Grand Theft Auto: Vice City è uscito su PC a maggio 2003. Me lo feci comprare da mia madre solamente un paio di mesi dopo, verso luglio, solo alla fine degli esami di terza media(!). In poche righe ho già riassunto qualcosa di così lontano, e a quel titolo Rockstar ho legato un ricordo di un’estate pazzesca.
Ve lo ricordate The Gladiators: Galactic Circus Games? Gioco folle, che ho ancora a casa di mia madre da qualche parte e conservo perché su Steam o su GOG non c’è traccia di quel titolo e inutile dirlo, su sistemi operativi di questa generazione è impossibile farlo partire – e anzi, se qualcuno ha soluzioni a questo problema mi scriva in privato, in cambio donerò riconoscenza infinita e saggezza. Comunque quel titolo è stato il secondo regalo per aver passato gli esami, perché al primo posto avevo chiesto altro.
L’estate del 2003 per me è stata quella del cambio totale: ho scoperto il sesso, ho scoperto il piacere del doppio malto ghiacciato, delle serate infinite con gli amici, la spensieratezza dei 14 anni e la percezione del cambiamento del mio corpo e no, avrei scoperto i Litfiba solo un anno dopo.
Senza la potenza odierna di internet e con il supporto DVD che cominciava a prendere piede, nel salone di casa l’estate era quella di sempre, buttato sul divano, piazzarmi davanti la tv a trangugiare The A-Team e recuperare quell’infinità di DVD e alcune VHS che i miei genitori custodivano gelosamente. Se dovessi incorniciare un momento preciso dove il cinema ha preso totalmente il sopravvento sulla mia persona, mi focalizzerei su due eventi in particolare, il primo nel 1993, avevo quattro o cinque anni e i miei mi portarono a vedere Jurassic Park al cinema. Si diceva che i bambini si divertivano con i dinosauri, io invece rimasi così terrorizzato di quel dannato T-Rex quando rompe le recinzioni che quella sala buia per molto tempo è stato un tempio di paura cosmica dove non volli più mettere piede. Il secondo evento è senza ombra di dubbio l’estate sopracitata. Nel giro di pochi mesi ho recuperato tutto il recuperabile, mentre mi preparavo, boccheggiando dal caldo, alla stesura della tesina. Arrivai così disordinato all’esame orale che mi dimenticai a casa le tavole di disegno per quanto riguardava l’educazione artistica; ripiegai presentandomi in aula con un vassoio di pasticcini, cornetti e bibite gassate. Salvato per il rotto della cuffia.
l’estate del 2003 è stata quella che ho dedicato con tutte le mie forze e passioni a Grand Theft Auto Vice City
Insomma l’estate del 2003 è stata quella del passaggio dalle medie al liceo, ultimi vagiti di una libertà che pensavo sarebbe stata presa in ostaggio dalla vita adulta da lì a breve, dunque decisi di viverla al massimo. Abbasso la cresta dicendo subito che appena due mesi fa mi sono sposato, dunque mai come in questi casi Bukowski, nella sua considerazione dell’euforia dei giovani, aveva ragione da vendere. Ma in ogni caso, con mia madre avevo un accordo: superato l’esame di terza media, doveva comprarmi una copia di Grand Theft Auto: Vice City. Lei acconsentì. Personalità buffa mia madre: mi tolse di netto il disco di Metal Gear Solid quando Gray Fox taglia di netto la mano a Revolver Ocelot, bollando il gioco come violento, ma di soppiatto mi feci comprare roba come Resident Evil 2 sulla PlayStation, Vice City o Max Payne sul PC: “sembra un film” esordì mia madre mentre il buon Max in pieno bullet time hard-boiled si tuffava e riempiva di piombo i nemici davanti a se. Questi andavano bene, MGS no. Tutto perfetto. Flash FM passa Video Killed The Radio Star e già pregusto un’aria diversa. La sera prima la mia fidanzatina dell’epoca, compagna di classe, decise di spogliarsi davanti a me e io andavo in giro con la guida turistica di Vice City nella tasca dietro dei jeans che nello spogliarmi inevitabilmente cadde per terra, senza imbarazzo, ma con grande fierezza.
Non so se avete avuto la fortuna di prendere l‘edizione PC di Vice City, un vero oggetto di culto che custodisco gelosamente a casa di mia madre e che vi mostro con qualche foto qui accanto. Cofanetto dal doppio cd dove dentro c’era la classica mappa di Vice City, due adesivi mai utilizzati che varranno 0€ su eBay e gli ormai scomparsi libretti di gioco, e quello di Vice City si palesava con una forma di guida turistica di della città. I luoghi di interesse, le stazioni radio, le vie iconiche e dove la movida attirava tutta l’attenzione delle persone curiose di vita e divertimento.
Continua nella prossima pagina…
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