Commento alla conferenza E3 2016 di Microsoft – Speciale

Scrivo questa analisi a mente fredda, in un giorno denso iniziato con l’evento Xbox e proseguito con lo show di Ubisoft (e con la prima vittoria dell’Italia agli europei, momento bello assai), mentre aspetto il ritorno dei colleghi da una conference Sony nuovamente clamorosa. In effetti, quest’ultima ha rimescolato ancora una volta le carte, ma ciò non toglie che Phil Spencer e compagni abbiano fatto decisamente un buon lavoro: tanti passaggi nel gameplay dei giochi e un’intelligente alchimia di annunci e descrizioni hanno aiutato la prestazione della conferenza Microsoft, culminata in un reveal ufficiale – quello della nuova console, nome in codice Progetto Scorpio – che potrebbe rimettere in discussione le supremazie nei prossimi anni, per quanto resti incredibile il livello di comunicazione e sostanza ludica da parte di Sony.

GAMES, GAMES, GAMES!

Accanto a me, il buon Claudio si è esaltato di brutto per il primo video ufficiale di Forza Horizon 3, e belle sensazioni sono arrivate a entrambi per il filmato di gameplay di Gears of War 4, estremamente classico ma “ignorante” al punto giusto. Accanto, poi, a titoli piccoli ma interessanti come We Happy Few (intrigante adventure in soggettiva, con una storia distopica dalle parti di Burgees) o Sea of Thieves (action con galeoni e pirati, particolarmente orientato all’aspetto social), e ad altri annunci ben più commercialmente rilevanti come Halo Wars 2, Dead Rising 4 (torna Frank West, in quello che sembra un godibile “sunto” di tutta la serie, dai centri commerciali infestati alle mattanze stradali), State of Decay 2, Scalebound e altri ancora, solo per citare le esclusive temporanee o totali, l’attenzione si è stretta sulla filosofia di Microsoft nello stringere le fila delle proprie creature, e nel fatto di volerlo fare – rispetto allo scorso anno – con molta più forza e organicità.

forza horizon 3 news e3 2016

è stata sottolineata con forza l’iniziativa Xbox Play Anywhere, insieme allo stretto rapporto con Windows 10

Come ampiamente previsto è arrivato l’annuncio ufficiale di Xbox One S, compatta nonché molto bella da vedere, e allo stesso tempo è stata sottolineata con forza l’iniziativa Xbox Play Anywhere, insieme allo stretto rapporto con Windows 10, al singolo acquisto dei giochi per fruirli su PC e console, al cross platform e all’unificazione dei servizi di Xbox Live, in un fuoco di fila di comodità e innovazione che, probabilmente, in un passato alternativo avrebbe aiutato Microsoft a non perdere la sfida di questa generazione. D’altra parte, lo spazio per migliorare è ampio e importante anche oggi, magari per preparare la strada verso il futuro: la presenza di Carmack per illustrare le novità di Minecraft, la closed beta solo Xbox One di Gwent (estensione stand alone del bellissimo card-game di The Witcher 3) e tutto quanto detto fin qui fanno parte di una visione che unisce stili e proposte del “buon giocare”, in preparazione dell’avvento più atteso e potenzialmente deflagrante. Quello di Project Scorpio, naturalmente, previsto per la fine del 2017.

CONVERGENZE

Il percorso non sarà comunque facile, come ben dimostrano i risultati della conferenza Sony, ma le tempistiche sono un punto a favore di Microsoft: “la console più potente mai prodotta”, come l’ha definita Spencer, avrà il tempo di prendere le misure sulla concorrenza, persino sul supporto e l’apertura “universale” di Win 10 e Scorpio alla VR, e sarà preceduta da un periodo di fidelizzazione legato anche a fattori apparentemente banali, come le vaste possibilità di personalizzazione del nuovo controller Xbox One, per costruire un’offerta unica e un rapporto privilegiato con la piattaforma PC che, ovviamente, Sony non potrà mai vantare, almeno non con la stessa profondità.

project scorpio news e3 2016

Per quanto sia difficile pensarlo, il mondo potrebbe nuovamente cambiare

D’altra parte, ai tempi di Xbox 360 e PS3 nessuno si sarebbe aspettato il plateale ritorno alla supremazia da parte di quest’ultima, con una generazione segnata dall’inizio alla fine. Per quanto sia persino difficile pensarlo, il mondo potrebbe nuovamente cambiare, anche per chi come me non ha mai parteggiato per nessuna fazione. Anzi, per la verità ho sempre adorato il PC gaming, ed è per questo che il mio umore, oggi, è un misto di curiosità e persino di rabbia, per tutti gli anni in cui fare meglio sarebbe stato possibile.

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