Il successo raccolto da Tales of Arise e dalla controversa remastered di Tales of Symphonia ha evidentemente convinto qualcuno in casa Bandai Namco che fosse il caso di restaurare altri capitoli della serie per renderli disponibili su piattaforme di corrente generazione. Non a caso la serie Action JRPG vive una nuova vita da quando al timone si trova il producer Yusuke Tomizawa, e questo Tales of Graces F Remastered dovrebbe essere il primo passo di una lunga serie di riproposizioni, tra capitoli conosciuti e inediti in Occidente.
Sviluppatore / Publisher: Bandai Namco Prezzo: € 39,00 / Localizzazione: Testi Multiplayer: Locale fino a 4 giocatori PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam, Epic), PS5, PS4, Nintendo Switch, Xbox Series S|X Data di lancio: 17 Gennaio
Il caso di Tales of Graces F Remastered è particolare, poiché si tratta tecnicamente di un’ulteriore rimasterizzazione: il videogioco, nato su Nintendo Wii, venne già ripubblicato in una versione espansa in esclusiva per PlayStation 3. Il passaggio tecnico dall’era PS3, curato da un team giapponese familiare con il titolo originale, è di qualità encomiabile su tutte le piattaforme (con riserva su Switch e i suoi 30 fps e del leggero screen-tearing nell’introduzione animata su PS5); questa precisazione è d’obbligo considerando che Tales of Symphonia Remastered venne invece affidato al team rumeno di Bandai Namco, con risultati ancora oggi discussi dagli appassionati.
E, in effetti, c’è poco da criticare in questa nuova versione: l’universo di Ephinea si apre su foreste di smeraldo e cieli cerulei, portandoci ancora una volta a vestire i panni di Asbel Lhant, primogenito della nobile famiglia che governa la regione di Windor. Lo slogan utilizzato nella campagna marketing giapponese ricordava che questo capitolo di Tales of gravitava attorno alla “scoperta della forza che serve a proteggere gli altri”, un tema che permea l’intera sceneggiatura e ne caratterizza le fasi chiave.
UNA PROMESSA ETERNA
La storia segue i protagonisti fin dall’infanzia, quando, ancora bambini, trovano la giovane Sophie, una misteriosa ragazza affetta da amnesia che sembra non conoscere nulla del mondo attorno a sé. Un salto temporale coincidente con la sua scomparsa dà il via a un racconto di formazione che investiga le dinamiche relazionali tra vecchi amici cresciuti assieme per poi perdersi per cause di forza maggiore. Il gioco affronta anche temi come l’elaborazione del lutto e l’accettazione di responsabilità legate al proprio lignaggio a scapito della propria realizzazione personale. Mentre gli equilibri politici del regno vengono improvvisamente scossi dalla prematura morte del re, il gruppo si arricchisce di nuovi volti, e, come è solito per la serie, l’esplorazione delle relazioni tra i compagni di viaggio rappresenta il fiore all’occhiello dell’intera esperienza.

Per quanto la conta poligonale lasci a desiderare, lo stile grafico adottato in principio da Bandai Namco risulta ancora piacevole alla vista.
Il tutto è narrato con un gusto zuccherino vicino al genere “shojo” (dedicata al pubblico adolescenziale femminile), scelta stilistica enfatizzata anche dal character design d’eccellenza della compianta illustratrice Mutsumi Inomata. Tornano come di consueto le “skits”, scenette opzionali che possono essere attivate quando rese disponibili per esplorare in modo ancora più approfondito le dinamiche sociali tra i membri del gruppo; il nostro consiglio è quello di dedicare loro grande attenzione, essendo fondamentali per la caratterizzazione dei volti principali. Ma Tales of Graces F rimane estremamente rilevante soprattutto per un’altra caratteristica fondamentale: il suo eccellente sistema di scontri. Le Arti, tipiche tecniche di combattimento della serie, vengono qui distribuite su due pulsanti e, ad ogni esecuzione, corrisponde un crescente dispendio di punti CC (Chain Capacity). Dimenticatevi i tipici punti magia dei JRPG: in Graces F tutte le azioni – incluso il movimento libero nell’arena di battaglia – devono sottostare alla rigida sottrazione di questi preziosi punti. Questo sistema, che potrebbe sembrare limitante, è invece bilanciato dal costante recupero di punti CC attraverso l’oculato utilizzo di mosse evasive e dalla concatenazione certosina di colpi sfruttando i due stili di combattimento a disposizione di ogni personaggio.

