Qualche giorno fa fa ho avuto l’occasione di provare Memories of Mars, nuovo survival online spaziale sviluppato da Limbic Entertainment GmbH sotto l’egida di 505 Games (qui la pagina Steam), dotato in un sol colpo di notevole classicità ed elementi ben più personali e fecondi. Il tempo è stato abbastanza tiranno, appena un’ora per addentrarmi insieme ad alcuni colleghi in un gioco per certi versi tradizionale, specie sul versante del crafting e dell’uso delle risorse, ma che fa di un sistema di eventi dinamici il suo potenziale punto di forza, insieme a un’atmosfera di costante pericolo e urgenza survival. Alcuni elementi sono ben noti agli appassionati, altri decisamente meno, e per comprenderli appieno non mi sembrava esserci di meglio che una bella chiacchierata con gli sviluppatori. Ecco quindi l’intervista con gli autori di Memories of Mars, realizzata con il casco pressurizzato ben saldo sulla testa.
TGM: Qual è il concept alla base del gioco, al fine di differenziarlo da altre esperienze di sopravvivenza online nello spazio?
Limbic Entertainment GmbH: Memories of Mars cerca di portare i temi della sopravvivenza a uno stadio superiore. Il nostro obiettivo non è, come si suol dire, di “reinventare la ruota” sulla base di elementi che già funzionano egregiamente, ma di offrire ai giocatori ampie opportunità di costruzione delle strutture, solidi combattimenti, creazione di equipaggiamento, gestione di risorse e incursioni di gruppo come base dell’azione. Sono tutte cose che, se prese e sviluppate dal verso giusto, possono sempre nobilitare il genere e rendere unico il nostro prodotto. Ciò presuppone la messa a punto di un sofisticata IA che tenterà attivamente di schivare, fiancheggiare, mettersi al riparo e prevedere i nostri schemi di movimento, per una volta senza l’ombra di uno zombie. Presentiamo un sistema di progressione dei personaggi particolarmente profondo, nei termini di come il giocatore vorrà costruire il suo alter ego, prendendo ispirazione da titoli come Path of Exile e Final Fantasy XI, nell’ottica, però, di un titolo di sopravvivenza. Con il massiccio aumento delle cosiddette “Battle Royale” tra il 2016 e il 2017 abbiamo tentato di distillare ciò che rende questi giochi così accattivanti, creando un ambiente in cui tutti si troveranno in una condizione di perenne battaglie contro l’ambiente e loro stessi.
TGM: In termini di attrezzatura, cosa permane quando si muore? E se non rimane nulla e non possiamo raggiungere lo zaino del nostro avatar precedente, avremo comunque un equipaggiamento di base da cui ripartire?
LEGH: Come accennavi, quando un giocatore muore in Memories of Mars lascia le attrezzature del suo inventario (quello sul retro della tuta, ndMario) in uno zaino vicino al luogo del suo decesso. Con il respawn, il proprio personaggio avrà accesso a una piccola stampante 3D portatile, in modo da poter craftare le risorse e le attrezzature più elementari per sopravvivere su Marte. Ciò, però, non riguarda item e progetti che i giocatori sono riusciti a immagazzinare nei “contenitori di memoria” all’interno della loro base, invero intatti e pronti all’uso. Alto rischio, alta ricompensa: questo è il nostro motto.
TGM: In che termini avete organizzato le risorse più comuni, ad esempio la valuta di scambio (F.L.O.P.S) sulle colonie marziane?
LEGH: FLOPS significa “operazioni in virgola mobile al secondo”, e rappresenta essenzialmente la valuta primaria su Marte. Fornisce accesso a vari elementi del gioco, ad esempio ai pagamenti per la manutenzione delle basi, all’energia, alla potenza di elaborazione, alla decrittografia dei progetti più avanzati, all’attivazione delle “ricette” e, infine, ai modificatori dei personaggi nell’albero di progressione. Di base, costituiscono l’elemento primario per la battaglia e il controllo di Marte.
TGM: Altro punto cruciale sono gli eventi dinamici. Ti chiedo di spiegarci quanto frequentemente accadono e che tipo di azioni e situazioni potremo aspettarci.
LEGH: Gli eventi si verificano periodicamente durante il giorno; abbiamo predisposto parametri per incrementare la quantità di eventi attivi, a seconda del numero dei giocatori. A prescindere da ciò, tuttavia, tali accadimenti avranno luogo nelle ore di luce come in quelle di buio. Parteciparvi significa ottenere rapidamente una gran quantità di FLOPS, ma, come accennato in precedenza, portano in seno anche un alto coefficiente di rischio. Entro una certa distanza, i giocatori vedranno un grande raggio blu alzarsi verso il cielo, insieme a una sirena che li avvertirà dell’evento in corso, ognuno predisposto per una certa durata, Per fare un esempio, presupponendo di avere 20 hotspot sulla superficie di Marte, da 3 a 5 potrebbero essere attivi con un evento FLOP. È anche possibile che determinati eventi stagionali vengano attivati in momenti prestabiliti, dei quali i giocatori saranno a conoscenza attraverso un sistema di prefigurazione.
TGM: Accanto al meccanismo dei respawn e delle basi, l’ambiente marziano è totalmente libero ed esplorabile?
LEGH: Memories of Mars abbraccia una mentalità totalmente sandbox. Ciò significa che i giocatori saranno liberi di andare dove vogliono fin dal primo giorno. Naturalmente, alcune aree sono bilanciate per mostrarsi più ostiche di altre, ad esempio quelle che contengono risorse, progetti o ricette meno comuni. Non esisteranno vere barriere e sarà possibile per tutti entrare anche nelle zone più pericolose; spetterà ai giocatori, quindi, imparare attraverso i propri tentativi dove possono o potrebbero andare, e soprattutto quanto vogliono rischiare per una ricompensa migliore. Sebbene lo stile sandbox sia il nostro vero mantra, il modo in cui abbiamo impostato gli eventi FLOP e altre azioni di gioco è del tutto libero, costantemente legato al coraggio o alla prudenza degli esploratori.
TGM: Troveremo, tra canyon e strutture, contenuti “narrativi” sulle ragioni che hanno portato Marte in questo stato di pericolosa desolazione?
LEGH: Certo che sì. Memories of Mars possiede una storia e dei retroscena che i giocatori potranno scoprire man mano. Senza inciampare in spoiler, posso dirti che gli esploratori saranno in grado di trovare registri audio e testuali relativi a un certo numero di pionieri, provenienti da diversi settori e che facevano parte della colonizzazione originale. Una volta rinvenuto il log, i giocatori potranno ascoltarlo o leggerlo in qualsiasi momento, così da mettere insieme una sorta di dettagliato diario. Allo stesso tempo, vogliamo che restino domande senza riposta o altre da approfondire ulteriormente, in modo da alimentare e rimpolpare il background durante le stagioni. E credetemi… Memories of Mars è davvero un titolo denso di storia: la più intrigante che possiate immaginare.