Total War: Rome Remastered – Recensione

PC

Total War: Rome Remastered è come tornare a casa da un lungo viaggio, ormai paghi di tanti luoghi stranieri visitati in lungo e in largo

La costante spinta a intraprendere azioni militari contro i regni vicini porta a farsi un sacco di nemici che non è per nulla banale tenere a bada, creando una continua e crescente tensione tra la ricerca del favore di Roma e la possibilità di gestire le province conquistate senza doversi sbilanciare tra troppi fronti. Uno degli aspetti che ha mantenuto tutto il suo fascino è poi il progressivo aumento delle civiltà e dei territori con cui abbiamo a che fare. Qui si che, proprio come in un lungo e affascinante viaggio attraverso tutto il mondo conosciuto, si spazia dalle fredde lande nordiche dei Galli ai desertici territori egiziani, in cui il nostro genio militare verrà messo alla prova da formazioni militari e tattiche ben diverse.

MUSICA LEGGERISSIMA

La remaster confezionata da Feral Interactive include, come ormai è buona norma, i DLC originali, che, ricordiamolo, sono Barbarian Invasion e Alexander, i quali ci porteranno quindi in viaggi temporali sia in avanti che indietro rispetto alla linea temporale originale. Oltre a tale mole già notevole di contenuti, sono state sbloccate sedici fazioni, portando il totale di civiltà giocabili a un ragguardevole trentotto. L’unica vera aggiunta a livello di gameplay è l’introduzione di un nuovo agente, il mercante, che può stabilire rotte commerciali con città straniere, o piazzarsi su risorse speciali sparse sulla mappa per detenerne il monopolio. Si sentiva davvero un impellente bisogno di questa novità? Probabilmente no, anche perché l’aspetto economico non è quello di maggiore importanza in Total War: Rome. Detto questo, questa nuova figura sposta gli equilibri del gioco in maniera violenta? Anche qui rispondo con un placido no, per cui in fondo ritengo che il mercante sia un qualcosa in più che si integra nell’esperienza complessiva senza particolare infamia né lode.

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Lanciate un gruppo di elefanti contro della fanteria, e i corpi cominceranno a volare.

L’UNICA VERA NOVITÀ È L’INTRODUZIONE DEL MERCANTE, CAPACE DI STABILIRE ROTTE COMMERCIALI. I PURISTI SARANNO LIETI DI SAPERE CHE PUÒ TRANQUILLAMENTE ESSERE DISATTIVATO

Va comunque detto che, anche in questo caso, gli sviluppatori sono stati molto cauti a non destare le ire funeste dei gamer più hardcore, permettendo con una comoda opzione di eliminare il nuovo agente prima di iniziare una nuova campagna, per chi vuole rimanere il più fedele possibile al titolo originale. Secondo la stessa logica, le battaglie navali non sono giocabili e sono sempre risolte dall’intelligenza artificiale. Già, forse non ve lo ricordavate, ma c’era un tempo in cui Total War non simulava gli scontri in mare. L’intera operazione di restyling sembra essere stata progettata con un tocco leggero, senza voler arrivare agli standard qualitativi che ci possiamo aspettare da un qualsiasi gioco nel 2021. L’impressione è che si sia voluto mantenere quella sensazione di “anticato” per rafforzare le memorie delle nostre sinapsi e scaldare i nostri teneri, romantici cuoricioni con le memorie del passato. A conferma di questo, le musiche originali sono state mantenute in tutto e per tutto: con quelle sì che ci si sente subito a casa.

In Breve: Feral Interactive ha messo insieme una remaster senza troppi fronzoli, pensata dall’inizio alla fine per soddisfare gli appassionati del titolo originale che possono godersi una grafica dalla risoluzione migliorata ma al tempo stesso fedele allo stile originale. Il riflesso della medaglia è che abbiamo di fronte è un gioco rimasto agli albori di una serie che nel corso degli anni è andata sviluppandosi, seppur tra qualche alto e basso, e stabilendo via via nuovi standard di riferimento per l’intero genere di appartenenza. Se vi va un tuffo nel passato, godetevi Total War: Rome Remastered senza indugi, anche perché con la quantità di contenuto a disposizione, da sguazzare ne avrete parecchio.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2 Ghz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, HDD
Com’è, Come Gira: Ho giocato a 3840×2160 con tutte le opzioni maxate e come da previsioni non ho percepito alcuna sorta di rallentamento. Ho trovato piuttosto veloci le operazioni dell’AI per le fazioni avversarie, mentre le schermate di caricamento a inizio partita e inizio battaglia sono sempre state abbastanza lente.

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Pro

  • Fedele all’originale / Risoluzioni adeguate al giorno d’oggi / Quantità e qualità di gameplay notevolissime.

Contro

  • In termini di meccaniche, gli anni passati si sentono / Privo di una propria identità estetica.
8.2

Più che buono

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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