The Walking Dead: The Final Season – Episodio 2 – Recensione

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Dopo i recenti avvenimenti accaduti in casa Telltale, per me è stato decisamente difficile mettere le mani sul secondo capitolo di The Walking Dead: The Final Season. Come avrete certamente appreso dalle innumerevoli notizie pubblicate sul nostro sito, la software house Telltale Games ha affrontato in pochi giorni un vero e proprio uragano mediatico, seguito dalla bancarotta e da una class-action, operata dagli ex dipendenti della compagnia (ben 250) che da un momento all’altro si sono ritrovati senza lavoro. Il web ha dato vita a una serie di notizie piuttosto drammatiche, alcune delle quali vedono coinvolta persino questa ultima stagione di The Walking Dead, a quanto pare oggetto di una raccolta di fondi utile a portare a termine gli episodi mancanti. La situazione ha fatto indignare moltissime persone, anche estranee alla questione, lasciando che un velo pietoso avvolgesse una contingenza destinata a precipitare, a meno che qualche buon samaritano decida di prendere in mano la situazione per salvare il salvabile.

Al momento in cui sto scrivendo l’articolo, la società californiana con sede a San Rafael conta la bellezza di appena 25 dipendenti, di cui ancora non si conosce il destino lavorativo da qui al prossimo futuro. Le motivazioni sopracitate, insieme all’andamento naturale che potrebbero seguire gli eventi, accompagna noi tutti verso la triste convinzione che forse, sfortunatamente, non vedremo mai la fine della storia di Clementine.

BIMBI SPERDUTI 2.0

La storia di questo episodio comincia direttamente da dove ci siamo lasciati l’ultima volta, ossia dall’assassinio freddo e brutale di Marlon per mano del piccolo AJ, lasciando l’intera comunità di giovani membri sbalorditi e confusi allo stesso tempo. La mole di informazioni apprese tutte insieme, orchestrate a dovere anche per lanciare sul fuoco tantissime potenziali diramazioni pronte a far evolvere la storia, mi avevano regalato un discreto senso di appagamento e sorpresa, lasciandomi persino preoccupato (in senso buono) dal fatto che il focus della storia si fosse spostato in territorio più giovane. Il peso delle conseguenze legato all’omicidio compiuto da AJ spinge gli abitanti dell’orfanotrofio a cacciare i due protagonisti dalla struttura, ed è proprio da quel momento che la miccia accesa precedentemente in sordina fa esplodere la bomba, creando una serie di eventi catastrofici pronti a raggiungere l’apice con il ritorno di vecchie conoscenze, seguito dalla presentazione di personaggi interessanti a livello di background.
The Walking Dead The Final Season Episodio 2 Recensione

La figura di James è forse la più interessante del capitolo e siamo davvero curiosi di scoprire qualcosa di più su di lui

Sul fronte della narrazione ho percepito un lieve rallentamento di ritmo, legato probabilmente alla posizione del capitolo che dovrebbe, come da prassi, concimare prima di tutto il seminato piantato nel primo capitolo, presentando in seconda battuta qualche informazione extra pronta a mischiare volontariamente le carte in tavola per rendere la storia un po’ più animata. La separazione dal gruppo dei due protagonisti, come scrivevo poc’anzi, mette in moto gli eventi del capitolo, ma subito dopo il rientro alla base si percepisce un’interruzione brusca, come se qualcuno avesse tirato il freno di emergenza sul treno senza dire niente a nessuno. Come scrissi nella recensione del primo capitolo, le risposte di Clementine influenzano direttamente il carattere del piccolo AJ, conferendogli pertanto la capacità di decidere “autonomamente” come reagire a determinati eventi che gli si parano davanti. Il delitto di Marlon ne è la riprova, ma senza farvi particolari spoiler posso già dirvi che il ruolo del piccolo protagonista influenzerà anche questo secondo capitolo della stagione, dandoci non poche gatte da pelare in corso d’opera.

NESSUNA EVOLUZIONE

Telltale ci ha ormai abituato a seguire fin troppo bene una formula episodica legata a degli stilemi tecnici ben precisi. Il gameplay di questo capitolo segue fin troppo bene la formula, riproducendo ancora una volta il solito sistema di scelte creato dalle risposte dei giocatori, insieme ad alcune piccole meccaniche extra che cercano di ravvivare il format dell’avventura grafica, grazie a qualche QTE rivisitato. In questo capitolo non mancano le solite passeggiate in compagnia dei vaganti e, come unica differenza citabile, posso segnalarvi giusto un piccolo intervallo action caratterizzato da una fase di tiro con l’arco, piuttosto imprecisa e sinceramente superabile vista la sua realizzazione limitata e poco utile al contesto. Tale espediente, unito alla diminuzione degli oggetti collezionabili nonché alle zone esplorabili, finisce appunto per frenare ancora di più la narrazione degli eventi.
The Walking Dead The Final Season Episodio 2 Recensione

La mancanza di novità legate alla struttura del gameplay si fa sentire, specialmente contando la situazione in cui si trova Telltale attualmente

Anche le interazioni con i personaggi secondari mancano di estro, tant’è che finiscono per trasformarsi in un mero contorno fine a sé stesso, posizionati alla meno peggio soltanto per allungare il brodo. L’unico personaggio interessante tra quelli proposti è James, un ragazzo dal passato oscuro che sembra vagare per i territori limitrofi alla vicenda con indosso un costume fatto di pelli umane, utile a celarlo alla presenza dei vaganti (un po’ come visto nelle prime stagioni del gioco, ricordate?). Alcune righe di dialogo con quest’ultimo vi apriranno un piccolo mondo verso i “sussurratori”, persone interessate alla sopravvivenza dei vaganti che spesso preferiscono mischiarsi tra loro per guidarne le orde al fine di evitare che vengano uccisi. L’episodio quindi non cambia regime, non cerca di ravvivare alla meglio la narrazione ma, anzi, finisce per far precipitare l’intera produzione in una zona ancora più nera di quella che si poteva immaginare.

Questo secondo capitolo della stagione cerca di mettere nuova carne sul fuoco grazie all’introduzione di personaggi vecchi e nuovi, ma alla fine della fiera finisce per bloccarsi all’interno di un circolo vizioso. Gli eventi messi sul piatto della bilancia hanno potenzialmente la capacità di far esplodere la storia, ma la situazione attuale in cui versa la software house potrebbe incidere negativamente su tutta la produzione, negando a Clementine la possibilità di concludere il suo viaggio.

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Pro

  • Le premesse viste nel primo capitolo vengono confermate.
  • Il ritorno di un personaggio del passato di Clementine rende più stimolante la vicenda.
  • Piacevole la presenza di James, primo volto originale nel gioco.

Contro

  • Fasi action seriamente dimenticabili.
  • Il rischio di non vedere altri capitoli è piuttosto alto.
7

Buono

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