Diablo II: Resurrected – Speciale BlizzConline

CHI DISDEGNAVA L’ALWAYS ONLINE HA MOTIVO DI GIOIRE: IL PIENO SUPPORTO ALLA MODALITÀ OFFLINE È CONFERMATO

Discorso simile (senza possibilità di on/off, però) per il Forziere Condiviso, una feature senza dubbio utile che è stata implementata al fine di evitare ai giocatori la dinamica dei personaggi muletto per l’equipaggiamento”. Il Forziere sarà condiviso tra personaggi appartenenti alla stessa tipologia, ovvero quelli ladder lo divideranno con i propri simili, quelli offline con i loro pari… già, avete letto bene: offline. Nell’intervista con Andre Abrahamian (lead designer) e Chris Amaral (lead artist), mi è stata “confermata la presenza del sistema di respec di una volta e soprattutto il supporto all’offline mode”.

Prima che partano i trenini c’è da dire che non ho ricevuto grandi dettagli in merito perché, va da sé, ci sono segreti che non è ancora tempo di svelare, ma almeno un primo indizio in questo senso c’è stato. Con certezza posso asserire che, dalle parole degli sviluppatori, sono emersi nitidamente una passione genuina per Diablo II e un immenso rispetto per quello che molti considerano il miglior action GdR di sempre. Più del trailer e delle immagini sono queste percezioni a farmi ben sperare circa questa remastered, un’idea che nasce dall’immortale amore della comunità per una IP che ha fatto la storia e che vuole rendere omaggio al Diavolo rendendoci più bello che mai affrontare di nuovo questa emozionante avventura. Il viaggio potrà essere affrontato da soli, contando sul supporto di vecchi amici come Deckard Cain e Tyrael, oppure in modalità cooperativa fino a otto giocatori, e consentirà di andare a caccia di Andrariel, Duriel, Mephisto, Diablo e Baal scegliendo tra sette classi diverse (Amazzone, Assassino, Barbaro, Druido, Negromante, Paladino e Incantatrice). Ovviamente, proprio come nell’originale, sarà possibile personalizzare i propri personaggi modificandone le abilità e i talenti, creando oggetti e incastonandoci gemme, collezionando set d’armatura, ottenendo armi e armature uniche, creando combinazioni di parole runiche e molto altro ancora. E per i più competitivi, non dubitate: ci sarà anche il pvp.

STANDO ALLE PAROLE DEGLI SVILUPPATORI, DAL LATO DEL GAMEPLAY IL 70% DEL MATERIALE ORIGINALE È STATO CONSIDERATO “INTOCCABILE”

Per quanto riguarda il gameplay ci è stato assicurato che le caratteristiche e le meccaniche che hanno reso indimenticabile Diablo II non sono state toccate proprio per preservare l’essenza dell’esperienza (per chi ama i numeri hanno parlato di “un 70% di materiale intoccabile e del restante 30% di margine dove poter intervenire”, come la UI migliorata). Non ho ragione di dubitare di queste parole, anche perché stiamo parlando di un gioco che a distanza di vent’anni riscuote ancora un immenso successo tra i suoi adepti. Lo sapete, non sono mai stato un grande fan di remake e remastered, ma ultimamente le mie convinzioni si stanno sbriciolando sotto i crudeli colpi della nostalgia. Tra l’altro ho letto qua e là che moltissimi giocatori sono incuriositi da Diablo II perché, nel 2000, non gli era stato possibile provarlo per questioni anagrafiche, quindi Diablo II: Resurrected potrebbe prendere due piccioni con una fava: i vecchi giocatori avranno diverse nuove e scintillanti scuse (se mai ce ne fosse il bisogno) per tornare a mietere mostruose vite a Sanctuarium, mentre i nuovi e i curiosi potranno finalmente mettere le mani su uno di quei videogiochi che devono essere provati almeno una volta nella vita. Nel corso dell’anno scopriremo se tutte le promesse saranno mantenute giacché l’appuntamento con il Demonio in persona è previsto nel 2021, ma chi sta mordendo il freno può già iscriversi all’alfa tecnica su PC che partirà prossimamente.

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