HP OMEN X 17-AP001NL - Recensione

OMEN X Laptop_Heroic_ImmersiveDesignNella scala sociale dei notebook da gioco, i “desktop replacement” occupano perentoriamente la fascia più alta, e del resto non potrebbe essere diversamente. Grossi, veloci, pesanti, dotati di schermi ampi e di tastiere comodissime, costano spesso il doppio di un PC da scrivania di pari potenza ma, per l’appunto, offrono lo stesso livello di prestazioni e si possono portare in giro, sebbene con difficoltà. Omen X 17 di HP rientra di diritto in questa fascia, e c’è un solo modo per descriverlo: imponente, sotto ogni aspetto.

Omen X 17 è lungo 55 centimetri, largo 37 e spesso 6. Pesa poco meno di 5 Kg, a cui però va aggiunto altro mezzo chilo di alimentatore – quest’ultimo, in altre parole, pesa come un portatile ultraleggero nella sua complessità – e pertanto non è l’oggetto più comodo da trasportare. A meno che non vi dilettiate nel sollevamento pesi, difficilmente lo portereste volentieri tutti i giorni con voi al lavoro; tuttavia, è sicuramente più facile da portarsi appresso a casa di un amico (o a un LAN-party) di un intero PC da scrivania. Quando lo si estrae dalla scatola si resta subito colpiti dalle sue linee aggressive e dagli effetti luce: la X che si illumina sulla scocca, la scritta OMEN e il logo sul lato inferiore del display… tutto lascia intendere che non ci troviamo di fronte a un portatile qualsiasi, e del resto non potrebbe essere altrimenti visto che costa la bellezza di 4.000 (quattromila) euro. Soldi che Omen X ripaga offrendoci uno schermo 4K da 17,3” a 60Hz (o, se preferite, un Full HD dalla medesima diagonale, ma con una frequenza di refresh di 120 Hz), una tastiera meccanica completa con retroilluminazione RGB e una dotazione hardware di tutto rispetto: processore centrale Intel Core i7 7820 HQ, scheda video GeForce GTX 1080, 32 GB di RAM, due dispositivi di storage di cui un drive M.2 ad altissima velocità per il sistema operativo e un hard disk tradizionale da 1 terabyte per i dati. Anche sul lato della connettività non si scherza: oltre alla porta Ethernet da 1 Gbps “ottimizzata per i giochi” e ai ricetrasmettitori wi-fi e Bluetooth, questo portatile offre anche due porte USB 3.1 di tipo C, tre USB 3.0, una porta Thunderbolt e una presa HDMI. Insomma, c’è davvero tutto ciò che potremmo umanamente desiderare da un computer, e forse anche qualcosa di più.

LA COMBO PERFETTA

Il motore destinato a macinare frame su frame ogni secondo è, come detto, composto da un’accoppiata d’eccezione: il velocissimo processore Intel Core i7 7820 e la GPU dedicata GeForce GTX 1080. Il primo è un quad-core da 2,9 GHz che, in modalità turbo, può raggiungere i 3,9 GHz. Volendo, il software di HP permette anche di overcloccarlo ulteriormente ma, dato che gli eventuali danni da surriscaldamento per overclock non sono coperti dalla garanzia, ritengo personalmente questa pratica del tutto sconsigliabile. Il processore è dotato di Hyperthreading e, pertanto, espone 8 core virtuali al sistema operativo e può eseguire altrettanti processi contemporaneamente; dispone di istruzioni avanzate per la virtualizzazione (che come al solito vanno attivate da BIOS, o VMware e simili non funzioneranno) e ha 8 MB di cache, per un valore di TDP pari a 45 Watt.

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La scheda video è una GeForce GTX 1080, tutt’oggi la migliore che potreste trovare su un portatile

