero hard disk. Ci tengo inoltre a segnalare un paio di gemme trovate quasi “per caso” mentre spulciavo la libreria di Utomik: una è quella meraviglia di Wonder Boy The Dragon’s Trap, mentre l’altra è The Final Station, una bellissima avventura post apocalittica ambientata su un treno in corsa.
Nonostante alcune criticità, la mia esperienza con Utomik è sicuramente positiva
Nonostante le criticità finora esposte, la mia esperienza con Utomik è sicuramente positiva. Peraltro, la promessa di aggiungere una bella manciata di titoli a cadenza settimanale e la richiesta di soli 6 euro al mese per accedere al servizio (o 10 euro, per ben quattro utenti in contemporanea) vanno abbracciate come buone notizie. Non posso però altresì ignorare che molti dei titoli presenti in libreria costano una manciata di euro su Steam durante i saldi, o sono già apparsi su qualche bundle in passato. Insomma, Utomik non è pensato per i giocatori duri e puri che vivono di pane e Steam da anni, ma per coloro che – per mille motivi – si sono avvicinati da poco all’universo PC e vogliono recuperare (o provare) qualche titolo, senza troppi grattacapi. Per un giudizio più completo occorre attendere che Utomik esca dall’attuale fase di Open Beta, ma per ora mi reputo abbastanza soddisfatto. E poi ho giocato a Kingpin – Life of Crime per la prima volta dopo quasi vent’anni. Ah, una nota decisamente positiva: niente brutte sorprese, potete trovare la lista dei giochi presenti cliccando qui!