Antica Libreria TGM #25: The Unofficial GBA Pixel Book

C’è stato un momento, quasi un fugace istante immobile nel tempo, in cui mentre il mondo del videogioco perdeva la testa per la novità del momento, la grafica tridimensionale, una piccola consolina si faceva carico di mostrare al mondo di cosa ancora fosse capace il 2D. Erede di uno dei più grandi successi conosciuti dall’industria, il Game Boy Advance di Nintendo vedeva la luce bidimensionale in un mondo che apparentemente non aveva intenzione di tornare al passato dopo aver scoperto i poligoni. Eppure, ancora una volta, la folle scommessa di Nintendo si rivelò vincente. The Unofficial GBA Pixel Book racconta attraverso i giochi la leggendaria storia di questa console portatile fuori dal tempo.

FILE 025 – The Unofficial GBA Pixel Book

Dove trovarlo: Bitmap Books

I britannici di Bitmap Books sono ormai ospiti semi fissi delle pagine della Libreria: dall’altra parte, è fuor di dubbio che siano i publisher più interessanti nel panorama delle pubblicazioni editoriali dedicate ai videogiochi (quanto meno nelle lingue che mastico, ma se avete segnalazioni di case editrici o libri che vorreste vedere trattati in questa rubrica, segnalatecelo pure!). In questa seconda uscita della loro collana di Pixel Book, realizzata ancora una volta in collaborazione coi tedeschi di Elektrospieler dopo il precedente volume dedicato allo SNES, sotto l’occhio dei riflettori finisce dunque il GBA e i suoi coloratissimi giochi. 

La differenza principale tra questa collana è le altre pubblicazioni di Bitmap Book è rappresentata dall’impostazione grafica del volume, decisamente più esplosiva e vivace rispetto all’impaginazione classica, molto più vicina a quella di una rivista di videogiochi (a proposito, sai che TGM è anche e ancora una rivista cartacea, la seconda più longeva al mondo?), con illustrazioni a tutta pagina, box, didascalie: The Unofficial GBA Pixel Book è visivamente un’astronave che si muove secondo traiettorie imprevedibili. 

La struttura del volume prevede la consueta introduzione venata da un pizzico di nostalgia, scritta da Heinrich Lenhardt, già costellata di boxettini come quello sulla connessione via cavo tra GBA e GC, seguita da una breve digressione sulle intro più notevoli (Invader, Guru Logi Champ, Metroid Fusion, WarioWare Inc.: Minigame Mania e Harry Potter and the Chamber of Secrets), prima di lasciare la ribalta agli approfondimenti sui singoli giochi. 

Il volume è diviso per macro-generi, a loro volta suddivisi poi in categorie tematiche. Nella doppia pagina di indice (anch’essa ricca di immagini, box e didascalie, nel caso abbiate dubbi) il team chiarisce la loro scelta: troppo complicato parlare di generi puri, dove si tira la linea tra avventura e GDR?

L’impostazione grafica del volume è esplosiva, vivace e coloratissima

La soluzione dunque è quella delle macro aree, Adventures & Strategy, Platform, Action, Others, al cui interno trovano spazio categorie specifiche, come il sotto-genere dei colleziona-mostri nelle avventure. 

I giochi presi in esame sono meno rispetto ad altre pubblicazioni di Bitmap Books (come ad esempio lo splendido volume dedicato ai Run’n Gun, dove si supera la centinaia): The Unofficial GBA Pixel Book si ferma a una cinquantina abbondante, ma la platea più ristretta garantisce ad ogni titolo il dovuto approfondimento. La celebrazione è, prima di ogni altra cosa, grafica. Le doppie pagine esplodono di colori. Abbondano gli screenshot, ma il lavoro più impressionante è quello fatto sugli sfondi, ricostruiti immagino fondendo insieme decine di schermate di gioco. Decine di quadrati isometrici, pezzi di scenari di uno strategico a turni, diventano dunque un enorme campo di battaglia intorno a cui gravitano boxettini, zoom e didascalie, mentre interi livelli srotolati in orizzontale decorano le pagine dedicate ai platform.

La cura e la passione con cui è stato assemblato il materiale e l’inspiegabile allegria che esplode fuori dalle coloratissime e movimentatissime pagine di The Unofficial GBA Pixel Book compensano ogni possibile mancanza. Sfogliare il volume pubblicato da Bitmap Book riporta alla mente e alla punta delle dita quella sensazione di meraviglia e stupore che ci pervadeva da ragazzini mentre sfogliamo le riviste ancora in piedi di fronte all’edicolante, scoprendo giochi e storie mai sentite prima in quell’epoca ancora non trasmutata da internet. Non solo per la possibile scoperta di gemme sconosciute e dimenticate, ma anche per la fantasia e la ricerca nell’impaginazione.

The Unofficial GBA Pixel Book è visivamente un’astronave che si muove secondo traiettorie imprevedibili

Non ci sono due reportage uguali per struttura, ogni capitolo è studiato per esaltare le schermate del gioco e non mancano gli azzardi, come la sporadica impaginazione in verticale su doppia pagina, la trasformazione di sequenze in fumetti o l’approfondimento di interi livelli dissezionati per evidenziare segreti, chicche e passaggi nascosti. 

Con The Unofficial GBA Pixel Book, Bitmap Books ha dato alle stampe uno dei suoi libri più belli in termini di illustrazione e valorizzazione grafica del videogioco, pur all’interno di un catalogo dove l’asticella della qualità è bloccata a un livello altissimo e irraggiungibile per quasi tutti (a partire dal packaging in cui arriva a casa il volume). Solo una controindicazione: dopo una decina di pagine stavo già cercando in rete per rimediare un GBA e una manciata di giochi. Siete stati avvertiti. 

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