Come di consueto, la narrazione è inframezzata da scene animate prodotte da Production I.G., fini ad evidenziare i passaggi più importanti della linea narrativa principale.
Il videogioco fornisce suggerimenti su come affrontare nemici e situazioni diverse, rendendo il gameplay approcciabile, mentre la difficoltà è modificabile in qualsiasi momento tramite le opzioni.
Tales of Graces F rimane estremamente rilevante soprattutto per un’altra caratteristica fondamentale: il suo eccellente sistema di scontri
CRESCERE INSIEME
A ciò si aggiungono un sistema di crafting e potenziamento dell’equipaggiamento basato sulla creazione di gemme con effetti passivi, ma anche minigiochi, la possibilità di cucinare durante le battaglie (!) e una meccanica dedicata ai titoli: questi possono essere raccolti col prosieguo dell’avventura o come ricompensa per i virtuosismi conquistati in battaglia; una volta equipaggiati, permettono di apprendere nuove arti, costumi ed effetti passivi, e ad ogni livello acquisito aggiungono bonus di spessore. Se portati al livello massimo, potenziano permanentemente il personaggio, e la loro varietà consente una personalizzazione approfondita dello stile di gioco – anche considerando che ogni personaggio presenta meccaniche uniche e titoli dedicati. Tutte queste attività si intersecano in modo armonioso e la sensazione di crescita e gratificazione rimane costante.

Fin dal suo debutto, Sophie si è assicurata la simpatia degli appassionati della serie, tanto da rimanere sempre tra le prime posizioni nei sondaggi di gradimento.
Tales of Graces F Remastered include tutti i contenuti della versione PS3, il doppiaggio giapponese (prima inedito) e la maggior parte dei DLC a pagamento dell’epoca, tra cui costumi e scenette aggiuntive. Questa versione permette anche di accedere al grade shop fin dall’inizio dell’avventura, con opzioni che in passato erano riservate al New Game +: si può aumentare o diminuire la difficoltà andando a regolare il guadagno di esperienza e denaro al termine dei combattimenti, modificare il costo della merce nei negozi e persino aumentare la velocità di esplorazione (funzione caldamente consigliata). L’interfaccia è stata rivista e ora segnala chiaramente dove recarsi per avanzare nella storia, avvisando anche della presenza di eventuali eventi a tempo. Tecnicamente rimane una produzione figlia dell’hardware della Wii, ma gli sforzi congiunti della direzione artistica e del team dietro la rimasterizzazione offrono un’esperienza di gioco estremamente piacevole. La regia delle scene cinematiche è ben curata, con momenti che sembrano usciti da una serie animata, mentre le animazioni sono generalmente molto espressive e frutto di sessioni di motion capture.
In Breve: Tales of Graces F Remastered è un must per i fan della serie e una grande occasione per chi vuole avvicinarsi al franchise con uno dei suoi capitoli più tecnici e appaganti. Sebbene sia evidente l’origine Wii del titolo, le migliorie della remaster e il sistema di combattimento raffinato lo rendono un’esperienza coinvolgente anche per i giocatori moderni. La direzione artistica zuccherina e la dolcezza narrativa che permea l’intera opera potrebbero risultare divisive, ma rimane senza ombra di dubbio un titolo consigliato a tutti gli amanti degli Action JRPG, soprattutto per il prezzo competitivo.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come gira: Risoluzione video a 4K e 60 frame-per-second granitici.