La scheda video è una GeForce GTX 1080, tutt’oggi la migliore che potreste trovare su un portatile e, grazie ai suoi 2.560 stream processor, può tranquillamente visualizzare qualsiasi videogioco moderno con la massima fluidità, nel range di risoluzioni fra i 1920×1080 e i 2650×1440 pixel. In diversi casi può spingersi anche ai 3840×2160 nativi del pannello 4K, ma non tutti i giochi possono reggere tranquillamente quella risoluzione. In ogni caso, il display è dotato di tecnologia G-Sync, e può quindi sincronizzare il suo refresh alla frequenza di uscita della GPU per mitigare i problemi di tearing. I benchmark, sotto questo aspetto, sono eccellenti: i 14.527 punti totalizzati con il test Fire Strike di 3D Mark non lasciato spazio a dubbi sulla sua potenza, ma è soprattutto la fluidità effettiva dei giochi a lasciare il segno. Delle applicazioni da ufficio non è neanche il caso di parlarne: non c’è davvero nulla in grado di impensierirlo, soprattutto se si considera la quantità di RAM a disposizione, ben 32 GB di DDR4 da 2,8 GHz! Quanti di noi hanno così tanta memoria, e così veloce, sul proprio PC?

I DISCHI

Il compito di preservare i dati è affidato a due diverse unità: un drive M.2 Samsung 960 NVMe da 256 GB per il sistema operativo (e i programmi usati più spesso, mi verrebbe da aggiungere), e un hard disk HGST HTS721010A9E630 da 1 terabyte per i dati (e per la libreria di giochi di Steam). C’è ovviamente un abisso fra le prestazioni dell’uno e dell’altro, ma HP ha intelligentemente deciso di scegliere un drive da 7.200 giri al minuto, che naturalmente grava sulla batteria sensibilmente di più di un modello da 5.400, ma almeno permette di accedere ai dati con la necessaria rapidità.

omen x cystaldmNon si ha mai l’impressione che il sistema sia sotto sforzo, e questo è certamente un punto a favore. Il drive M.2, in particolare, è fantastico. Questi carica Windows 10 in meno di 4 secondi, arriva a leggere fino a 3 GB/s e a scrivere a circa 1,2 GB/s, ma fate attenzione: questi valori si riferiscono a prima che Microsoft pubblicasse le patch di sistema per Spectre e Meltdown. Purtroppo, non ho potuto ripetere i test in seguito alla loro installazione perché l’unità nel frattempo è tornata al produttore. Ritengo comunque difficile che le differenze siano così marcate da essere visibili: parliamo pur sempre di un “disco” che sposta più di 2 GB di dati al secondo. Pregevole anche la velocità delle porte USB e la presenza di un drive per memory card.

TASTIERA, SOFTWARE E IMPRESSIONI D’USO

OMEN X Laptop_Heroic_FrontLeft_RedHP non poteva davvero pensare a una soluzione migliore, sia per chi scrive sia per chi gioca: una bella tastiera meccanica (prodotta da Primax) dotata di illuminazione RGB con cui è possibile ottenere un feedback eccellente e godersi i classici effetti di luce e colore che questi device normalmente garantiscono. Il tutto è gestito tramite il comodo Omen Command Center di HP, un software che permette di personalizzare la tastiera ma anche di tenere sott’occhio prestazioni, ventole e frequenze dei componenti principali. Il software gestisce anche le schede di rete e permette di attivare una modalità chiamata “Doppia Forza”, tramite la quale sia la porta Ethernet, sia l’adattatore wi-fi si collegheranno alla stessa LAN (router permettendo), smistando il traffico dei pacchetti TCP/IP in base alle priorità: per esempio, è possibile fare sì che i giochi comunichino tramite la rete cablata, normalmente più spedita, mentre le pagine web vengano caricate dalla rete wireless. Come ho già scritto, Omen Command Center permette anche di overcloccare il processore centrale, ma cerchiamo di non dimenticare mai di essere al cospetto di un portatile, peraltro estremamente costoso: un eventuale danno potrebbe essere molto antipatico da affrontare fuori garanzia.

CONCLUSIONI

Omen X 17-AP001NL è un vero fuoriclasse. Sfiora asintoticamente i 4000 euro (online l’ho trovato in vendita a €3.999) ma garantisce un’esperienza d’uso eccellente sotto tutti gli aspetti, eccezion fatta – ma mi pare ovvio – per la durata della batteria, che non garantisce quasi mai più di due ore di autonomia dalla corrente. Detto questo, non c’è davvero gioco o applicazione in grado di piegarlo: tutto funziona a meraviglia, senza contare che il brillante schermo IPS ad altissima definizione rende tutto più bello da vedere. Certo, è pesante e difficile da trasportare, ma questo in fondo è nella natura dei desktop replacement.

VOTO: 9

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