Migliaia di mattoncini da raccogliere. Centinaia di personaggi da sbloccare. Dinamiche di gioco semplici e immediate. Gag che riescono a strappare più di una risata. Sono questi gli elementi cardine che caratterizzano le produzioni di Traveller’s Tales ambientate nell’universo LEGO. Una serie di titoli che, spaziando tra fumetti, film e cartoni animati ha riproposto sempre la medesima formula, riducendo al minimo le innovazioni. La situazione è cambiata, almeno parzialmente, con The LEGO Movie 2 Videogame. Sarà un bene?
MONDI DA ESPLORARE
Ammetto di essere rimasto in parte spiazzato quando ho iniziato a giocare a The LEGO Movie 2 Videogame. Mi aspettavo qualcosa di diverso, in linea con una formula ormai consolidata nel tempo. Ero già pronto a scrivere un’accorata invettiva contro meccaniche di gioco che sembravano create utilizzando il comando “copia e incolla”, e invece mi sono trovato di fronte a un titolo che abbandona alcuni dei punti saldi su cui erano poggiate le fondamenta di decine di titolo marchiati LEGO per optare per soluzioni differenti. A livello strutturale, The LEGO Movie 2 Videogame deve molto (tutto) a LEGO Worlds, con cui condivide non solo il motore grafico, ma anche numerose scelte stilistiche.
A livello strutturale, The LEGO Movie 2 Videogame deve molto (tutto) a LEGO Worlds
MATTONCINI DA COSTRUZIONE
Parola d’ordine: quantità. In The LEGO Movie 2 Videogame la quantità non manca. Ci sono decine di personaggi, di oggetti, di progetti e di veicoli da scoprire. Basta fare un rapido giro nell’inventario per rendersi conto che l’elenco di collezionabili da recuperare è davvero notevole. Purtroppo si tratta di una considerazione meramente numerica, dato che buona parte di quanto recuperato ha un valore esclusivamente estetico. Al contrario di quanto accadeva in passato, in cui i personaggi erano dotati di abilità uniche necessarie per superare particolari frangenti di gioco, The LEGO Movie 2 Videogame presenta un sistema di gadget comuni selezionabili mediante un apposito menu. Il funzionamento può anche essere interessante, e la varietà è discreta, ma si tratta di una soluzione che toglie interesse all’elemento ricerca, azzerando ogni tipo di diversificazione e riducendo (in parte più o meno considerevole a seconda dei gusti personali) lo stimolo a trovare qualcosa di nuovo. Se a tutto questo aggiungiamo che le scoperte avvengono tramite un sistema di loot box, con la casualità che ne consegue, la voglia diminuisce ulteriormente. I fan del collezionismo a tutti i costi potranno anche trovare queste meccaniche accettabili, ma personalmente dopo aver trascorso qualche ora ad aprire i cimeli recuperati e ad accumulare cibo, armi, strumenti musicali e gioielli mi sono dimenticato dell’esistenza del mio inventario per concentrarmi esclusivamente sulle missioni principali e secondarie.
In The LEGO Movie 2 Videogame la quantità non manca
The LEGO Movie 2 Videogame attinge a piene mani da LEGO Worlds, sia per quanto riguarda la componente visiva (il motore grafico) che per le scelte di game design. La decisione di abbandonare almeno in parte la struttura base che caratterizza decine di giochi LEGO è apprezzabile, ma il risultato non riesce a colpire il centro del bersaglio. L’azione manca della verve necessaria a mantenere alto il livello di interesse per un lungo periodo di tempo e, malgrado la notevole mole di contenuti, il rischio di perdere interesse dopo qualche ora di gioco è alto. I Legomaniaci (e i giocatori più giovani) potrebbero anche prenderlo in considerazione, senza però attendersi nulla di particolarmente originale e vario.