The Wild Eight – Recensione

PC PS4 Xbox One

Se la sopravvivenza, là fuori nel modo reale, ti sembra già abbastanza tosta in questi giorni, The Wild Eight è il survival (morbido) che fa per te.

Sviluppatore / Publisher: FNTASTIC / HypeTrain Digital Prezzo: 24,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo (solo tramite Steam) PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, Xbox One

Il corpo del velivolo, spezzato in due dallo schianto, giace inerme al suolo. Sparsi intorno alla carcassa metallica divelta si trovano tanti piccoli e grandi oggetti, fino a pochi minuti prima perfettamente incastonati nella cornice dell’abitacolo, ora invece disseminati al suolo come se un bambino li avesse lanciati a caso dal suo secchiello dei giochi.

Mentre il primo, incredulo sopravvissuto riapre gli occhi, il primo pensiero è per il silenzio ovattato che regna su un panorama così caotico, dissonante rispetto al frastuono che ci si aspetterebbe in una situazione simile; o forse sono solo le sue orecchie a rifiutarsi di funzionare dopo il boato. Sotto i suoi piedi, il tappeto innevato scricchiola… un momento, la neve? Niente palme, sabbia bianca ed isola deserta? Non siamo nel Pilot di Lost?!

OTTO SOTTO LA NEVE

No, quello che vi ho appena descritto è invece l’incipit di The Wild Eight, survival ambientato tra le fredde distese dell’Alaska sviluppato da Fntastic e pubblicato da HypeTrain Digital. Gli otto del titolo sono invece i superstiti tra cui è possibile scegliere il protagonista del proprio personale tentativo di sopravvivenza in questa landa desolata e gelida, in cui abbondano i pericoli, gli animali selvatici, ma anche i misteri e forse persino creature che esistono anche se non dovrebbero. Per loro fortuna, degli otto superstiti intendo, ma in fondo anche di noi giocatori, l’approccio al survival di Fntastic è piuttosto light, una scelta controcorrente in un genere che spesso fa della sua inaccessibilità un motivo di vanto.

The Wild Eight recensione

I resti dell’aereo rappresentano la prima, timida speranza di sopravvivenza.

IL GIOCO SARÀ ANCHE UN SURVIVAL LIGHT, MA LA MORTE NON È UNA PROSPETTIVA REMOTA

Molte delle scelte compiute da Fntastic vanno dunque controcorrente, a partire dal numero contenuto di statistiche vitali di cui è necessario preoccuparsi durante l’avventura. Lo stato di salute del protagonista scelto, infatti, è sintetizzato dalla sua temperatura, dalla sua fame e della sua necessità di riposo. Oltre, ovviamente, allo stato di salute. Avere poche preoccupazioni semplifica di molto il compito del giocatore, che deve preoccuparsi di un numero tutto sommato limitato di minacce. Non che le cose siano per questo semplici: in Alaska il rischio congelamento è sempre dietro l’angolo, le scorte sono rare così come i luoghi dove riposare, e là fuori sembra esserci qualcosa di parecchio pericoloso sulle tracce dei pochi sopravvissuti. La morte quindi non è una prospettiva poi così remota: anche a livello di difficoltà normale può capitare, e capiterà, di lasciarci e le penne e vederle congelare sulla neve.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Stile grafico adorabile / Approccio morbido al genere / Trama leggera, ma intrigante.

Contro

  • Qualche problema di design / Non mancano i bug.
7.4

Buono

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