Il panorama delle tastiere meccaniche ha ormai riconquistato una cospicua fetta di mercato, letteralmente a colpi di affidabilità e precisione, al punto da lasciare spazio anche a prodotti atipici e in qualche modo bizzarri, come la MasterKeys Pro L di Cooler Master. Il prezzo è più importante della media – 119 euro, senza nemmeno porte accessorie e spazio di supporto per le mani – ma lo sono anche le peculiarità di design e, soprattutto, il sorprendente livello di programmabilità della retroilluminazione. Proprio in questo momento sto giocando con software e comandi per ottenere l’effetto che più mi aggrada nella scrittura, ed è sicuramente bello per un videogiocatore poter trovare qualcosa di ludico anche su una periferica “seriosa” come una tastiera. La MasterKeys Pro L (layout italiano, naturalmente) sa essere un raffinatissimo balocco, ed è allo stesso tempo un portento di meccanica e feeling nella battitura.
DESIGN E MECCANICA
Lo spettacolo di motivi RGB della MasterKeys Pro L si muove su uno sfondo estremamente netto, determinato dal design essenziale. Persino la confezione è priva di fronzoli, con un unico cavetto micro USB/USB, un conciso ma efficace manuale di istruzioni (giustamente incentrato sulla programmabilità degli effetti luminosi), una clip per la rimozione dei tasti e una morbida protezione, in caso di trasporto o necessità di riporre la tastiera. Come dicevo, il contorno della scocca è netto, senza spazio per appoggiare il dorso delle mani; inoltre sono presenti solo quattro tasti accessori (per altrettanti cicli di programmi di retroilluminazione) e un unico ingresso per il cavo d’alimentazione, peraltro capace di incanalare il filo in tre direzioni, dietro e ai fianchi, restando ben nascosto sotto la base. La semplicità del design non fa comunque a meno di due piedini a scatto con estremità in gomma rigida, per il sostegno e l’inclinazione, così come di quattro gommini antiscivolo agli angoli posteriori della tastiera. L’effetto, a mio modo di vedere molto piacevole, è quello di un monolito nero, scolpito con 109 tasti variamente illuminati, sulla cui bellezza e praticità si può comunque trovare lo spartiacque dei gusti personali.
L’affidabilità e il comfort in fase di scrittura, così come nei momenti di gioco, mi sono sembrati fuori discussione
LA FESTA DELLA RETROILLUMINAZIONE
Prima di iniziare a giocare con programmi e macro della MasterKeys Pro L è bene scaricare l’apposito programma dal sito del produttore, aggiornando il firmware all’ultima versione. Il software consente di modificare facilmente i cicli e i singoli motivi RGB già presenti, grazie a una struttura grafica leggera e ben chiara, con lo spettro completo dei colori intuitivamente manipolabile e i quattro profili ben in evidenza, insieme ai nomi e al relativo effetto di ogni retroilluminazione predefinita. Portando il cursore sull’immagine della tastiera è possibile applicare i colori a ogni pulsante, modificarli a gruppi oppure evidenziare in tempo reale i cambiamenti nelle gradazioni cromatiche.
Il prezzo finale è sicuramente rilevante, ma a suo modo congruo
Sotto a queste meraviglie, naturalmente, si nasconde un’appropriata tecnologia. Al di là di altri dettagli costruttivi, come il sotto scocca in metallo bianco che intensifica e diffonde ancor più le note di colore, la MasterKeys Pro L presenta un piccolo ma potente cuore hardware nel processore ARM Cortex M3 a 72 Mhz, con uno stacco prestazionale netto rispetto alle tastiere fondate su “semplice” Cortex M0. Tutto questo, unito alle caratteristiche sopra descritte, determina un prezzo finale sicuramente rilevante ma a suo modo congruo, a patto di gradire l’essenzialità nel design e, ovviamente, la grande esuberanza e creatività sul piano della retroilluminazione. Roba da mettersi a giocare solo con quella.