Ci sono volte nella vita in cui le ritmiche canzoni sudamericane davvero non bastano. Quei giorni dove il rock classico sembra storia vecchia, la profonda complessità della classica nient’altro che inutili fraseggi, le canzoni pop niente più che due ragazzini di fronte al karaoke. Quando tutto ormai sembra perduto, c’è solo un genere che può risollevarci il morale: Heavy Metal. Forse semplice, ma mai scontata, una canzone metal arriva sempre dritta al punto, trascinandoci con decisione nei suoi pesanti riff di chitarra, le batterie a doppio pedale e macabri testi in grado di far accapponare la pelle.
Nel mondo dei videogiochi, forse pochi sono stati i titoli finora a rappresentare in tutto e per tutto questo tipo situazione come Valfaris. Questo frenetico sparatutto a due dimensioni gronda metal da tutti i pori tanto quanto le migliori copertine delle band degli anni ’80. E non si tratta solo della sua colonna sonora. L’ultima creazione di Steel Mantis è un indie che sa di esser fico e non ha paura di mostrarlo fino in fondo, e che non accetta perdite di tempo di nessun tipo.
FERRO E METALLO
Adrenalinico, brutale e veloce, Valfaris è una serenata a tantissimi grandi classici dei tempi andati che ricorda, con la sua valanga di spietati nemici da affrontare e la possibilità di sparare in 8 direzioni anche in movimento, i primi capitoli della serie Contra. Già dalla schermata principale si capisce tuttavia che ogni paragone sarebbe probabilmente riduttivo. Un’epica immagine del nostro protagonista Therion, capelli al vento e gigantesca arma alla mano, è accompagnata da un soundtrack in grado di pompare adrenalina ancora prima di iniziare la campagna.
un indie che sa di esser fico e non ha paura di mostrarlo fino in fondo
Sebbene si tratti di un elemento praticamente superfluo, la storia non pesta mai i piedi all’azione, ma la complementa nella sua schietta brutalità. Vestiremo infatti i panni del principe rinnegato Therion, di ritorno nel suo mondo natio Valfaris in cerca di vendetta nei confronti del padre, il re Vroll. Le cose, ovviamente, andranno storte praticamente subito e le sorti del nostro eroe, così come quelle di tutti gli abitanti del suo regno, sembrano letteralmente appese a un filo.
QUANDO IL GIOCO SI FA DURO
Anche il gameplay di Valfaris è elegante nella sua semplicità, aiutato da dei comandi familiari e intuitivi, arricchiti giusto da un pizzico di novità. Dalla nostra avremo un vero e proprio arsenale di armi divise in 3 distinte categorie: leggere, pesanti e da combattimento ravvicinato, tutte potenziabili con i giusti materiali. Riuscire a colpire un nemico faccia a faccia ci permette di riempire progressivamente una barra blu posizionata sotto quella della nostra vita.
il gameplay di Valfaris è elegante nella sua semplicità
Per molti l’unico livello di difficoltà di Valfaris potrebbe risultare quasi proibitivo tuttavia, con tanta pratica e magari un pizzico di fortuna, è possibile limitare in maniera pesante le nostre premature dipartite. Nonostante tutto infatti gli sviluppatori hanno abilmente evitato di inserire tutte quei “trucchetti” che di solito contraddistinguono molti dei titoli hardcore e, per quanto frequenti, nessuna morte viene avvertita come un colpo basso.
Oltre piccoli problemi traduzione, l’unico difetto di Valfaris è che una volta concluse le sue 5/7 ore di campagna probabilmente vi lascerà ancora desiderosi di altra azione. Per 20 Euro, è forse uno dei titoli recenti più facili da consigliare a chiunque sia in grado di digerire il suo brutale combattimento e la sua spietata difficoltà.