Quando cerco una recensione di un prodotto tecnologico, la prima cosa che mi dà noia è che chi scrive l’articolo si perde in migliaia di caratteri di preambolo, come se fosse necessario occupare la pagina con la storia del marchio, la data di annuncio o la politica aziendale del produttore. Evitiamo, ché sono tutte cose che potete trovare con Google e siete qui solo per sapere se, e in che misura, le Turtle Beach Stealth 700 valgono i vostri soldi (e al momento siamo sui 149 euro più spiccioli, mica noccioline). Partiamo dalle feature che le contraddistinguono:
- 100% wireless su One, con dongle USB e cavo ottico su PS4, ma con ingresso per un jack da 3,5” che le rendono cablabili in caso di batterie scariche;
- Bluetooth e possibilità di connettersi contemporaneamente a console e smartphone;
- Surround Sound DTS Headphone:X 7.1 con riduzione attiva del rumore (ANC);
- cuscinetti in doppia spugna rivestiti in similpelle con alleggerimento ProSpecs™ per facilitarne l’utilizzo a chi indossa gli occhiali;
- altoparlanti da 50mm e controllo audio indipendente per chat e bgm;
- microfono flip-up con attivazione del mute tramite ritorno in sede;
- tecnologia Superhuman Hearing™ per aumentare il volume dei suoni più delicati come il calpestio dell’erba;
- settaggi audio tramite l’app Turtle Beach Audio Hub su smartphone e PC;
- autonomia di 10 ore (dichiarate, secondo le mie prove un paio di meno) con ricarica tramite cavo USB.
COME SUONA?
Tornando quindi alla domanda “meritano o no?”, posso subito dire che la risposta è a cavallo tra il “sì” secco e il “se non le uso prevalentemente per giocare, posso trovare altro a prezzo inferiore”. Ecco: tutto sta nel come siamo abituati a usare delle cuffie, ma ci arriviamo. Partiamo invece con una panoramica qualitativa sulla risposta audio. Pochi preamboli: indossandole sembra di essere paracadutati nell’azione. Ho testato le Turtle Beach Stealth 700 con Call Of Duty WWII, Destiny 2 e un titolo meno caciarone come Inside, e devo ammettere che nemmeno l’impianto home theatre 2.1 che uso quando sono in casa da solo mi ha dato lo stesso feedback. Vuoi perché il suono in cuffia ti avvolge maggiormente, vuoi perché – grazie all’opzione di cancellazione attiva del rumore – si viene di fatto isolati dalle distrazioni esterne, la sensazione è quella dell’immersività totale. L’active noise control è gestito da due piccoli microfoni posti all’esterno dei padiglioni, e si attiva con una semplice pressione di un bottone: molto efficace, devo ammetterlo, tanto che da quando l’ho attivato non sono più tornato indietro. Certo, è successo che mi chiamassero dalla stanza a fianco e io non sentissi nulla, ma oh… sto giocando!
La spazialità del suono è fuori discussione, con bassi profondi e alti “sfrigolanti” (sul sito di Turtle Beach scrivono così, ed effettivamente è così, quindi gli copio l’aggettivo), mentre ho notato meno performante la resa del parlato, che a volte risulta essere più basso, ovattato e leggermente metallico. Nel complesso, però, il surround a 7.1 canali fa egregiamente il suo lavoro, con esplosioni, bgm ed effetti ambientali riprodotti in maniera magistrale. La tecnologia Superhuman Hearing, invece, mi ha lasciato indifferente, nel senso che aumenta gli alti e il volume dei suoni che solitamente restano in sordina, come il rumore dei passi o quello delle foglie mosse dal vento, ma immagino che per chi giochi a livello competitivo possa tornare utile sentire con maggior enfasi il nemico avvicinarsi alle spalle.
FILM, MUSICA E CHIAMATE
Qui la necessità di spendere 149 euro per le Turtle Beach Stealth 700 si fa meno rilevante, dato che non ho notato differenze che possano giustificarne l’acquisto rispetto alle mie vecchie ma sempre valide Creative Sound Blaster TACTIC3D Alpha del 2012, che non dispongono certo del suono multicanale paragonabile a quello del DTS Headphone:X 7.1. Vero è che se per la voice chat redazionale non ho notato proprio alcuna differenza, sia l’ascolto della musica che la visione di un film risultano molto caldi e avvolgenti, fatto salvo anche in questo caso un sensibile ovattamento della voce che non sono riuscito a risolvere nemmeno tramite l’app proprietaria, che in teoria dovrebbe consentire di scegliere il settaggio corretto per ogni tipologia di fruizione. Da segnalare, però, una profondità dei bassi davvero convincente, così come l’efficacia dei 7.1 canali che su PS4, collegata tramite dongle all’uscita audio ottica, mi ha permesso la visione di Episodio III sentendomi catapultato nell’universo di Guerre Stellari, con i colpi dei folgoratori imperiali che mi passavano dietro la testa. La possibilità di connettersi wireless alla console e, contemporaneamente, in Bluetooth allo smartphone è una grande feature che, durante la settimana di prova, mi è tornata utile in diverse occasioni.
MATERIALI E DOTAZIONE
Le Turtle Beach Stealth 700 sono delle belle cuffie anche da un punto di vista estetico. Hanno un peso considerevole – poco meno di 300 grammi – e la sensazione che danno tenendole in mano è di un prodotto solido, ad eccezione del sistema a incastro e rotazione che permette ai padiglioni di ruotare di 90°, il cui peso sembra addirittura flettere l’archetto, che in ogni caso è sufficientemente duro da far aderire perfettamente i cuscinetti morbidi alla zona intorno alle orecchie. Ho trovato il doppio controllo del volume – audio e chat – piuttosto scomodo, a causa di rotelle molto piccole su cui è difficile fare presa, mentre i tre pulsanti che regolano accensione, Bluetooth e Superhuman Hearing sono gommati e molto ben fatti.
Le Turtle Beach Stealth 700 sono delle belle cuffie anche da un punto di vista estetico
CONCLUSIONI
Le Turtle Beach Stealth 700 sono delle cuffie eccezionali per un videogiocatore che vuole godere di un comparto sonoro di una certa qualità. Connettività wireless e Bluetooth garantiscono poi una fruizione in mobilità, senza rinunce. Il microfono flip-up è poco ingombrante, facile da zittire e gestito con un volume dedicato. A livello di feature, la riduzione attiva del rumore permette di isolarsi dal contesto, il Superhuman Hearing alza il volume e gli alti dei rumori più sottili (cosa che torna utile in giochi competitivi per non essere presi alle spalle senza accorgersene), mentre il Surround Sound DTS Headphone:X 7.1 garantisce un audio voluminoso, con bassi di grande spessore. Se a questo ci aggiungiamo che sono pensate per chi indossa gli occhiali (grazie al doppio cuscinetto ProSpecs) e che hanno un ingresso da 3,5” per collegarle via cavo qualora fossero scariche le batterie, il quadro è di un prodotto fatto come si deve. La decisione di spendere 149 euro per portarsele a casa dipende da quanto sofisticato è ciascun videogiocatore, dato che delle peculiarità appena elencate si può fare tranquillamente a meno… e di sicuro sono inutili se usate soprattutto per guardare film o ascoltare musica. Io, personalmente, vorrei non dovermene separare più.