Sunday Gold – Recensione

PC

Uno scassinatore, una scaricatrice di porto e un nerd entrano in un bar. Non è una barzelletta ma l’inizio di Sunday Gold, e i tre stanno progettando il colpo del secolo.

Sviluppatore / Publisher: BKOM Studios / Team17 Prezzo: 21,99 euro Localizzazione: Interfaccia e sottotitoli Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: 13 ottobre 2022

In una Londra distopica nella quale disoccupazione e miseria dilagano senza sosta e lo sport più seguito è praticato da cani da combattimento mutanti, anche dei ladri falliti possono diventare eroi. In Sunday Gold, mix tra adventure, RPG e fighting game a turni, sviluppato da BKOM Studios e distribuito da Team17, un furto di informazioni nel quartier generale di una multinazionale prenderà una bruttissima piega, assottigliando il confine tra il bene e il male.

SUNDAY GOLD, UN TRIBUTO A GUY RITCHIE?

L’ambientazione londinese, i protagonisti mezzi delinquenti troppo sgangherati per non risultare simpatici, e lo stile narrativo pieno di esasperati stereotipi ci trasportano in un’atmosfera che pare tratta da un film di Guy Ritchie, come Snatch o The Gentlemen. Il furto al museo meticolosamente pianificato da Frank e Sally fallisce miseramente, ma l’erba cattiva non muore mai ed eccoli nuovamente a pianificare spedizioni scellerate per raggranellare qualche soldo, aiutati da un sistemista mentalmente instabile. So benissimo che tutti i sistemisti sono mentalmente instabili, ma Gavin sente delle voci dentro la testa ed è anche un esperto di esplosivi, quindi meglio assicurarsi che non si agiti troppo. Intrufolarsi nottetempo nel quartier generale della Megaditta del bilionario Kenny Hogan e uscirne vivi metterà alla prova la nostra materia grigia.

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Nervoso, necrofobo e paranoico. Ma Gavin ha anche dei difetti.

UN ADVENTURE A TURNI

Da gamer vecchio decrepito adoro il genere adventure, ma riconosco che non è facile, al giorno d’oggi, digerire un gameplay che da troppi anni non si evolve: per triggerare l’evento A, bisogna recuperare gli oggetti B e C che si trovano dietro le porte D e E, apribili con gli interruttori F e G, e potrei consumare tutto l’alfabeto elencando la cascata di task che portano i giocatori a trascinarsi da un angolo all’altro della mappa, combinando per la centesima volta a casaccio gli item dell’inventario e scandagliando il monitor pixel per pixel alla ricerca di qualcosa che sblocchi la situazione. Cosa avranno escogitato a BKOM Studios per dare un twist a questo sistema e rendere Sunday Gold appetibile a un pubblico più vasto? I punti azione.

GUARDARE MA NON TOCCARE. OPPURE PAGARE

Nella vita reale, non mi costa nulla descrivere sommariamente un oggetto, ad esempio una lavatrice. In due secondi posso dirvi che è bianca, grande e con un display touch. Il discorso cambia se provo a metterla in moto, dovendo prima accenderla, selezionare il programma e fare il carico.

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Si mette male per quella guardia.

E lo stesso principio è stato riproposto nel gioco. Esaminare gli oggetti non consuma punti azione. Interagire con essi invece sì, a seconda della complessità degli ordini che impartiamo. Una volta che il trio non può più combinare nulla, bisogna terminare il turno, dando la possibilità al nemico di muoversi.

 È necessario assegnare i compiti giusti alle persone giuste

Si aprono dunque scenari strategici nei quali decidere se sia necessario forzare quella serratura o spostare quell’armadio proprio adesso, rimanendo a secco di punti azione, anche se sarebbe invece più prudente chiudere il turno con una piccola riserva da utilizzare in caso venissimo beccati dalle guardie. Inoltre, essendo ognuno dotato di abilità specifiche, è necessario assegnare i compiti giusti alle persone giuste, per non trovarsi con il nostro nerd ormai inutilizzabile proprio quando avremmo bisogno di lui per hackerare un computer.

