Company of Heroes 3: intervista con gli sviluppatori

TGM: Company of Heroes 3 sarà il gioco più grande della serie. Avrà più unità di sempre, ci saranno i Gurkha, le Coldstream Guards, corpi speciali canadesi, e poi ovviamente l’Italia, con le sue montagne e le sue città costiere. Immagino tu abbia un bel po’ da fare per assicurarti che siano tutti rappresentati degnamente, giusto, Tristan?

TB: [ride] Sì, decisamente, anzi, la parte più divertente di tutto il progetto è stata proprio immergersi nella ricerca. Di recente ho avuto la fortuna di essere proprio in Italia, anche se non nello specifico per Company of Heroes 3.

Comunque sì, la quantità di ricerca e pre-produzione è stata davvero intensa, anche per un titolo di Relic, e quindi ci siamo davvero presi il tempo per fare i compiti a casa. Abbiamo anche il contributo dei nostri membri della comunità, uno di loro è italiano, e coinvolgiamo sempre anche lui nel co-development. Abbiamo fatto anche alcune correzioni, come per esempio l’altezza del monte Vesuvio [ride] ed è fantastico stare a parlare di dettagli simili. Forse non sarà perfetto, ma siamo sicuri di aver fatto un buon lavoro nella rappresentazione del Mediterraneo.

DL: Sì, e se per caso vedi qualcosa che non va, fallo sapere a Tristan! [ride]

TGM: Me ne ricorderò! Restando sull’argomento, nel gioco ci saranno i partigiani, che storicamente si dividevano in vari gruppi, come le Brigate Garibaldi, Fiamme Verdi e Matteotti, per esempio. Vedremo queste differenze nel gioco?

TB: Sì, queste differenze ci saranno, sia all’interno di ciascuna squadra – come ben sai, i partigiani non avevano una divisa ufficiale – sia per quanto riguarda i loro ruoli. Non posso ancora confermarti i nomi dei vari gruppi partigiani, ma ricopriranno diversi ruoli, forse David li sa meglio [ride] ma stiamo sicuramente facendo del nostro meglio per rappresentare la varietà di ruoli che i partigiani hanno ricoperto.

DL: Esatto, come hai visto nella campagna i partigiani ricoprono diversi ruoli, ma le forze italiane in sé non sono ancora completamente nel gioco. Vogliamo assicurarci di rappresentarle in maniera accurata, forse non sarà preciso al millimetro e forse non ci saranno tre o quattro sottodivisioni di partigiani, ma li rappresenteremo al meglio delle nostre possibilità, e faremo lo stesso per quelli dal lato dell’Asse. Il nostro gioco si concentra sull’autenticità, e non necessariamente sul realismo all’ennesimo livello. Vogliamo tirar fuori le parti migliori del teatro e assicurarci che siano divertenti per i giocatori.

TGM: Sì, penso che nessuno si aspetti un livello molecolare di dettaglio, ma sentire che siete interessati a cercare di mantenere queste differenze fa comunque piacere!

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