Torna TrackMania, per la gioia di grandi e piccini (ma soprattutto grandi che rimangono piccini, come scrivevo un paio di giorni fa), con la quarta ambientazione, Lagoon, che si aggiunge a quelle uscite negli anni precedenti (Canyon, Stadium e Valley). Devo dirvi la verità, ossia che la cosa mi ha colto un po’ di sorpresa, e mi lascia perplesso circa il ciclo di sviluppo dei propri prodotti in quel di Nadeo: la prima ambientazione di TrackMania 2, Canyon, è uscita nel 2011, seguita da Stadium e Valley un paio di anni dopo. Silenzio per tre anni, fino allo scorso marzo, quando è uscito quello spasso assoluto che è TrackMania Turbo. L’ultima cosa che mi sarei aspettato, a questo punto, era vedere una nuova ambientazione di TrackMania 2, che ha ormai sei anni sulle spalle. In tutto questo tempo gli sviluppatori hanno comunque tenuto aggiornato l’engine, migliorandone le prestazioni e arricchendone le feature estetiche, hanno continuato a creare blocchi e pezzi di pista, contribuendo alla vitalità di una delle community online più attive di sempre.
EASY TO LEARN…
E così, quasi a sorpresa, mi sono ritrovato di nuovo totalmente rapito e assorbito da uno dei giochi di corse più “addictive” di sempre, da quella prima incarnazione uscita nell’ormai lontanissimo 2003, e che ancora oggi fonde mirabilmente al suo interno i concetti di immediatezza e tecnica.
Per correre bastano le quattro frecce direzionali. Per vincere servono tenacia, pazienza e concentrazione
…HARD TO MASTER
Lagoon è l’ambientazione tropicale già vista in TrackMania Turbo, con l’aggiunta di nuovi “blocchi” che hanno permesso agli sviluppatori di creare tracciati ancor più assurdi di quelli affrontati lo scorso anno. Le piste mischiano sezioni in asfalto tradizionale, parti con elementi da “montagne russe”, che tengono la macchina incollata al tracciato e consentono evoluzioni oltre la fisica, elementi in quello che non saprei definire diversamente da “parquet passato con la cera”, dove l’aderenza è al minimo sindacale, e zone con elementi naturali (sabbia, erba, sassi).
I tracciati di Lagoon mischiano sezioni molto tecniche ad altre legate a elementi più casuali
MULTIPLAYER
Come sempre, TrackMania dà il meglio di sé nelle corse online
PAD O TASTIERA?
TrackMania 2 Lagoon può essere giocato con il pad o con la tastiera, e qui in redazione siamo un po’ divisi. Io ho sempre affrontato TUTTI i giochi della serie (tranne TrackMania Turbo, che però era su PlayStation 4) con la sola tastiera, e mi trovo onestamente scomodo a guidare con il pad: fatico a ottenere la medesima precisione, soprattutto nel controllo in curva e nei salti al pixel. Del resto, ho portato facilmente a casa gli ori in quasi tutti i tracciati della campagna single player, quindi certo non mi lamento. Parimenti, però, un “digiuno” della serie come Ivan si è cimentato in qualche gara usando il pad, e realizzando tempi più che dignitosi, addirittura migliori dei miei in un paio di occasioni. Insomma, la scelta è solamente vostra, ed è sicuramente un bene che sia così.
MANIAPLANET
L’uscita di TrackMania 2 Lagoon coincide anche con la quarta release di Maniaplanet, il portale/hub da cui vengono gestiti tutti i titoli di Nadeo, ShootMania compreso. ManiaPlanet mette a disposizione degli utenti più “creativi” una nutrita serie di editor, non impossibili da utilizzare ma che richiedono una discreta fase di apprendimento, che consentono di creare tracciati con i blocchi esistenti, di dipingere le vetture e di modificare i replay delle partite. Esiste una funzionalità apposita per la definizione di regole delle gare, che permette addirittura di dar vita a modalità di gioco inedite (e la recente introduzione della collisione tra vetture aiuterà sicuramente in tal senso, per quanto io la ritenga assolutamente deleteria). Con l’ultima release di ManiaPlanet sono poi stati aggiunti nuovi tool, rivolti ai più esperti, con cui realizzare nuovi blocchi per l’editor di tracciati e addirittura modelli per le vetture. Tutto quanto può essere condiviso con gli altri e messo a disposizione dell’intera community. Ci sono poi miglioramenti generici all’engine di gioco, tra cui caricamenti più veloci, boost di performance per CPU e GPU, e una migliore gestione delle luci dinamiche. ManiaPlanet ha un solo, enorme problema, irrisolto dal 2011 a oggi: l’interfaccia. Scomoda, macchinosa, inconsistente in diversi aspetti, caotica, rischia di far passar la voglia di sviscerarne le enormi potenzialità. Se nel 2011 poteva ancora passare per accettabile, oggigiorno è davvero inadeguata, e c’è da augurarsi che i prossimi passi di Nadeo vadano nella direzione di renderla un po’ più moderna e user-friendly.
Complicato esprimere un giudizio su TrackMania 2 Lagoon, più che altro perché è difficile giustificarne l’acquisto come prodotto a sé stante. Per i venti euro che richiede, non è sicuramente il meglio che la serie può offrire: a parità di contenuti e di spesa, molto meglio portarsi a casa TrackMania 2 Canyon, che ha un modello di guida assai più divertente, piste più veloci, una community attiva da sei anni, e consente comunque di accedere a tutte le funzionalità del portale ManiaPlanet. Al doppio della cifra si può acquistare l’intero pacchetto TrackMania 2, che comprende tutte e quattro le ambientazioni, con annessi migliaia di tracciati e gare multiplayer. Trattandosi di un titolo di sei anni fa, tra l’altro, c’è anche la buona possibilità che l’abbiate già comprato. Certo, se non l’avete ancora fatto, questa è l’occasione giusta.