Appassionati del franchise di Synduality, abbandonate ogni speranza: Echoes of Ada è un boccone davvero amaro da mandare giù. Sicuramente qualcuno lo troverà buono, parliamo di un pianeta Terra dove la gente prende il caffè senza zucchero, ma insomma, qui sembra sia mancato tutto il buon senso nell’andare a costruire la migliore esperienza per l’utente. Ma andiamo con ordine.
Sviluppatore/Publisher: Game Studio/Bandai Namco Prezzo: €39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Co-op Online PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, Xbox Series S/X
SYNDUALITY ECHOES OF ADA, UN PO’ DI STORIA
Synduality è un franchise con un world building che non urla certo per originalità, ma si è saputo difendere con forte coerenza nella storia narrata, come nel mondo proposto e le personalità che mette al centro della storia.
Va detto che se non conoscete nulla del franchise, nel gioco ci sarà modo di addentrarsi nella storia grazie a piccoli schemi, partendo dal presupposto di essere in media res: dopo il quasi annientamento della razza umana a causa della pioggia velenosa denominata Lacrime della Luna Nuova, i superstiti emergono dalle installazioni sotterranee da dove si erano rintanati per tornare in superficie.
Il pianeta Terra ora è mutato, ricco di creature poco amichevoli, ma grazie alla pioggia, nel tempo, ha cominciato a proliferare una particolare risorsa, i cristalli AO. Come Drifter, accompagnati dal Magus, una IA, guideremo possenti mech per emergere, raccogliere risorse, sconfiggere nemici per poi tornare indenni alla base. Tutto sempre evitando la pioggia letale o altri Drifter che hanno deciso di dedicarsi alla vita da brigantaggio.
UNA STRUTTURA SOLIDA
Nella struttura, quanto nella realizzazione o nelle meccaniche, Synduality è un titolo forte di un certo tipo di esperienza, pur attingendo a dei generi già conosciuti al pubblico. L’identità principale è infatti da extraction shooter, a cui fa da cornice meccaniche simili ad un Monster Hunter. Lo scopo di ogni sessione è appunto quella di emergere in superficie, portare a termine le diverse missioni e obiettivi proposti e poi cercare di ritornare alla base indenni, ricchi del bottino che abbiamo ottenuto. Queste sessioni di gioco hanno un tempo delimitato dalla natura del mech: i primi, quelli base che avremo a inizio gioco, sono dotati di una batteria di circa venti minuti, ma potenziandoli o acquisendone di altri, la batteria aumenterà, donandoci più tempo a supporto delle nostre missioni.

La personalizzazione del Mech è riservata a tre parti: gambe, braccia e busto principale. Decisamente poco.
E in caso di sconfitta? Qui viene il bello: perderete tutto come ovvio che sia, ma il gioco dimostra sin da subito la sua vera natura. Oltre che a perdere il bottino, perderete anche il vostro mech, motivo per cui, per cominciare una nuova partita, a meno di non avere abbastanza valuta da gioco per comprare un nuovo mezzo, dovrete ricominciare con il mech di base, un catorcio di prima classe, debolissimo e che esploderà dopo appena tre o quattro colpi ricevuti. Come ovviare a questa situazione se sarete già ad un livello Drifter alto e dunque non avete voglia di ricominciare dalla classe pivellino? Mettere mano al portafoglio.
NO MONEY, NO PARTY
Synduality ha un sistema di monetizzazione invasivo, che supera facilmente la più classica di idea che potrete avere del concetto pay to win. Proprio grazie a questo suo essere estremamente punitivo nelle conseguenze della sconfitta, l’unico modo per tornare subito in carreggiata ed essere all’altezza del mondo esterno, è spendere denaro reale per dimezzare subito il divario.
A questo bisogna aggiungere che, al momento, Synduality non presenta particolari obiettivi appetibili per collezionare ulteriori ore di gioco. Le missioni principali si svolgono attorno a delle richieste decisamente basilari, quali raccogliere un tot di cristalli o determinate risorse, oppure peggio quelle missioni – e ricordo essere missioni principali – che richiede di usare la super del nostro mech, attivata dal Magus, uno specifico numero di volte, o di sconfiggere un tot di nemici con un’arma specifica. Insomma, il tedio fatto obiettivo.
il sistema di monetizzazione è estremamente invasivo, palesando la sua natura da pay to win
Ma ancor di più, tutto il comparto narrativo si sviluppa con una lentezza davvero difficile da descrivere a parole. Passerete decine e decine di ore a cercare di sopravvivere, dannarvi per la sconfitta, a cui poi aggiungere anche tutte le risorse necessarie dedicate al diretto upgrade del nostro bunker (anche qui, spesso spacciate per missioni principali). È ostico entrare nelle corde del gioco, e c’è anche un po’ di rammarico proprio per il potenziale, specialmente sul fronte cooperativo e multiplayer, che viene annientato da una scelta scellerata, come quella di rendere il gioco un palese pay to win, uccidendo ogni forma di intrattenimento.
Il modello è sbagliato, i contenuti sono scarsi, la struttura regge. È altamente difficile sbilanciarsi su questo titolo, che almeno viene venduto ad un prezzo relativamente ragionevole. Potrebbe risollevarsi in futuro, ma quello shop così invadente difficilmente verrà eliminato dall’economia del gioco. Diamo un minimo di beneficio del dubbio, ma al momento rimango estremamente dubbioso, allo stato attuale del gioco, in un possibile cambio di rotta.
In breve: Synduality: Echoes of Ada non è neanche un brutto gioco, almeno all’apparenza, ma dopo aver macinato diverse ore, si svela la sua natura, con una progressione lentissima, la mancanza di obiettivi appaganti e un sistema di monetizzazione pay to win estremamente invasivo, che va ad annientare ogni tipo di intrattenimento. È giusto che uno studio e un publisher provi a piazzare un titolo in un mercato con un certo tipo di appassionati, come quello degli extraction shooter con le contaminazioni giuste, ma tutta la politica applicata è decisamente fuori focus, con un gioco che punta al profitto, proponendo pochissimo.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, come gira: Qualche indecisione sulla stabilità dei server, sia in solo che in co-op, che si è risolta nei giorni successivi dell’EA. Per il resto, il gioco viene eseguito senza sbavature tecniche.