CI SI PICCHIA COME IN UN JRPG

Nel malaugurato ma frequente caso ci trovassimo alle prese con guardie, robot sentinella, o gentaglia varia pronta a farci la pelle, il gameplay vira verso i combattimenti in stile JRPG, con le due squadre l’una di fronte all’altra. Una coda determina chi è il primo ad agire, finendo poi ultimo per lasciar spazio al secondo, al terzo e così via. Qui tornano molto utili gli eventuali punti azione risparmiati, da spendere per attaccare o utilizzare combo esclusive di ciascuno dei personaggi. In alternativa dobbiamo chiuderci in difesa e saltare un turno rimanendo in balia degli eventi.

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C’è generalmente buona scelta di opzioni per malmenare i nemici.

Armi, stili di attacco, cure, buff, resistenze e vulnerabilità sono i protagonisti di questa fase, che non va vista come un mini-game ma come parte integrante dell’esperienza a Sunday Gold. Per quei due o tre che ancora amassero i mini-giochi, azioni come l’hacking o il lockpicking li chiamano in causa. Su, dite “evviva”.

MUOVIAMOCI, CHE SONO NERVOSO

Per evitare che si adotti una strategia troppo difensiva compiendo poche azioni per turno in modo da avere sempre una riserva di punti da utilizzare in combattimento, è stata introdotta una barra dell’autocontrollo, che scende al permanere in territorio ostile, portando i nostri eroi sull’orlo dell’esaurimento come in Darkest Dungeon. Un PG stressato potrebbe non riuscire a eseguire gli ordini, o addirittura cercare di uccidere i compagni. Vi consiglio di tenere d’occhio Gavin, il più propenso a sclerare.

EXPARE UCCIDENDO E RISOLVENDO

Un sistema di esperienza da guadagnare vincendo gli scontri e risolvendo enigmi raggruppati in quest primarie e secondarie ci permette di livellare e guadagnare punti abilità da spendere in perk utili sia nei combattimenti che nell’adventure stesso.

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Sally mena come un fabbro di Ironforge.

Possiamo ad esempio crescere Frank per essere più letale con le armi da fuoco o più abile nello scassinare serrature, o ancora in grado di evidenziare gli oggetti con i quali interagire. Meglio rendere Sally una provetta healer o aumentarne la forza per spostare pesantissimi oggetti? Ognuno sperimenterà le proprie build. Io ho preferito rischiare qualcosa in più nei combattimenti pur di semplificarmi la vita con i mini-game e levarmeli di torno in fretta. Peccato.

SORRIDI, SEI SU CANDID CAMERA

Dal punto di vista artistico Sunday Gold ha personalità da vendere, proponendo una grafica in stile comic book con inquadrature tratte da ipotetiche camere di sorveglianza. I personaggi non camminano ma si spostano in fast forward verso la destinazione selezionata, nobile stratagemma per evitare di costringerci a guardarli passivamente mentre raggiungono il puntatore del mouse. Un ottimo parlato completa l’offerta, e la storia è interessante da seguire anche se si riesce a completare senza alcuna difficoltà. Ma è soprattutto per il coraggio di portare un po’ di novità in un genere in crisi di idee che dobbiamo ringraziare BKOM Studios.

In Breve: Sunday Gold è un riuscito mix tra un adventure punta e clicca e un gioco di combattimento a turni, con un pizzico di gioco di ruolo. Presi individualmente, questi tre componenti non sarebbero memorabili: enigmi risolvibili con trial and error, sparatorie non molto varie e build dei personaggi molto semplice. Combinati assieme invece rappresentano una riuscita alchimia in grado di trasmutare dei metalli non così preziosi in oro. I difetti diventano meno visibili, i limiti appaiono più lontani e uno dei generi di gameplay più difficili da innovare potrebbe ritrovare una nuova giovinezza.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Un adventure 2D non causa alcun grattacapo nemmeno alle macchine più vetuste, e il 3D dei combattimenti è lowpoly quando basta per non mettere nemmeno in moto la ventola.

 

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Pro

  • Artisticamente ben realizzato / Personaggi carismatici / Un adventure che prova a innovare, e ci riesce.

Contro

  • Gli adventurer hardcore lo troveranno molto facile / I minigiochi dovrebbero essere vietati per legge.
8

Più che buono

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