The Complex – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Un agente patogeno minaccia il mondo in The Complex, e solo gli scienziati possono salvare l’umanità: come sarebbe a dire che non vi sembra una trama fantascientifica?!

Sviluppatore / Publisher: Wales Interactive / Wales Interactive Prezzo: € 12,99 Localizzazione: Testo in Inglese, Sottotitoli in Italiano Multiplayer: No PEGI: +18 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 4, Switch, Xbox One

Nelle scorse settimane, il film più visto a livello globale è stato Contagion. Parecchio sminuita dalla critica al momento dell’uscita, questa pellicola di Soderbergh del 2011 è di colpo diventata un cult grazie all’abilità con cui è riuscita a descrivere con largo anticipo ciò che sarebbe (e, di fatto, è) successo nel mondo in seguito all’esplosione di una violenta pandemia. Come cantava Guccini, insomma, “bisogna saper scegliere il tempo, non arrivarci per contrarietà”. Con questo non sto certo dicendo che il nuovo gioco (o meglio, film interattivo) di Wales Interactive sia stato pensato con in mente l’epidemia globale di COVID-19, ma le vicende di The Complex e del suo patogeno a base di nanomacchine letali capitano in un momento in cui la realtà stessa sembra essere diventata una gigantesca campagna di guerrilla marketing.

AL CONFINE DEL VIDEOGIOCO

In realtà, gli elementi che accomunano Contagion e The Complex vanno ben al di là della mera vicinanza tematica.

Da qualche anno infatti Wales Interactive si è fatta promotrice (nonché produttrice e distributrice) di generi che esplorano il confine più remoto del videogioco, quello più esposto alla contaminazione.

Wales Interactive si è fatta promotrice di generi che esplorano il confine più remoto del videogioco, quello più esposto alla contaminazione

Oltre a Simulacra, thriller paranormale giocabile attraverso l’interfaccia di un cellulare, Wales ha riportato in auge il genere dei FMV Game inaugurato nel 1992 sul portentoso MegaCD dall’ormai famigerato Night Trap, producendo una serie avventure (The Bunker, The Infectious Madness of Doctor Dekker, Late Shift), caratterizzate dalla presenza di attori reali coinvolti in avvenimenti solo parzialmente sotto il controllo del giocatore, chiamato a compiere scelte che condizionano il dipanarsi del racconto attraverso differenti percorsi narrativi: un po’ il corrispettivo videoludico dei libri-game e delle avventure a bivi di Topolino, o del celebre episodio Bandersnatch di Black Mirror, per usare un esempio più recente.

The Complex - Relazioni

L’andamento delle relazioni tra Amy e gli altri personaggi (ancora in vita) è mostrato in tempo reale.

DI VITA E DI MORTE

L’inizio è di quelli tosti. Il primo incontro con la dottoressa Amy Tenet, protagonista del gioco, ci catapulta nella fittizia nazione di Kindar, nel pieno di un attacco batteriologico. Amy presta servizio come medico da campo insieme al suo collega, l’altrettanto giovane dottor Rees, ma con una sola dose di antidoto e due pazienti in fin di vita davanti a lei: il senso della scelta tra la vita e la morte si fa subito palpabile e concreto.

The Complex - Londra

Il setting londinese è una piacevole variazione dalla tipica ambientazione USA, anche se forse frutto di necessità produttive.

Il resto dell’avventura però si svolge nel cuore di Londra, cinque anni dopo le vicende dell’incipit, all’interno dei laboratori della Kensington Corp. dove la Amy ora lavora a un progetto supersegreto sullo sviluppo di nanomacchine a fini medici. I legami di Nathalie Kensigton, fondatrice della società, con il dittatoriale stato del Kindar, tuttavia, spinge un gruppo di terroristi a provare a impossessarsi dei risultati della ricerca.

Continua nella prossima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Buoni valori produttivi.
  • Alcuni spunti originali.
  • Sono nanomacchine, non COVID-19!

Contro

  • Pochi personaggi approfonditi.
  • Ritmo di gioco non certo brillante.
7

Buono

Password dimenticata