Isonzo, BlackMill sul fronte italiano – Intervista

I prodi ed eccellenti sviluppatori di Verdun e Tannenberg si rivolgono al fronte italiano della Grande Guerra con l’affascinante Isonzo. Per saperne di più su questo nuovo shooter simulativo abbiamo intervistato Jos Hoebe, fondatore di BlackMill Games.




TGM: Quando uscirà Isonzo e quanto sarà simile ai due precedenti capitoli (Verdun e Tannenberg)?

Jos Hoebe: Il gioco uscirà quest’anno, ma non sappiamo ancora con precisione la data di lancio. Si pensava per settembre ma è ancora una grande incognita. Isonzo sarà molto simile a Tannenberg e Verdun, ma abbiamo puntato molto di più sull’autenticità storica. Rimane un gioco di simulazione, ma su questo titolo ci siamo presi meno libertà di rappresentazione. Su Isonzo le battaglie verranno combattute nella esatta località. Per fare un esempio, la sesta battaglia dell’Isonzo, del 6 Agosto 1916, verrà combattuta su Monte Sabotino con quella stessa indicazione per la data. Le mappe nei capitoli precedenti comprendono invece elementi storici non esattamente definibili nello spazio e nel tempo: le fonti e le risorse di periodi diversi della guerra sono condensate. Abbiamo quindi implementato un criterio di precisione storica.

TGM: Perché avete deciso di rivolgere le vostre attenzioni sul fronte italiano?

JH: Potrei chiederti: perché non impegnarci sul fronte italiano? In verità avremmo voluto dedicarci al fronte italiano subito dopo il fronte occidentale, ma siamo stati costretti a dedicarci ad altro per problemi tecnologici. Le rocce e il gameplay che ne consegue sono più difficili da riprodurre, ma ora siamo finalmente in grado di farlo. Il fronte orientale era più semplice da riprodurre e allora abbiamo deciso di puntare prima su quello.

PER ISONZO, ABBIAMO COMPLETAMENTE CAMBIATO IL FUNZIONAMENTO DELLE CLASSI

Devo però dire che, mentre tra Verdun e Tannenberg ci fu un salto tutto sommato ridotto (il formato è quasi lo stesso), per Isonzo abbiamo completamente cambiato il funzionamento delle classi, abbiamo modificato il gameplay e il comparto grafico-tecnologico è stato notevolmente migliorato.

isonzo

TGM: Magari può suonare banale, ma vorrei chiederti della scelta del titolo Isonzo…

JH: Ovviamente per la grande quantità di libri scritti sul fiume e per il numero di vittime e battaglie (addirittura 12) che ci furono. Un’altra idea per un nome sarebbe stata ‘Caporetto’, ma non avrebbe veramente rappresentato il fronte italiano. Anche ‘Monte Grappa’ non avrebbe funzionato, perché è il nome di una singola battaglia, che non riesce a raccontare il fronte italiano. Sappiamo che i combattimenti sull’Isonzo non rappresentano il fronte sulle Dolomiti, ma ci è sembrato il nome migliore.

TGM: Avete sentito la richiesta di un gioco ambientato in Italia in età contemporanea?

JH: Sinceramente no, non abbiamo sentito molto la richiesta. Ci siamo dedicati all’Italia per svariati motivi, ma sebbene la community italiana all’interno del nostro gioco sia forte non abbiamo sentito una necessità da soddisfare.

isonzo

TGM: Siete venuti in Italia per ricercare il materiale storico? Quali sono le fonti su cui vi siete basati per la riproduzione delle divise?

JH: Certo, ovviamente. In settembre siamo scesi in Italia e abbiamo percorso il fronte italiano. Abbiamo visitato Caporetto, le Dolomiti, il Monte Piana, il Monte Grappa e molto altro. Abbiamo dovuto selezionare alcune cose e scartarne altre perché le cose da vedere sono veramente tante. Le uniformi sono molto precise e dettagliate; le abbiamo riprodotte attraverso i libri e l’aiuto dei rievocatori. Abbiamo una collezione di libri Osprey, dai quali prendiamo le divise e l’equipaggiamento, ma prendiamo i dati anche da altre fonti quali le foto storiche e l’aiuto dei rievocatori. In ogni caso, se sbagliamo qualcosa, sicuramente ce lo faranno presente e potremmo riparare alle imprecisioni, proprio come hanno fatto i rievocatori rumeni con Tannenberg.

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