Avete notato che in ogni storia apocalittica c’è sempre un Luogo Sicuro da raggiungere? Mettiamoci in viaggio dunque, perché Terminus: Zombie Survivors non fa eccezione.
Sviluppatore / Publisher: Longplay Studios / Longplay Studios Prezzo: 19.99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: Già disponibile
In seguito a una prima, rapida e superficiale analisi della situazione, potrebbe sembrare che la formula vincente per sopravvivere a un’apocalisse zombie sia semplicemente non trasformarsi in zombie. Non occorre ricordarvi che la comunità dei non morti, a dispetto del truce aspetto, è molto inclusiva e si prodigherà affinché diventiate un loro membro al più presto. Si rende quindi necessario evitare i diversamente vivi, abbattendoli qualora non rispettino il distanziamento sociale. Ma siamo appena all’inizio; approfonditi studi hanno dimostrato che il processo di zombificazione inibisce l’utilizzo delle abilità apprese nella precedente forma umana.
Dunque un agricoltore zombie non coltiverà più il grano, del resto l’autotrasportatore zombie non avrebbe guidato il camion pieno di frumento verso il supermercato dove in ogni caso non ci sarebbe stato nessun magazziniere zombie pronto a rifornire gli scaffali. Nel giro di pochi giorni la dentatura degli infetti sembrerà quasi un sollievo, di fronte alla concreta possibilità di morire di fame, freddo o malattie varie. Terminus: Zombie Survivors ci colloca all’interno di questo ridente scenario, in cui i figli di Romero rappresentano solo una delle tante minacce.
TERMINUS: ZOMBIE SURVIVORS, NON MORTI DEL SOL LEVANTE
Terminus: Zombie Survivors nasce come progetto di Shin In-geon, one-man studio sudcoreano appassionato di giochi a turni. La prima versione giocabile lanciata in Early Access raccoglie ottimi consensi, permettendo allo sviluppatore di creare un team. A tre anni di distanza è uscita la versione definitiva, anzi la 1.0 dato che non c’è nulla di definitivo nel mondo dei videogame, e siam pronti a recensirla. La storia non è chiara, ma sappiamo che il mondo è finito a causa di un’epidemia zombie e ci troviamo sperduti chissà dove, con l’obiettivo di raggiungere Terminus, una safe zone di cui al momento non si sa nulla.
Si comincia con la scelta del personaggio, con ben quindici classi a disposizione, molte delle quali sbloccabili nel corso degli eventi. Possiamo impersonare studenti cervelloni in grado di apprendere velocemente, instancabili atleti, preti la cui fede tiene alto il morale, contadini capaci di sfruttare al meglio ciò che offre il terreno circostante, e così via. Statistiche ed equipaggiamento di partenza cambiano a seconda del protagonista, dunque è necessario adattare la propria strategia alle abilità di ognuno. Una volta assegnati punti bonus e abilità extra, siamo pronti a cominciare.
PANDEMIA? LANCIO L’HASHTAG #IOESCODICASA
Nell’ampia mappa generata proceduralmente, divisa in diverse zone da esplorare, viene piazzata la nostra casetta, luogo al momento sicuro ma che potrebbe presto convertirsi nella nostra tomba. Senza elettricità e viveri, magari con un bel freddino o un caldo asfissiante, dopo aver recuperato quanto serve in cassetti e armadi è meglio mettersi in cammino. Terminus: Zombie Survivors prima di uno slayer è un survival, per cui bisogna tenere sotto controllo morale, sazietà, idratazione e salute. Il gameplay è a turni con assoluta libertà di azione; a differenza di altri giochi turn based in cui bisogna prima muoversi e poi compiere azioni, qui non ci sono vincoli. C’è un armadio da esaminare?
Si cammina verso l’armadio, lo si apre, poi ci si sposta nuovamente, si legge un libro – è uno dei tanti modi di expare, apprendere nuove skill e scoprire luoghi di interesse – e magari si cucina e consuma un pasto. Finché ci sono punti vita, c’è speranza. Alla fine, si conclude il turno passando la palla prima agli altri sopravvissuti e poi agli zombi, per poi ricominciare. E Terminus? Non è facile trovare la Terra Promessa, e non è nemmeno necessario. Tanta è la libertà concessaci che potremmo darci alla fuga via mare, unirci ad altri sopravvissuti, provare a trovare una cura al morbo, diventare il boss della zona e vedere altri tipi di finale, ciascuno con il suo bravo trofeo da sbloccare.
C’È LA PROMOZIONE “PAGHI DUE, CAMMINI TRE”
Un aspetto che ho apprezzato molto di Terminus: Zombie Survivors è la gestione dei punti azione per gli spostamenti. In generale avanzare di una casellina costa un Action Point o giù di lì – sono previsti anche i decimali – dunque muoversi passetto dopo passetto consumerà velocemente la nostra riserva. Preimpostare un lungo cammino invece permette di godere di sconti fino al 50% sul totale. Si possono così coprire importanti distanze salvando AP per altre necessità, al prezzo di correre alla cieca rischiando spiacevoli incontri. Meglio perlustrare con calma e impiegare un sacco di tempo per raggiungere la destinazione, o lanciarsi in folli galoppate? Dipende dalla situazione, e nonostante il sistema a turni dia tutto il tempo del mondo per ragionare, si è sempre sotto pressione.
Fortunatamente un sistema di esperienza e crescita del personaggio degno dei migliori RPG ci permette di migliorare le nostre statistiche per far fronte alle continue emergenze. La varietà di oggetti, armi e situazioni è incredibile e a parte i primi minuti di gioco effettivamente sempre uguali, le varie run sono completamente diverse le une dalle altre garantendo un’enorme rigiocabilità. Un poliziotto tossicodipendente dallo stomaco di ferro in grado di digerire anche le pietre vivrà un’avventura completamente diversa da un vigile del fuoco amante della musica e abile nel borseggio. Proprio a causa delle pressoché infinite build disponibili, infastidisce che ci sia un unico slot di salvataggio, impedendoci di portare avanti più partite contemporaneamente.
Quindici classi sbloccabili, ampia mappa generata proceduralmente e finali multipli. Terminus: Zombie Survivors vi impegnerà a lungo
In Breve: Terminus: Zombie Survivors è un eccellente strategico a turni con un sistema di creazione e crescita del personaggio degno dei migliori giochi di ruolo, in cui prima di affrontare gli zombie bisogna pensare ai propri parametri vitali, proprio come nei survival game. Quindici classi, finali multipli, generazione procedurale della mappa e tonnellate di oggetti da trovare, craftare e utilizzare garantiscono ore e ore di gioco. I combattimenti sono più semplici rispetto a quanto visto nella serie XCOM, con un gameplay che si avvicina più ai giochi da tavolo che ai videogiochi, ma chiunque ami la cultura zombie vorrà raggiungere Terminus almeno un paio di volte.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Nulla da segnalare dal punto di vista tecnico, ma c’è un solo slot di salvataggio dunque non è possibile portare avanti più storie contemporaneamente.